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Arrivati a destinazione ho parcheggiato la macchina e abbiamo tirato fuori dal bagagliaio le borse con tutto il necessario. Da mangiare mia madre mi aveva preparato dell'insatata di riso, dei panini alla mortadella e altri al salame. Di certo non saremmo morti di fame. C'era un bel po' di gente e tutti sembravano divertirsi. Chi andava in barca, chi faceva un pic nic, chi giocava a tennis o a pallavolo e chi si rilassava al sole. Noi abbiamo deciso di mettere le nostre borse sotto un'ombrellone e siamo andati a spassarcela. In realtà non è una vera spiaggia, ci sono ombrelloni, lettini, campetti e tanto altro ma è una distesa d'erba a riva di un lago artificiale. È molto rilassante lì e con Lorenzo era ancora meglio. Siamo andati in barca a vela con un'istruttore e altri due ragazzi che avranno avuto sui 16 anni. Hanno subito riconosciuto Lorenzo e si sono scambiati due chiacchiere. Io mi sentivo un po' a disagio e quando ci hanno chiesto: "Ma siete fidanzati?" sono sbiancata. Avevo gli occhi spalancati. Ho guardato Lorenzo e sono scoppiata in una finta risata dicendo: "PFF...no ecco...siamo solo amici". Dopo quell'attimo di imbarazzo ci siamo 'ammorbiditi' un po' e abbiamo iniziato a parlare e scherzare fino a quando il giro non è finito. Ci siamo andati a sdraiare sui nostri lettini da quanto eravamo sfiniti. Può non sembrare ma andare in barca a vela è molto faticoso se il tuo istruttore ti dà il timone in mano. Abbiamo aspettato 5 minuti e abbiamo guardato l'orologio: le 12.17, giusto ora di pranzo.
Da una delle due borse che avevo portato ho tirato fuori i panini e l'insalata di riso e ci siamo messi a mangiare manco fossimo due morti di fame. Dopo mezz'oretta abbiamo finito e al nostro ombrellone si sono presentati altri 2 ragazzini, stavolta più piccoli, uno di 13 e uno di 10 anni. Il più grande (di nome Davide) ha chiesto a Lorenzo una foto e un autografo mentre il più piccolo era un timidone e si nascondeva dietro il fratello.
"Dai, non ti mangia mica." Ha sussurrato il più grande. Lorenzo con tono dolce ha chiesto: "Ciao, come ti chiami? Io sono Favij."
"Lo sa chi sei, ti guarda sempre su youtube" ha detto Davide.
"Simone..." si sente ad un tratto.
Il piccoletto si chiamava così. Si è fatto avanti, Lory lo ha preso in braccio e mi ha chiesto di fare una foto, poi l'ha pubblicata su instagram.
"Così tutti i tuoi amichetti ti invidieranno." Gli ha sussurrato Lorenzo. Simone gli ha sorriso e lo ha abbracciato. Poi si sono allontanati tutti contenti. Quel giorno ho capito che non è poi così facile stare in giro con lui, ma mi piace passare del tempo insieme, quindi perché no? Finalmente avevo conosciuto il vero Lorenzo e non più solo Favij. Poco dopo è andato in bagno e io sono rimasta lì ad aspettarlo. Da dietro ho sentito una voce: "Asia..."
Mi sono girata: "Ah sei tu... Jessica."
"Ti devo parlare. Al telefono non mi rispondevi e così ho deciso di parlarti faccia a faccia."
L'ho guardata un po' stranita: "Scusa ma come hai fatto a trovarmi?"
"Tua madre mi ha detto che eri venuta qui con Lorenzo, così ho aspettato che se ne andasse per parlare. Volevo dirti che mi dispiace, avevi ragione. In questi mesi non ero più io e per dimostrarti che sono pentita guarda cosa faccio."
Io non avevo la più pallida idea di cosa stesse per fare. Ha digitato un numero e ha chiamato:
"Ehi Jessica! Dimmi pure!" Sento dalla chiamata in vivavoce. Era Marta, una della sua nuova compagnia.
"Sei insieme agli altri?" Ha chiesto Jessica.
"Si perché?"
"Metti in vivavoce perfavore."
"Ok aspetta un attimo... fatto, allora che c'è?"
"Non voglio più uscire con voi, sono stanca dei soliti pettegolezzi sul primo che passa o stupidi scherzi e mi annoio a stare con un branco di sfigati senza cervello, vi lascio." E ha chiuso la chiamata senza lasciare loro il tempo di rispondere. Non sapevo che dire, avevo la bocca aperta.
"Visto? Io ci tengo a te, non voglio perdere la nostra amicizia e credo di aver esagerato ieri... mi perdoni?"
Io l'avrei perdonata anche subito ma dopo tutto quel tempo passato ad aspettarla volevo che stavolta fosse lei ad attendere me.
"Probabile, ci penso, poi stasera ti chiamo."
"Ok, be' io vado prima che torni il tuo Lorenzo."
"Uo uo, frena... pensavi che noi fossimo fidanzati?"
"Em, io ecco...si..."
"No no, siamo solo amici. Ora svelta che sta arrivando."
Mi ha fatto un cenno di saluto con la mano e si è incamminata verso l'uscita. Avevo deciso di non dire niente a Lorenzo per ora, volevo solo godermi la nostra gita...

[IN REVISIONE] Una Vita In 10 Giorni ||FF Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora