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No, non era lui. Forse altri due clienti che dormivano nella stanza accanto, la 117: un uomo sui 50, alto e robusto con barbetta, senza capelli e un tatuaggio di un drago sulla spalla.

Insieme a lui una signora bassettina, con i capelli corti e grigi che portava una camicia rosa e una gonna lunga a fiori.

Mi sono messa a giocherellare con il filo degli auricolari mentre ascoltavo "watcha say" di Jason Derulo. A un tratto ho sentito una porta in lontananza aprirsi. Ho stoppato la musica, mi sono nascosta dietro il pilastro di marmo e ho aspettato lì. Sentivo dei passi venire giù per le scale, sempre più vicini a me. Dopo qualche secondo ho visto una figura magra con i capelli ricci. Ho notato il tatuaggio sul braccio, sotto il gomito e ho capito che era lui. Prima che si dirigesse verso il ristorante l'ho chiamato: "Lorenzo!" Lui si è girato e io sono uscita al mio ' nascondiglio'. Mi ha guardata bene e poi mi ha detto: "Tu devi essere... Asia, se non ricordo male". Sarei svenuta in quel momento, sul serio. "S-si, sono io" gli ho risposto un po' balbettando. "Mi ricordo di te e della tua amica Jessica". Lì credo di essere arrossita.
"È passato quasi un anno dall'ultima volta che ci siamo visti" ho sospirato io. "So che starai qui 10 giorni, dico bene?"
"Come fai a saperlo?"
"Be' qui mio nonno è il direttore..."
"Mmh...questo spiega perché ti trovo sempre qui." Ha risposto, ed è finito tutto in una risata.
"Stai andando a mangiare?" Gli ho chiesto.
"Si, vuoi venire anche tu?"
"No grazie, non ho fame"
Forse vederlo mi aveva chiuso lo stomaco, chissà. Mia madre non lo aveva riconosciuto e volevo che rimanesse una cosa solo tra me e lui. Non lo avevo detto nemmeno a Jessica. Volevo stare un po' con Lorenzo e non con il solito Favij. Questa era la mia occasione. Avevo già una scusa per rimanere lì a dormire; quando si tratta di escogitare strategie o scuse sono sempre la migliore.

Sono andata da mia madre e le ho chiesto: "Mamma ti va se questa notte rimango a dormire? Così tu domani mattina puoi stare a casa a fare un po' di faccende e io mi occupo qui, tanto mi sono presa 2 settimane di ferie dal lavoro in negozio..."
"Non è una brutta idea, potrei stare un po' di più con Alice e avere più tempo per me: ci sto."
Ho fatto una corsa ai 100 chilometri orari per arrivare a casa e prendere un cambio, il pigiama e tutto quello che serve per dormire in albergo.

Una volta tornata ho visto che Lorenzo si era seduto nella hall con il cellulare in mano. Appena mi ha vista mi ha salutata e gli ho subito detto che sarei rimasta a dormire lì. Volevo sfruttare quei 10 giorni al massimo.

"Senti, hai progetti per stasera?" Gli ho chiesto d'istinto. Era come se la mia bocca avesse appena parlato da sola.
"No, perché?"
"Ti va se ci facciamo un giretto? Ci sono le bancarelle in giro e c'è aria di festa in questo periodo..."
Mi ha sorriso e prontamente ha risposto: "Ok, perchè no..." siamo usciti e abbiamo passeggiato tra le bancarelle da buoni 'amici'. Per fortuna avevo portato i soldi, perchè ci è venuta voglia di mangiare le mandorle caramellate. Io le adoro troppo, per me sono squisite.

Dopodiché ci siamo diretti verso il bar in fondo alla strada e mentre bevevamo un drink analcolico ci siamo messi a parlare dei nostri genitori.
"Senti posso chiederti una cosa?" Ho chiesto io.
"Si, dimmi pure"
"Potresti davanti a mia madre far finta che noi non siamo mai usciti insieme? È un po' iperprotettiva e penso che non mi lascerebbe stare un secondo..."
"Certo."

Abbiamo finito i nostri drink, pagato e siamo tornati in hotel. Lui è entrato dalla hall mentre io dal ristorante per non destare sospetti. Quando mia madre come previsto mi ha chiesto: "Dove sei stata?" io ho prontamente risposto: "A fare un giro" e sono andata di sopra.

La camera 119 era libera, quindi ho deciso di occuparla io. Sono salita e una volta arrivata davanti alla porta mi sono ricordata di aver lasciato giù la chiave...
"I'M A GENIUS!" avrei voluto urlare, ma sono tornata di sotto, ho preso la chiave e con calma mi sono rifatta due piani di scale visto che l'ascensore si era bloccato. Quella sera ho scoperto di avere moltissime cose in comune con Lorenzo. E non finiva lì...

[IN REVISIONE] Una Vita In 10 Giorni ||FF Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora