"Me la pagherà quel bastardo..."

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Stava andando tutto bene, sì, tutto troppo bene per i miei gusti. Certo, ' bene' era ormai una parola grossa da usare dato che comunque le cose con Dylan non stavano andando bene e soprattutto dato che mio fratello stava cercando in tutti i modi a convincere mia madre a lasciarlo andare a vivere con papà. E ce la stava anche facendo. Il suo comportamento la stava facendo così tanto mandando fuori di testa che sicuramente, per farlo smettere, avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche lasciarlo andare via. Io cosa avrei fatto? La situazione faceva male, non potevo negarlo. Mi aveva dato fastidio ciò che mia madre aveva nascosto. Ma non potevo fare nulla per cambiare le cose... Alla fine entrambi erano abbastanza adulti da saper prendere le proprie decisione senza anche il mio aiuto. Non mi era indifferente la situazione che si era creata, ma di certo non ci tenevo a mettermi in mezzo, tutto qui. In più, presto parie partita per l'università perciò tutti quei problemi sarebbero presto spariti dalla mia vita per farne spazio ad altri più importanti.

Come per esempio uno dei problemi che cambiò la mia vita e che mi pose davanti a un'importante scelta...

Quella mattina a scuola le cose sembravano andare finalmente per il verso giusto. Il bacio di Daniel aveva migliorato la mia giornata, non avevo ancora incrociato ne Dylan ne Caroline, riuscivo a seguire bene tutte le lezioni... Potevo chiedere di meglio?

A quanto pare sì, potevo anche chiedere che la giornata proseguisse con massima serenità, ma non mi era stato concesso quell'onore. Prima di cominciare l'ora pesante di matematica, decisi di recarmi in bagno per sciacquarmi il volto e quindi per svegliarmi per bene prima della lezione per stare più attenta possibile in classe. Le lezioni del professor Sullivan erano parecchio noiose, e serviva la carica giusta per poterle affrontare.

Quando entrai in bagno, sentii qualcuno piangere dietro a una delle porte delle piccole stanzine con i servizi privati. Non rimasi molto stupita quando capii che quella persona era proprio la mia amica Beth. Ero abituata a sentirla piangere e ormai sapevo anche quale fosse il motivo di quel suo improvviso cambio d'umore.

"Beth?"domandai bussando, anche se ero sicura al cento per cento che si trattasse di lei.

"Lucy?"rispose. La sentii alzarsi da terra e avvicinarsi alla piccola maniglia sulla porta per potermi aprire. Quando spalancò la porta, si gettò tra le mie braccia. Non potei fare a meno di abbracciarla e di stringerla forte a me... C'era cascata di nuovo. La cosa peggiore? Non mi aveva dato ascolto. Sapevamo tutti che sarebbe successo di nuovo prima o poi, ma a lei questo non importava perché i sentimenti che provava per Tyler erano sicuramente più forti della sua paura di finire di nuovo nella sua trappola. "... Mi ha presa in giro, di nuovo. Mi ha trattata male, di nuovo. Mi ha usata, di nuovo. E mi ha lasciata. Lo odio, Lucy, tantissimo."

"Lo so, Beth." sussurrai a malapena.

"Se n'è andato via da casa mia dicendo che per lui sono e sarò sempre un passatempo. Me la pagherà quel bastardo, te lo prometto, Lucy. Non posso lasciare che continui a prendersi gioco di me. E non posso permettere a me stessa di cascarci di nuovo, mi odierei."continuò a spiegarmi tra le lacrime. Qualcosa in quel suo tono deciso non mi convinceva nemmeno un po'... Sapevo che mi avrebbe portato tanti problemi, perché in qualche modo mi avrebbe coinvolta in quella storia. Certo, non mi aspettavo il disastro che capitò in seguito...

"Forza, asciuga questa lacrime e andiamo mostrare a Tyler che tu sei più forte di quanto lui possa pensare, va bene?" cercai di darle coraggio.

"Non ce la faccio..."

"Sì che ce la fai. Ce la devi fare, Beth. Sei forte. E sono sicura che sei talmente coraggiosa da riuscire anche a sfoggiare il tuo meraviglioso sorriso per mostrare a quello stronzo che tu sei quella ragazza che non si lascia abbattere da nessuno e che è pronta ad andare avanti. Che non ha alcuna intenzione di perdere tempo prezioso con persone che non la meritano." le dissi le parole che anche io avrei voluto sentirmi dire quando provavo e riprovavo ad attirare l'attenzione di Dylan. Sì... Ci avevo provato così tante volte che ormai avevo perso il conto, ma erano state utili per farmi capire che la vita è breve e che se non sei abbastanza importante per qualcuno, allora non vale la pena di buttarsi giù di morale. Il mare è pieno di pesci.

I STILL LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora