Capitolo 26

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Driiiiiiiiiiiiiiiiin.

Cazzo.

Mi sono addormentato.

Vedo un'infermiera venire verso di me e poi sedermi accanto. Ha l'aria distrutta. Sarà perché ha lavorato come tutti. Ad un tratto alza la testa e mi guarda.

Inf.: Credo tu debba andare in camera sua.

Io: Come scusi? - Io sono... in corridoio... - Ehm.. s-si grazie, arrivederci.

Come ho fatto a finire qui fuori? Dottori del cazzo.

Entro di fretta in camera e noto che non c'è nessuno, a parte lei.

Le siedo di nuovo accanto e le prendo la mano, così fredda.

Dopo minuti interminabili sento il telefono squillare e vedendo il display il mio umore passa da stanco a scazzato.

Io: Che vuoi Nik?!

Nik: We calma amico, piuttosto, dove sei finito? Non ti si vede più in giro. Che c'è. Hai la ragazza e non ce l'hai detto? Avanti, fatti vedere.

Io: Non sono affari tuoi dove mi trovo ok? Finito?

Nik: Veramente no.. 

Io: Continui a fare il misterioso? Non sono dell'umore.

Nik: Si.. devi venire a scuola. I professori hanno intenzione di segarti. E gli allenamenti? Non contano più?.. Aspetta... Cos'è questo ticchettio? Sembra il suono di una tac.. DOVE SEI?

Io: Sto bene. Ciao devo andare.

Nik: No asp.. - tu tu tu

Che importa come sto o dove sono?  L'importante è come sta Giulia, il resto non conta.

E-e-r-ric.

Alzo di scatto la credendo di aver sentito la sua voce ma la vedo sdraiata con gli occhi ancora chiusi. Così li riabbasso sulla sua mano, stringendola tra le mie.

E-e-r-ric.

Eh no.. se divento pazzo anche io non usciremo più da qui. Io e lei.

Rialzo la testa e vedo i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi aperti, che mi guardano. E mi innamoro di nuovo.

"Tu.. e il mio dolore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora