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"Sophia,sei congelata" dice toccando la mia pancia sotto la maglia del pigiama.
"Si,ho freddo" dico. Si avvicina e mi abbraccia. In un secondo il calore è ritornato a far parte di me ed è una cosa al quanto inconcepibile dato che lui è senza maglia. Finalmente mi addormento.

È pomeriggio,stamattina a scuola la solita cantilena...professori, interrogazioni e autobus. Sono arrivata a casa;mi fermo davanti al vialetto di casa e tiro un profondo sospiro. Devo parlare a mamma. Mi faccio coraggio ed entro.

"Sono a casa" dico a voce alta. Sento qualcuno scendere velocemente. È mamma.
"Ciao" dice lentamente. Alzo la mano e la saluto.
"Devo parlarti" dico. Ci sediamo sul divanetto...una difronte all'altra.

D'improvviso tutte le parole erano andate via,magari un viaggio senza ritorno.

"Allora...da dove devo iniziare?" Dico. Fa spallucce.
"Bene...okay" e tiro un altro sospiro "Sarò molto diretta e concisa. Da piccola,quando tu e papà stavate litigando sentì che dicesti che io io non ero tua figlia e tu è come se non eri mia madre perché non mi volevi. Se sei così gentile da spiegarti ora...io sono qui" dico. Chiude gli occhi per poi riapirli lentamente

"È questo allora?" Dice tristemente. Annuisco.
"Per la maggior parte,ma non è solo questo" dico
"Sophia,io e tua padre litigavamo tanto...ed io non capivo ciò che dicevo nella rabbia. Ti ho sempre voluta ma,ero piccola quando sei nata. Secondo te,chi vorrebbe rimanere incinta sin da ragazzina al posto di divertirsi,bere,uscire? Se è questo ti chiedo di perdonarmi. So di aver sbagliato più volte,ma....Tutti sbagliano. Siamo esseri imperfetti" dice. "Perfetta non ha fatto mai parte di te" dico strofinandomi le mani. "Sophia, io desidero solo una cosa. Che proviamo ad essere tranquille e serene. So tutto il male che ti ho fatto e voglio provare a rimediare" dice. È davvero dispiaciuta,pentita. Alzo gli occhi al cielo
"Va bene mamma. Ci voglio provare ma...non crederti che venga da te come se niente fosse. Avrò bisogno dei miei tempi" dico "Tutto ciò che vuoi" dice "Bene...vado in camera mia a studiare. A dopo" dico
"Ciao tesoro" dice. Le passo accanto e salgo le scale fino a raggiungere la mia camera.

Credevo Di Odiarti 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora