Alessio

357 37 4
                                    

Quella notte era davvero faticoso dormire. Nessuna posizione mi risultava comoda, avevo già visto in streaming le ultime due puntate di Grey's anatomy e, nonostante la stanchezza e le palpebre pesanti non riuscivo a dormire. I miei pensieri volavano ancora a Gennaro, a cosa stava facendo, se magari anche lui mi stava pensando, e il mio corpo formicolava ancora dopo quelle sensazioni.
Guardai il telefono per controllare che ora fosse.
4:17. C'era un nuovo messaggio da parte di Alessio.

-"Sveglia?" Era di poco prima, perciò risposi subito in preda alla curiosità di ciò che avrebbe susseguito quello scambio di messaggi.
-"Sì."
Attesi un po', non rispondeva. Pensai che si fosse dimenticato di continuare la conversazione e ritornai al mio streaming, pronta a cominciare la nuova puntata di Le regole del delitto perfetto.
Avevo le cuffie, perciò non sentì che più volte Alessio bussò piano alla mia porta, mi accorsi del rumore solo quando intensificò il battito alla mia porta.

Mi alzai con le cuffie ancora sulle orecchie e caddi per terra con un tonfo. Dio, perché ero così imbranata. Lo sentii ridere da dietro la porta, e la sua risata contagiosa trasformò l'imbarazzo sulle mie guance in un sorriso accennato.
Con la coperta sulle spalle a mo' di strascico, aprii la porta, trovandomi davanti una scena quasi più divertente della mia figura in quelle condizioni.

Alessio aveva la camicia sbottonata, era senza scarpe e senza giacchetto, aveva solo il telefono in mano con il vetro rotto.
Scoppiò a ridere sguaiatamente alla mia vista, sembrava un bambino. Immediatamente capì che non era nelle migliori condizioni, e lo feci entrare in casa mia, continuando a sorridere della situazione.

-"Alessio sei ubriaco?"
-"Valentina dice di sì, ma secondo me no." Nelle parole che diceva era serio, ma non riusciva a smettere di sghignazzare. Le guance erano rosse, nonostante il freddo, e gli occhi lucidi, con le pupille dilatate. Era davvero bello.
-"Invece secondo me Valentina ha ragione, perciò ora ti accompagno a casa."
-"Non puoi." Aveva smesso di ridere
-"E perché?"
-"Perché per non farmi guidare mi ha preso il giacchetto con le chiavi della macchina, ma c'erano anche quelle di casa. Ci sono rimasto male." La lucidità dei suoi occhi aumentò, e il suo viso si corrugò in un'espressione triste.
-"No, Alessio, ti prego non dirmi che stai per piangere."
-"Mi ha trattato malissimo, mi ha anche messo in punizione perché ho rotto il telefono." Disse singhiozzando, avrei dovuto consolarlo ma non riuscì a trattenere una piccola risata sommessa. Mi sembrava sempre di più un bambino.

-"Posso avere un bicchiere d'acqua?" Si asciugò le lacrime con la manica della camicia.
-"Certo, aspettami qui."
Non feci in tempo a riempire il bicchiere che sentì un rumore di qualcosa che cadeva e si rompeva.
-"Tutto a posto!" Fu la sua risposta dall'altra stanza.

Quando rientrai in camera, lo trovai sul mio letto sdraiato a pancia in su, con le mani dietro la nuca e gli occhi chiusi. Non stava dormendo però, si vedeva.
-"Alessio, cosa stai facendo?"
-"Sto pensando." Disse senza ancora aprire gli occhi.
-"A cosa pensi?" Mi avvicinai a lui e mi sedetti sul bordo del letto, appoggiando il bicchiere con l'acqua sul comodino.
Lui aprì gli occhi e scattò mettendosi seduto.

-"Penso che tu sia una bella persona. E penso che ti voglio bene."

In quel momento si strinse a me in un abbraccio che mi fece sussultare. Non ero più abituata a quei contatti, in fondo non stavo con amici da molto tempo, a esclusione del rapporto mistico che si era creato con Gennaro. E, in effetti, trovavo anche un po' esagerato il comportamento di Alessio, considerato che ci eravamo rivisti solamente il giorno prima dopo anni di indifferenza.
Ma in quel momento il mio corpo si strinse spontaneamente al suo, e la mia mente si svuotò da quei pensieri.

Quella notte la passò a casa mia, dormimmo insieme nel mio letto, a dovuta distanza per evitare situazioni imbarazzanti. Entrambi ci addormentammo dopo poco, con il sorriso sulle labbra.

"Come tu mi vuoi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora