POV NADINE
Indossai la giacca direttamente sopra il camice per non dovermi cambiare a lavoro. Io e Mary eravamo rimaste fino a tardi a chiacchierare e mangiare schifezze, fingendo di guardare un programma di cucina che aveva l'intento di farti venire fame piuttosto che fartela passare.
I cuochi si erano combattuti a colpi di cucchiaiate, cercando di preparare delle uova alla benedict nel minor tempo possibile. Avrei potuto benissimo partecipare a quel concorso e vincerlo. Probabilmente quei cuochi non avevano mai visto me, alle cinque del mattino, indaffarata ai fornelli con una scarpa in mano, lo stetoscopio tra i denti e il cercapersone accanto alle fiammelle del gas che fungeva da sveglia. Se l'avessero fatto, sicuramente avrebbero capito che un tirocinante in chirurgia a meno di mezz'ora dall'inizio dell'ennesimo estenuante turno in ospedale, sapeva cucinare delle banalissime uova alla benedict in meno di tre minuti e mezzo, senza usare le mani e cucinando praticamente con la forza del pensiero. Ma loro erano strapagati per fare audience... io ero sottopagata per salvare vite.
La testa di Mary sbucò da sotto il plaid. Mi fissò strizzando gli occhi e imprecando contro chiunque avesse avuto la maledettissima idea di inventare la corrente elettrica.
"Spegni la luce", mugolò, tirandosi la coperta sopra la testa. "Ma si può sapere dove cavolo stai andando? E' così presto che persino l'alba ti sta mandando a fanculo".
Un fremito mi fece vibrare le labbra e se non fossi stata così tremendamente in ritardo mi sarei concessa il lusso di ridere. Ma una risata comportava lo spreco di secondi preziosi. Secondi che mi avrebbero fatto perdere la metropolitana. Guardai l'orologio sul polso e imprecai mentalmente. Dov'erano le mie scarpe?
"Hai visto le mie sneakers?".
"Ti risponderò quando il mio cervello si sarà svegliato", borbottò, cambiando posizione. "Non puoi andare a lavoro scalza? Ho sonno. Spegni quella dannata luce".
"Eddai, Mary", piagnucolai, gattonando sul pavimento in cerca della scarpa mancante. Ero riuscita a trovarne una incastrata tra il mobile di ingresso e la piantana, ma dell'altra non vi era ancora alcuna traccia. "Aiutami, ti prego. Sono in mega ritardo".
Il plaid volò a terra e Mary si mise a sedere, tenendo gli occhi chiusi. Con uno sbuffo spostò una ciocca arruffata da sopra il suo naso. "Mi spieghi come fa una persona ad essere in ritardo alle cinque del mattino".
Sollevai una scarpa. "Dov'è l'altra?".
"E che ne so", finse di piangere. "Metti i tacchi".
"Non posso stare in piedi per dodici ore con quel genere di scarpe".
Sollevai i cuscini della poltrona, in una disperata ricerca, quindi girai su me stessa, cercando di fare mente locale. Cos'era l'ultima cosa che avevo fatto ieri sera? Ero rientrata a casa e mi ero gettata sul letto, e poi? Dio, ero così sconvolta che non riuscivo più a ricordare se, svegliandomi quella mattina, mi ero lavata i denti o meno. Poi un ricordo mi trafisse la mente: il test! Corsi in bagno e mi feci largo tra i vestiti e gli assciugamani gettati a terra, finchè qualcosa sul lavandino attirò la mia attenzione: il test di gravidanza era ancora lì, immobile. Lo fissai e tutta la mia fretta svanì, inghiottita in una bolla di torpore. Per quanto continuassi a ripetermi che non c'era nessun bambino dentro di me, il dubbio mi martellava la testa senza sosta, riempendola di domande a cui mi era impossibile trovare una risposta logica e razionale. Lo afferrai, cauta, quasi dovesse esplodere da un momento all'altro. Toccarlo fu come toccare un veleno potentissimo che mi congelò il sangue. Infine con uno scatto lo gettai nel bidoncino della spazzatura e tornai in salotto.
"Si può sapere perchè te ne stai a occhi chiusi?", sbottai, trovando Mary ancora ferma nella stessa identica posizione in cui l'avevo lasciata.
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SEI MIA PER DIRITTO
Paranormal2° libro della trilogia "SE TI PRENDO SARAI MIA". Da quando l'anima di Nadine è tornata nel futuro, la vita di Alec è rimasta immobilizzata nel dolore, divisa tra i rimpianti e il suo ruolo di Signore degli O'Braam. Questa routine straziante verrà s...