Arianna
Mi sveglio e guardo l'ora: sono le dieci di mattina, e Rocco sta ancora dormendo. Sulla sua faccia da angelo c'è un piccolo sorriso, quel sorriso vero, quello che fa spesso involontariamente quando mi guarda. È così bello mentre dorme che decido di lasciarlo riposare, e decido cosa indossare: oggi visiteremo la città, quindi metto dei jeans scuri e una felpa con dei fiori disegnati sopra. Metto le Nike Air, vecchie ma sempre belle e lego i capelli in una coda alta. Applico il mio solito mascara, ma questa volta aggiungo una sottile linea di eyeliner.
"Amore" chiamo. "Svegliati".
"Ary... dai, ancora cinque minuti..." sussurra con gli occhi ancora chiusi, prendendomi per un braccio e trascinandomi nel letto con lui.
"Dai, dobbiamo andare!", rido, liberandomi a malincuore dal suo abbraccio.
"Uffa" dice svegliandosi del tutto, facendo un finto broncio. Gli lascio un bacio sul nasino e sulla faccia gli appare un bel sorriso.
Mette i jeans e una semplice maglietta e partiamo. Prima meta? Un bar per fare colazione, sto morendo di fame!
Entriamo in un locale e ci sediamo al piccolo tavolo.
"Cosa ordinate?", chiede la cameriera in inglese.
"Due caffè macchiati e due ciambelle" risponde Rocco, con un inglese perfetto.
Poco dopo la signorina arriva con la nostra ordinazione e mangiamo.
"Questa ciambella è buonissima!", esclamo, con la bocca piena.
"Vogliamo parlare del caffè?", chiede Rocco.
"Lo ammetto, di solito non mi piace il caffè, ma questo è troppo buono".
Appena finito usciamo dal bar e iniziamo a girare per la città. Entriamo in tutti i negozi, e dopo due ore di shopping ci viene di nuovo fame.
"Andiamo da McDonald's?", propone.
"Va bene, ma dopo andiamo anche da Statbucks, vero?", chiedo, facendo gli occhioni dolci.
"Ma certo, principessa". Mi prende per mano ed entriamo.
Ordiniamo le crocchette di pollo, patatine fritte e due bibite enormi. Ci mettiamo a ridere quando troviamo in fondo alla confezione un Minion e mangiamo ridendo e scherzando.
Paga e andiamo da Starbucks, come promesso.Quando usciamo da lì, stiamo cantando Allora no, e lui ovviamente rappa, mentre io canto. Ci interrompiamo spesso per ridere delle facce e occhiatacce che riceviamo.
"Dai, torniamo in hotel, sono stanchissimo!", esclama.
"Ma se hai dormito fino alle dieci!", rido.
Torniamo in albergo e, nonostante siano solo le cinque ci mettiamo il pigiama. Ci sdariamo sul letto e decidiamo di guardare un vecchio film in inglese. A metà film Rocco sta già dormendo, quindi spengo la luce e cerco di addormentarmi anch'io.Siria
Siamo arrivati a Salerno da qualche giorno, e non ho ancora trovato Walter, ma per ora devo concentrarmi su altro: devo trovare una scuola a cui iscrivermi. Vorrei andare al linguistico, ma mi piace molto anche il liceo musicale. Cosa sceglierò?
"Scegli il musicale, per te è perfetto" mi diceva sempre Ary, ma ora che lei non è qui sono ancora più indecisa.
"Devi decidere, sei già molto in ritardo" continua a insistere mio padre, mettendomi ancora di più in ansia.
Sono le dieci di mattina, e dato che non ho nulla da fare decido di andare a comprare delle cose per la scuola.
"Non svuotare il negozio, tesoro!", grida mia mamma dalla piccola cucina.
"Tranquilla, cerco di lasciare almeno gli astucci di Frozen" rispondo ironica.
Cammino, cercando l'edicola. Da quando sono stata qui l'ultima volta non è cambiata molto questa città, quindi riesco facilmentea trovarla. Entro e inizio la mia ricerca. Vedo uno zaino davvero bello, rosa a quadri blu, e decido di prenderlo con l'astuccio uguale. Trovo anche qualche quaderno colorato e delle biro.
Mentre pago, guardo distrattamente fuori dalla finestra e vedo passare un ragazzo dagli occhi color nutella che guarda la vetrina. Oh, cazzo, penso. Pago velocemente e corro fuori. Guardo negli occhi il ragazzo, e lui guarda me. Porca puttana, riconoscimi!
"Siria?", chiede lui con voce tremante. "S...sei tu?".
"Sì, Walter" dico sorridendo.
Ci corriamo incontra e ci abbracciamo. Ce ne freghiamo dei passanti che ci guardano male, delle parole poco gentili che devono fare qualche passo in più per aggirarci.
"Cazzo, credevo non ti avrei mai più rivista, amore..." dice lui, dandomi un bacio sulla fronte.
"Sei delicato come sempre, a quanto vedo" lo prendo in giro.
"E tu sei sempre la solita stronzetta" ridacchia lui, scompigliandomi i capelli.
Mi porta al bar dove eravamo stati tempo fa e mi offre un gelato: panna e cioccolato, il mio preferito.
"Ma con Rocco... non vi siete più sentiti?", chiedo.
"Oh, un paio di volte. Credo si sia montato troppo la testa" insinua.
"Ma va, è solo molto preso da Arianna... lei sta ignorando pure me. Agli esami è uscita con otto - un ottimo voto - ma se non fosse stato per lui... avrebbe preso dieci... lui la distrae molto, troppo, direi" ammetto.
"Ma lasciamo perdere quei due idioti" ride. "Dimmi un po' di te. Ad esempio, perché ti ho trovata in una cartoleria, qui a Salerno, dove a quantp ricordo non abiti, a comprare roba per la scuola, che è appena finita?".
E così gli racconto tutto: il trasferimento per lavoro di mio padre, della mia nuova scuola e del mio dubbio tra liceo linguistico e musicale.
"Da ciò che ricordo, tu dicevi di essere molto brava per quanto riguarda la musica" commenta. "Escludendo che ascolti quello stupido Hunt, ma un errore te lo concedo".
"Ma mi piace molto anche il linguistico..." dico, dubbiosa.
"Quanto tempo hai per decidere?", chiede.
"Una settimana al massimo" ammetto.
"Eh, ma allora hai tempo! Non preoccuparti così presto!", ride di nuovo. Il suo sorriso è più bello di come ricordavo.
"Ti amo" dice velocemente e sottovoce, come fosse il nostro piccolo grande segreto.
"Anch'io" bisbiglio a mia volta.Andrea
"I'm a spacebound rocketship and your heart's the moon..." dice la canzone di Eminem. Ricordo che la dedicai a Arianna, ma ora io e Francesca abbiamo deciso che questa è la nostra canzone. Sono in treno, la sto raggiungendo. Mi manca così tanto! Mi mancano i suoi occhi, le sue labbra morbide... Dio se la amo.
"Sono quasi arrivato, piccola" le rispondo. Pochi secondi dopo lo schermo rotto del mio cellulare si illumina e appare la sua risposta: "Non vedo l'ora".
![](https://img.wattpad.com/cover/56174374-288-k674765.jpg)
STAI LEGGENDO
Qualcosa Di Strano || Rocco Hunt
FanfictionArianna e Siria sono due Hunters, ma scoprono che ascoltando alcune canzoni di Rocco Hunt si può viaggiare nel tempo. Improvvisamente si trovano a Salerno, dove fanno amicizia con Rocco, loro coetaneo, e Walter, di cui Siria si innamora. Tra Ariann...