PROLOGO
Ciao, io sono Giulia, ho 16 anni. Sono figlia unica, e meno male, non sopporterei vedere miei fratelli passare quello che passo io ogni santo giorno.. i miei litigano in continuazione e io ci vado sempre di mezzo, logico no? Sono io la causa...
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Cerco di alzarmi senza svegliare Eric che dorme ancora, ma invano, si volta verso di me.
Eric: Ti amo.
Io: Non smettere mai di dirmelo.
Eric: Ti amo, ti amo, ti amo. - Mi parli degli incubi?
Io: Come.. come sai.. come sai degli incubi?
Eric: è la terza volta da quando dormiamo insieme che ti agiti nel sonno e gridi..
Io: Perché non mi hai mai detto di saperlo?
Eric: Speravo che prima o poi me ne avresti parlato ma.. a quanto pare non è successo.. perché?
Io: è un sogno.. un incubo molto strano, non pensavo di dovertene parlare, non volevo farti preoccupare.
Eric: Sono il tuo ragazzo, no? Mi puoi parlare di tutto e io ti posso aiutare.
Io: Lo vuoi sapere veramente?
Eric: Si amore.
Io: Ridillo.
Eric: Cosa? Amore?
Io: Si.
Eric: Prima racconta.
Gli faccio il broncio ma comincio a raccontare, a metà ho gia le lacrime agli occhi e lui me le asciuga, prima con il pollice e poi con dei lievi baci, che però mi fanno accellerare il battito cardiaco.. è sempre così con lui. Lo amo, non posso farci niente.
Eric: Grazie amore.
Io: Per cosa? Dovrei essere io a ringraziarti per avermi ascoltata.
