Driiiiiiiiiiiiiiiiin.
Cazzo.
Mi sono addormentato.
Vedo un'infermiera venire verso di me e poi sedermi accanto. Ha l'aria distrutta. Sarà perché ha lavorato come tutti. Ad un tratto alza la testa e mi guarda.
Inf.: Credo tu debba andare in camera sua.
Io: Come scusi? - Io sono... in corridoio... - Ehm.. s-si grazie, arrivederci.
Come ho fatto a finire qui fuori? Dottori del cazzo.
Entro di fretta in camera e noto che non c'è nessuno, a parte lei.
Le siedo di nuovo accanto e le prendo la mano, così fredda.
Dopo minuti interminabili sento il telefono squillare e vedendo il display il mio umore passa da stanco a scazzato.
Io: Che vuoi Nik?!
Nik: We calma amico, piuttosto, dove sei finito? Non ti si vede più in giro. Che c'è. Hai la ragazza e non ce l'hai detto? Avanti, fatti vedere.
Io: Non sono affari tuoi dove mi trovo ok? Finito?
Nik: Veramente no..
Io: Continui a fare il misterioso? Non sono dell'umore.
Nik: Si.. devi venire a scuola. I professori hanno intenzione di segarti. E gli allenamenti? Non contano più?.. Aspetta... Cos'è questo ticchettio? Sembra il suono di una tac.. DOVE SEI?
Io: Sto bene. Ciao devo andare.
Nik: No asp.. - tu tu tu
Che importa come sto o dove sono? L'importante è come sta Giulia, il resto non conta.
E-e-r-ric.
Alzo di scatto la credendo di aver sentito la sua voce ma la vedo sdraiata con gli occhi ancora chiusi. Così li riabbasso sulla sua mano, stringendola tra le mie.
E-e-r-ric.
Eh no.. se divento pazzo anche io non usciremo più da qui. Io e lei.
Rialzo la testa e vedo i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi aperti, che mi guardano. E mi innamoro di nuovo.
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"Tu.. e il mio dolore"
RomancePROLOGO Ciao, io sono Giulia, ho 16 anni. Sono figlia unica, e meno male, non sopporterei vedere miei fratelli passare quello che passo io ogni santo giorno.. i miei litigano in continuazione e io ci vado sempre di mezzo, logico no? Sono io la causa...