Qualcosa Di Strano || Rocco Hunt

CAPITOLO 14

Arianna

"Rocco?", chiamo quando mi ritrovo nella casetta.
"Principessa?", chiama lui.
"Dove sei?"
"Qui", dice spuntando dall'entrata.
"Buon Natale", gli dico abbracciandolo.
"Anche a te", sussurra ricambiando l'abbraccio.
"Rocco!", lo chiama una voce femminile.
Guardo fuori dalla finestra e vedo una ragazza, che è vestita in modo terribilmente scollato.
"Chi cazzo è?", sbotto.
"Non lo so, ma li voglio scoprire. Vieni".
Scendiamo e la ragazza salta addosso al mio Rocco e gli lascia un bacio sull'angolo della bocca.
"Ehi, troia, vedi di staccarti" le dico.
"Cazzo vuoi te?", mi guarda e fa un sorrisino compiaciuto.
"Vaffanculo".
"Con Rocco sí", dice e gli fa l'occhiolino.
"Chi è questa troia?", sbotta Rocco, rivolto a Walter che è rimasto in silenzio fino ad adesso.
"La ragazza che ti ho detto".
"Cosa vuol dire questo?", chiedo.
"Non...non...", inizia Rocco.
Non riesce a finire che quella troia gli salta addosso e lo bacia. Io non ragiono più: la prendo per il cappotto e la tiro via mentre Rocco la spinge via. Lei cade e protesta: "Dai cazzo, mi hai rotto un'unghia!".
"Ma vaffanculo" le dico.

Walter

No, cazzo! Perché fanno pace così in fretta? Rocco avrebbe dovuto accettare questa troia e Arianna avrebbe dovuto mollarlo.
Io e la mia ex iniziamo a camminare per tornare a casa.
"E adesso... tu sei il mio ragazzo", dice.
"Col cazzo" grido. "Non ha funzionato, quindi il nostro patto non vale".
"Oh, andiamo".
"Io amo Siria".
"Ma non farmi ridere" dice mentre si allontana. Quando si è allontanata di qualche metro, si gira e dice: "Vedrai".

Arianna

"Mi ha chiamato ieri sera e ha detto che lei voleva mettersi con me, ma non pensavo che fosse vero...".
"Ma a te... piace?", chiedo.
"Cosa? No! No! Io amo te".
"Anch'io amo te".
"Non dire 'anch'io'. Sembra che tu lo dica solo per farmi un favore".
"Come in After", dico sovrappensiero.
"After?", chiede.
"No, niente" ridacchio.
"Stiamo ancora insieme, vero?", chiede, improvvisamente serio.
"Certo", dico baciandolo. "Ma... ora devo tornare a casa".
"No...".
"Torno domani" prometto.
"Stasera?".
"Forse".
"Ti amo".

Quando torno in camera, scrivo a Siria: "Stasera a Salerno. Tornerai col bastardo".
"Non chiamarlo bastardo!", risponde.
"Sì, sì".
"A stasera".