Capitolo 21

657 47 1
                                    


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Eric: Giulia?

Io: Sì?

Eric: Perchè ti sei innamorata di me?

Io: Sei stato l'unico che mi ha capita. L'unico capace di starmi vicino nei momenti in cui ho davvero bisogno e di sostenermi quando non mi reggo in piedi. L'unico che mi abbia mai amato veramente, che mi ama per quello che sono e non mi giudica o disprezza per ciò che ho fatto, per ciò che mi sono fatta, per come ho disprezzato e trattato il mio corpo solo per non ferire nessun altro. Per essere semplicemente te stesso. Da quando sei entrato nella mia vita tutto è cambiato. Tutto. E non ho intenzione di tornare indietro. - Lo dico senza la minima esitazione guardandolo negli occhi senza distogliere lo sguardo nemmeno una volta. Lo stesso fa lui. - Non voglio sapere perché ti sei innamorato di me. So che mi ami. Lo leggo nei tuoi occhi. Così belli e sinceri. Amo i tuoi occhi.

Eric: Ti amo. - Non aggiunge altro, si gira verso di me e mi sfiora il collo con le sue labbra, così morbide e calde. Poi mi bacia l'orecchio, la guancia, il naso. Le labbra. Mi tengo il bacio e ricambio. Così dolce da farmi impazzire. Il bacio è lunghissimo. Io mi metto sopra di lui e lo bacio più profondamente. Poi lui si mette a sedere con me in braccio, ma non stacchiamo le nostre labbra. Ci tocchiamo, ci esploriamo. Lui mette le mani sotto la mia maglietta e mi accarezza la pelle nuda. Io faccio scivolare le mie sotto la sua e senza quasi rendermene conto, gliela sollevo e gliela tolgo. C'è fresco ma quasi non ce ne accorgiamo. Ora nemmeno io ho più la maglia. Ora nemmeno il reggiseno, ma non mi vergogno. Lui ha gia visto il mio corpo, e in condizioni peggiori. Poi tutto accade molto, molto lentamente.. lui che mi cala i pantaloni, poi le mutandine, io che calo i suoi pantaloni e poi i boxer.. le sue mani su di me mi fanno rabbrividire di piacere quando sfiora i punti più sensibili. Si alza e prende un preservativo dalla tasca dei pantaloni. Mi guarda come per chiedermi se deve metterselo da solo o se voglio aiutarlo. Mi avvicino, scarto dall'involucro e insieme a lui glielo infilo. Ci sdraiamo di nuovo. I suoi occhi fissi nei miei, i miei nei sui. Sono così occupata a guardare il ragazzo che amo che quasi non mi accorgo quello che dice.

Eric: Farà un po' male, ma non preoccuparti, farò piano.

Io annuisco lo stesso. Pian piano lui si abbassa e mi bacia, mentre entra dentro di me lentamente e io sento un bruciore che dopo un po' sparisce, lasciando spazio al piacere. Dopo un po' accellera il movimento, senza smettere di toccarmi, di baciarmi, di assaggiare la mia pelle. Sento solo i nostri respiri affannati, il suo sapore, il suo amore.

Mi accorgo che non sono in una stanza, ma in un corridoio e la luce che vedo è una luce a neon a forma di freccia. Mi chiede di seguirla.. me lo sento. La seguo, percorro il corridoio fino in fondo. Sembra non avere fine. Dopo un tempo che sembra lunghissimo scorgo una porta, sbircio all'interno, è completamente diversa dal luogo in cui mi trovo ora.. :è luminosa.. troppo luminosa. Appena entro quella luce mi acceca e mi toglie la vista per un po' di tempo. Quando la riacquisto vedo solo il il bianco, il nulla, l'infinito. Comincio a correre, devo pur arrivare da qualche parte no? Infatti ecco, un'altra porta.. mi è familiare, molto familiare.. [...] (vedi cap. 15)

Mi alzo di scatto. Ancora quell'incubo.. è già la quarta volta. Sono tutta sudata. E non è per quello che è successo prima che mi addormentassi...

Cerco di alzarmi senza svegliare Eric che dorme ancora, ma invano. Si volta verso di e mi sorride.

Eric: ...

"Tu.. e il mio dolore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora