CAPITOLO 6 - Confessioni
Non seppi mai quanto durò quel bacio, perché persi la cognizione del tempo e dello spazio. Alla fine Fabrizio si staccò lentamente da me, allontanando dolcemente il mio viso dal suo.
In quel momento l'incantesimo si spezzò e non seppi se sarebbe stato meglio scappare da quella stanza o restare per chiedere delle spiegazioni.
Cosa mi avrebbe detto, dopo quello che era successo? Per quale motivo aveva compiuto quel gesto?
Fabrizio rimase difronte a me con un'espressione indecifrabile sul volto, guardandomi negli occhi. Ogni volta che lo faceva, sembrava che stesse cercando di leggermi nel pensiero. Sperai, in quel momento più delle altre volte, che non ci fosse riuscito. Continuammo a guardarci per un altro lungo momento senza proferire parola, finché io non mi feci coraggio e dopo aver deglutito chiesi, in tono incerto:
-P-Perché l'hai fatto?-
Fabrizio non rispose subito ma si prese del tempo, si voltò dandomi le spalle e fece qualche passo, quasi come se fosse agitato, poi rispose l'unica cosa che pensavo non avrebbe mai detto:
-Perché mi andava di fare così- il suo tono era molto più calmo di quello che avrebbe lasciato credere il suo viso. Spalancai involontariamente la bocca per lo stupore e inizialmente credetti di aver capito male.
-Cosa?- chiesi, incredula. In quel momento il generale si voltò di nuovo verso di me, dal suo viso era scomparsa ogni traccia di incertezza e di titubanza.
-Hai capito benissimo ciò che ho detto. Non lo ripeterò una seconda volta- era molto deciso mentre pronunciava quelle parole e questo mi lasciò interdetta.
-Stai dicendo che mi hai baciata solo perché ti andava?- chiesi ancora, più incredula di prima.
Fabrizio mi guardò di nuovo, poi rispose in tono brusco:
-Cosa non ti è chiaro della frase: "Perché mi andava di fare così"?-
Lo guardai per qualche istante ancora, cercando di elaborare una frase che avesse senso compiuto da dire: quel bacio mi aveva sconvolta. Infine una profonda rabbia mi annebbiò la mente e dissi ad alta voce:
-Io non sono una tua proprietà! Non puoi prendermi e baciarmi a tuo piacimento!- mai in vita mia mi ero sentita usata come quella volta. È vero, per Fabrizio ero soltanto una serva ma restavo una principessa e come tale, inevitabilmente, continuavo a ragionare. Se avesse creduto che mi sarei fatta usare remissivamente come le altre, si sbagliava.
-Non sei una mia proprietà, dici? Ti sbagli Aurora, tu lavori qui in casa di mio padre e ogni schiavo è proprietà del padrone- a quel punto del discorso il suo tono sembrava quasi di scherno. Purtroppo aveva ragione... per quanto avessi voluto combattere contro i soprusi ero sempre una serva non libera... avrebbe potuto fare ciò che voleva di me. Nonostante questo, avrei fatto tutto quello che era in mio potere per continuare a mantenere un minimo di dignità personale.
-Io credevo che tu fossi davvero diverso dai tuoi compatrioti... per un attimo mi ero illusa che non tutti i romani fossero come si racconta in Grecia. Invece sei uguale gli altri: sei borioso, ti piace che tutto sia tuo e adori il fatto di poter ottenere tutto ciò che vuoi anche quando una persona non vuole darti nulla. Potrete fare quello che volete, voi romani, conquistare tutto il mondo conosciuto, copiare usi e costumi greci, ma il sangue che vi scorre nelle vene non cambierà mai: nei modi e nei pensieri siete sempre dei barbari.-
Detto questo infilai velocemente la porta e me ne andai, ma non volevo tornare nella stanza delle ancelle, avevo bisogno di restare sola. Non potevo uscire di notte dalla Villa, delle sentinelle controllavano le entrate, sia quella di servizio che quella principale. Era molto tardi ormai e pensai che nessuno mi avrebbe vista se fossi andata a rifugiarmi nel giardino interno dell'abitazione. Arrivata a destinazione quasi di corsa, mi accasciai seduta a terra contro il muro. Chiusi gli occhi e mi toccai le labbra con una mano, cercandomi di convincermi che quello che era successo era vero: era stato il mio primo bacio.
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Ex scintilla incendium oriri potest
Romansa210 a.C, Aurora, principessa Greca, dopo che la sua città è stata saccheggiata dai Romani, viene rapita da questi e scambiata per una ancella. Tra i Romani c'è Fabrizio, un generale che mostra da subito un certo interesse per Aurora. La ragazza deci...