Capitolo 10

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Più irritata di prima faccio per uscire ma non arrivo nemmeno a sfiorare la maniglia che di nuovo qualcuno mi afferra da dietro, per i fianchi

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Più irritata di prima faccio per uscire ma non arrivo nemmeno a sfiorare la maniglia che di nuovo qualcuno mi afferra da dietro, per i fianchi.. conosco quella presa... questa maledetta presa..

Eric: Dove pensi di scappare? - sorriso malizioso

Io: Me ne torno a casa no? - Ma pensa sul serio che gli spieghi i miei programmi? Spetta e spera tesoro.

Eric: No.

Io: No? Come sarebbe a dire "no"? - Ok.. ora sono un po' confusa.. dove pensa che potrei andare dopo scuola? Boh..

Eric: Vieni a fare un giro con me. - Si guarda in giro e poi aggiunge - E non accetto un "no". - così dicendo mi afferra per un polso e mi riaccompagna nella sua macchina.

Mi accompagna in un bar e mi offre da bere. Anche qui non mi dà possibilità di scelta: o accetto o accetto. Dopodichè mi chiede dove voglio andare e io gli rispondo, un po' esitante, che mi piacerebbe poter vedere il mare. E così facciamo. Imbocchiamo l'autostrada e ci dirigiamo verso una spiaggia del mar Tirreno.

Quando arriviamo non riesco a frenare l'entusiasmo e corro in riva. Sembro una bambina che vede le caramelle e come una bambina faccio una mossa avventata: mi tolgo la felpa restando in canottiera (ho caldo e non ci penso due volte.. cazzo se sono idiota). Non ci vuole molto che lui mi riafferra, sta volta però fa male e nei suoi occhi c'è uno strano luccichio.. mi guarda le braccia.. e capisco tutto.. lui capisce tutto.. vede ciò che ho fatto sulla mia pelle. Si avvicina le mani alla bocca e mi bacia le dita una a una... poi passa alla mano, al braccio, al collo.. sento i brividi in tutto il corpo.. nessuno mi aveva mai toccata così.. nessuno mi aveva mai guardata, figuriamoci "toccata". Poi passa per la fronte e mi stampa un bacio, dolce, sensuale.. mentre con la mano sale per i fianchi fino ad arrivare al collo, procurandomi ancora più brividi. Le mie mani, come non fossero più sotto il mio controllo, si posano sulle sue braccia, sento i tuoi muscoli tendersi sotto di loro e poi rilassarsi di nuovo. Poi passano sul torace, sento anche lì i muscoli tendersi, lui si irrigidisce, è smosso dai brividi, li stessi brividi di piacere che sento io. Ora siamo più vicino, molto vicino, troppo vicino, non so se riuscirò a respingerlo.. sento che di lui mi posso fidare, anche se lo conosco solo da due giorni..

Ad un certo punto si avvicina di più, le sue labbra sono a 2 millimetri dalle mie e...

"Tu.. e il mio dolore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora