Arianna
Saluto Rocco e accompagno Andrea a casa: ho bisogno di sapere che è al sicuro, ho un brutto presentimento...
"Grazie, mammina, ma non serve che mi accompagni" sbuffa lui, con un tono da stronzo.
"Ehi, calmo. Era solo per farti un favore, non serve trattarmi così" dico, fermandomi e meditando se tornare indietro e lasciarlo solo con i suoi demoni.
"No, no, no. Scusa" cerca di cambiare tono, ma si capisce che non è in sé. "Mi dai la manina, così non mi perdo?".
"Ah ah. Che simpatico. Cammina" gli rispondo, dandogli una spinta, che per poco non lo fa cadere.
"Ehi, da quando sei così forte?", chiede, barcollando.
"Da quando hai i resti di alcol in corpo".
Ridiamo, ma sento che in lui c'è qualcosa che non va. Ma cosa?
"Ehi, che c'è che non va?", gli chiedo, dopo circa mezz'oretta che non apre bocca.
"È che... so che sembro uno stupido, ma mi da fastidio che tu ami più Rocco di quanto tu abbia mai amato me" dice, tenendo gli occhi bassi. Ma io voglio vederlo negli occhi, quindi gli alzo la faccia e incontro i suoi bellissimi occhi tristi, neri e forse un po' lucidi.
"Sei stato tu a lasciare me, ricordi?", accenno un sorriso, per fargli capire che non c'è rancore.
"Ma io ho lasciato una ragazza troppo gelosa e un po' bambina, non la bella ragazza che ho davanti".
"Sei come le persone che tifano una squadra che vince, e appena perde se ne dimenticano, ma appena torna a vicere, tornato pure loro" dico, e quando l'ho sentito, detto ad alta voce, capisco che il rancore c'è. E anche tanto. Sto per esplodere con tutti gli insulti possibili, pronta a gridare tutte le notti passate piangendo.
"Vuoi dirlo al mio braccio?", dice, tirandosi su una manica, mostrandomi le cicatrici. "Questi tagli hanno il tuo nome, cazzo".
"Sai quante volte ho pianto per colpa tua? Troppe" grido.
"Sai quanto mi fai incazzare?".
"Mai quanto tu fai incazzare me" la rabbia sta avendo la meglio. "Sai che ti dico? Io ti ho dato un'altra possibilità, ma capisco solo ora che ho fatto una cazzata".
"La cazzata l'ho fatta io credendo che tu fossi cambiata" dice col suo tono da stronzo.
"Vaffanculo" lo pianto lì, e me ne torno a casa mia, piangendo. Per un attimo ho sperato che mi raggiungesse e mi chiedesse scusa. Forse l'avrei perdonato... ho sentito dei passi, ma poi si sono fermati e hanno cambiato strada. Hai fatto la tua scelta, Andrea.Andrea
Per un attimo cerco di raggiungerla, ma so che non mi perdonerebbe mai. Me ne vado, e so che lei non tornerà indietro. Complimenti, Andrea, l'hai fatta andare via, e questa volta temo per sempre.
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Qualcosa Di Strano || Rocco Hunt
FanfictionArianna e Siria sono due Hunters, ma scoprono che ascoltando alcune canzoni di Rocco Hunt si può viaggiare nel tempo. Improvvisamente si trovano a Salerno, dove fanno amicizia con Rocco, loro coetaneo, e Walter, di cui Siria si innamora. Tra Ariann...