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Ho parcheggiato la macchina dietro l'hotel, sono entrata e sono salita a chiamare Lorenzo per dirgli che ero pronta. Ho bussato alla sua porta e mi sono allontanata di un passo da essa, sistemandomi un po' i capelli e il vestito. Mi ha aperto dopo qualche secondo.

LORENZO'S POV
Ho alzato lo sguardo e l'ho vista. Dio. Era il paradiso. Credo di essere rimasto a bocca aperta. Mi mancava il fiato. Mi ha sorriso e ha fatto una giravolta per farmi vedere meglio il suo vestito. Cazzo se era bella. Ho deglutito e trovando un po' coraggio le ho detto: "Sei bellissima".
È leggermente arrossita.
"Mangiamo qui?" Le ho chiesto.
"A dire la verità volevo andare in un ristorante qui vicino se ti va..." ho annuito e mormorato un 'mhmh', per poi farla entrare un attimo in camera. Non avevo nemmeno pubblicato un video quel giorno, ma d'altro canto non ero riuscito. Si è guardata un attimo intorno per poi riposare il suo sguardo su di me accennando un sorriso. Mi sono infilato le scarpe e siamo usciti.
"Meglio passare dal retro per evitare che ci veda mia madre" ha detto. Era incredibile, riusciva a pensare sempre a tutto e progettare ogni singolo dettaglio alla perfezione. Più passava il tempo e più mi stupiva.
Siamo usciti dall'hotel e ci siamo incamminati per la strada quasi deserta e illuminata solo da qualche lampione. Io le stavo di fianco e lei mi guidava lanciandomi qualche occhiata di tanto in tanto. Io la guardavo a mia volta e accennavo un sorriso senza dire nulla. Dopo circa 5 minuti di camminata passati ad osservare le vetrine dei negozi, siamo arrivati davanti a un ristorantino invitante con una grande insegna colorata, BARBABLU. Mi ha guardato per poi affermare: "È questo qui."
"Allora entriamo, ho una certa fame..." le ho risposto. Si è lasciata sfuggire una risatina e abbiamo varcato la porta trasparente di vetro. Un'ondata di fresco ci ha subito accolti insieme ad una cameriera sui 40 anni che l'ha subito riconosciuta.
"Ciao Michela." Le ha detto per salutarla.
"Ciao Asia, quanto tempo è passato! E come sei cresciuta! Volete un tavolo per due?" Ha chiesto guardandomi con un sorriso. Non ho fatto in tempo a rispondere che lei mi aveva preceduta:
"Si grazie. A proposito come sta Nicole?"
"Bene, ha finito gli studi l'anno scorso ed ora fa la cuoca a Berlino, se vuoi te la saluto quando la vedo."
"Volentieri." ha risposto Asia sempre sorridendo. Senza dire più niente ci siamo accomodati al tavolo che Michela ci aveva indicato.
"Certo che conosci proprio tutti!" Le ho detto a bassa voce ridacchiando.
"Abito qui da quasi 20 anni e il mio paese conta a malapena 5000 abitanti se non di meno, mi sembra una cosa normale no?"
"In effetti hai ragione." Ho riflettuto.
"Comunque lei è la madre di una mia amica delle medie, poi alle superiori ci siamo un po' perse di vista. Lei ha fatto l'alberghiero ed ora, da quello che ha detto Michela, è diventata una cuoca. Mi manca un po' la mia Niky..." ha detto un po' dispiaciuta.
Abbiamo ordinato da mangiare una cotoletta alla milanese con patatine fritte per lei e un filetto di branzino per me. Abbiamo mangiato con calma, dato che era ancora prestissimo e la serata in spiaggia sarebbe iniziata alle nove e mezza. Abbiamo parlato di tante cose, in particolare dei nostri genitori. Mi ha spiegato che aveva detto a suo padre che sarebbe uscita con Jessica e ancora una volta sono rimasto stupito da questa sua organizzazione. Pensava sempre a tutto. Finita l'ottima cena, siamo rimasti 5 minuti seduti per digerire almeno un poco, poi ci siamo alzati e diretti verso la cassa per pagare.
Stava tirando fuori il portafogli dalla borsetta, ma l'ho fermata in tempo.
"No no, offro io." Le ho detto. Mi ha sorriso e ho porto i soldi alla cassiera.
"Che facciamo? Manca ancora un'ora..." ho chiesto.
"Ti porto io in un posto" mi ha detto. Ero un po' spaventato a pensare a quale idea avesse avuto. Abbiamo camminato fino all'hotel per poi entrare in auto. Per tutto il tragitto l'unico indizio che mi ha dato è stato: "È una cosa che a te piace". Siamo stati in macchina per qualche minuto, poi abbiamo parcheggiato davanti ad un grande centro commerciale: Le Valli. Siamo entrati e lei mi ha guidato verso destra. A un certo punto leggo "Game Stop". Mi aveva portato in un negozio di videogiochi. Mi ha guardato dicendo: "Allora? Vuoi entrare?" Io sarei stato capace di perdermi per ore lì dentro. Abbiamo varcato la soglia ed in quel momento mi è sembrato che un'ondata quasi magica, coinvolgente, mi attirasse verso gli scaffali del negozio. Anche lei sembrava tornata bambina. Avrebbe voluto comprate tutto se io non l'avessi fermata. Abbiamo girovagato per un po' lì dentro, osservando i nuovi arrivi e le nuove console, poi ci siamo accorti che erano già le nove e un quarto. Siamo risaliti in auto velocemente e ci siamo avviati verso la spiaggia.

Spazio autrice
Amatemi perché sono riuscita ad aggiornare❤ domani forse non aggiorno perché oggi devo studiare😣 non uccidetemi altrimenti non saprete mai come andrà a finire la storia. Mi scuso se non è successo nulla di particolare in questo capitolo, doveva esserci una scena un po' hot (non esagerate, pervertiti😏), ma ci tenevo che uscisse bene ed ero già a 840 parole, quindi lo vedrete nel prossimo capitolo😘
Asia❤

P.S.
nello scorso capitolo mi sono dimenticata di mettere il cuoricino nella firma, pardon

[IN REVISIONE] Una Vita In 10 Giorni ||FF Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora