[IN REVISIONE] Una Vita In 10 Giorni ||FF Lorenzo Ostuni

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Con una mano mi ha sfiorato il seno sinistro, facendomi quasi il solletico, mentre le nostre labbra erano impegnate in una sorta di ballo. Ci siamo staccati, stavolta per davvero, e ho incrociato le mie braccia attorno al suo collo per poi avvicinarmi al suo orecchio e sussurrare un:
"Ti amo.".

Mi ha guardata facendosi sfuggire un bacio veloce e poi rispondermi:
"Anche io."

Forse stavamo correndo troppo? Io ero sicura e questa era l'unica cosa importante. Anche lui lo sembrava e poi ero felice, quindi di tutto il resto non mi importava più nulla.

Era già da qualche giorno che non sentivo Jessica, così ho deciso di chiamarla per chiederle se volesse passare un po' di tempo con me e Lory.
"Lorenzo ti va se andiamo a fare un giretto con Jessica?" Ho chiesto prima di chiamarla.
"Em... ok, credo non ci sia nessun problema." Mi ha tranquillamente risposto.

Ho avviato la chiamata. Si sentiva solo BEEP-BEEP, e proprio mentre stavo per riattaccare, una voce ha risposto. Ma non era quella di Jessica. Aveva risposto sua madre.

-Pronto?

-Em, Ciao Tiziana, sono Asia. Volevo sapere se Jessica è in casa.

-Si cara, adesso è sotto la doccia, ma più tardi ti faccio richiamare va bene?

-Ok, grazie mille Tiziana.

-Niente tesoro.

*Fine chiamata*

"Allora?" Sento provenire dal bagno.
"Mi ha risposto sua madre, più tardi mi richiama e le chiedo." Gli ho detto guardando ancora lo schermo del mio cellulare.

Ho spento lo schermo e l'ho infilato nella tasca, dalla quale fuoriusciva un po' a causa della sua grandezza.
Ho atteso Lorenzo seduta sul letto e aspettando ansiosa una chiamata.

Appena lui è uscito dal bagno, il mio telefono ha vibrato e l'ho tirato subito fuori dalla tasca. Senza nemmeno guardare chi fosse ho risposto alla chiamata.
Per fortuna era Jessica, perché dato che avevo risposto con: "Amica mia, ce ne metti di tempo a farti una doccia!" se non fosse stata lei a chiamarmi avrei fatto a dir poco una figura di *EMME*.

Ha accettato volentieri l'invito e ci ha detto che sarebbe arrivata a momenti. Ho girato la chiave nella porta, preso la mano di Lorenzo incrociando le mie dita e le sue affusolate e abbiamo preso le scale, forse per stare per più tempo in quella posizione. Ho appoggiato l'altra mano sul suo braccio e la testa sulla sua spalla. Mi ha rivolto uno sguardo sorridente e io ho fatto lo stesso. Arrivati al piano terra ci siamo accomodati sui soliti divanetti neri, aspettando Jessica che è arrivata dopo non molto.

"Hei Asia!" Ho sentito la sua voce squillante pronunciare queste parole.
Mi sono alzata in piedi ricambiando il saluto e Lorenzo ha fatto lo stesso.

"Allora? Dove vogliamo andare?"
Ho chiesto infilando le mani nelle tasche dei pantaloncini.
Mi hanno guardata con aria un po'interrogativa.
"Non so, siete voi quelle del posto, mica io!" Ha risposto Lorenzo ridacchiando.
"Be' non ha tutti i torti... e se andassimo in piscina al campeggio lì in fondo?" Ha proposto Jessica. Ho annuito sfilando la mani dalle tasche e posandole sui fianchi. Avevamo già tutti il costume, quindi abbiamo preso solo un po' di soldi per l'entrata e per il pranzo, qualche telo da mare e la crema solare. Ho tirato in su i miei Ray Ban da sole e siamo usciti salutando mia madre.

Abbiamo pagato il biglietto di entrata al cassiere che ormai aveva una faccia a me conosciuta, e siamo entrati cercando la piscina. Quel campeggio è seriamente enorme e ti ci puoi perdere facilmente. Qualche volta fanno lo schiuma party, in pratica sparano una quantità esagerata di schiuma sul vialetto e tu ti ci butti dentro. Io e Jessica ci andavamo ogni estate e ci divertivamo un sacco.