Sentivo che dentro di me qualcosa era cambiato..

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Il nostro discorso venne interrotto da un'improvvisa pioggia, molto frequente qui, a Cannon Beach. Le goccioline cominciarono a depositarsi sulle nostre felpe ed entrambi ci rivolgemmo una piccola occhiata, prima di scoppiare a ridere e di correre al riparo da qualche parte. Riuscì a togliersi la giacca e a sollevarla sopra le nostre teste per proteggerci in qualche modo e per evitare di prenderci un terribile raffreddore. Arrivammo sotto un portico e sentii il mio corpo riempirsi immediatamente di brividi mentre i miei denti cominciarono a battere forte.

La pioggia non era sicuramente una cosa che amavo particolarmente, soprattutto quando non era stata prevista dal meteo sul mio cellulare.

<< Odio il clima di Cannon Beach>> dissi appoggiando per terra lo zaino e sedendomi sopra per riprendere un po' di fiato dopo la corsa. Certo, ero abituata a questo genere di attività sportiva soprattutto grazie agli allenamenti con Clarisse che, nonostante odiassi tanto, li trovavo utili in questo genere di giornate.

<<Sono qui da poco, ma su questa cosa posso sicuramente darti ragione>> disse sorridendo e sedendosi per terra accanto a me. <<Spero solo che non sia così per tutto l'anno>>

<<Mm... Fossi in te, non ci spererei più di tanto>>risposi. Se c'era una cosa, una singola cosa, che mi piaceva della pioggia era quella di sentirla scontrarsi contro l'asfalto. Era un suono, non so per qualche motivo, piacevole. Lo trovavo estremamente rilassante, e per quel avevo una playlist sul cellulare con questo genere di musica.

Mi aiutava a prendere sonno.

<<Mi piace la pioggia>> disse all'improvviso Daniel. Mi voltai verso di lui, e subito sentii salire la paura dentro di me pensando che fosse in grado di leggere nel pensiero delle persone.

<<A Los Angeles non capitava spesso di vedere la pioggia e,  quando succedeva, mi divertivo a sentire l'acqua fredda sulla mia pelle>> spiegò guardando con sguardo malinconico la strada davanti a noi.

<<Allora sei nel posto giusto. Potrai stare sotto la pioggia quasi tutti i giorni>> dissi facendolo ridere.

<<Qualcosa mi dice che questo posto non ti piace neanche un po'>> ridacchiò, mostrando una piccola fossetta sul lato destro della guancia.

Non odiavo Cannon Beach al cento per cento, ma solo perché in questa città ho passato dei bellissimi momenti insieme ai miei migliori amici, e soprattutto perché c'era Dylan.

<<Diciamo che, se fossi stata in te, me ne sarei rimasto a Los Angeles.>> risposi.

<< Fidati che qui si sta molto meglio. Non c'è tutto quel traffico mattutino, le persone sono diverse e il freddo fa bene. Non è così male come sembra. Basta guardarla con occhi diversi>> mi spiegò alzandosi in piedi e allungandomi le mani per aiutarmi da alzarmi. << Esattamente come la pioggia. Ha i suoi aspetti positivi e negativi. È più divertente considerare quelli migliori>>

Mi alzai in piedi e lo guardai confusa. Non riuscii a capire subito che cosa gli stesse passando per la testa, fino a quando non mi trascinò con sé in quello che sembrava essere il diluvio universale.

<<Tu sei pazzo>> gridai per farmi sentire, ma fui distratta dal suo volto che lentamente si stava voltando verso l'alto per sentire meglio le gocce sul volto.

Fu una scena a dir poco strana, per me.

Per la prima volta, dopo tanto tempo, rimasi incantata a guardare quel viso perfetto e quegli occhi color smeraldo che avevano puntato l'attenzione su di me. Non potei fare a meno di sorridere e di chiudere gli occhi per concentrarmi su tutto ciò che stava succedendo attorno a me : il rumore delle goccioline che in gruppo si schiantavano sull'asfalto, il freddo dell'acqua che sfiorava il mio volto e lo accarezzava, le mani calde di Daniel che stringevano le mie e facevano da contrasto alla temperatura della pioggia... 

I STILL LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora