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Siamo andati come al solito di sotto a pranzare, ma il tempo non era dei migliori, il cielo era ricoperto da grossi nuvoloni grigi, così abbiamo deciso di andare solo in salagiochi. Siamo usciti e ci siamo diretti in quella subito vicino all'hotel con 5 euro in mano. Li abbiamo cambiati in 10 gettoni e abbiamo fatto delle partite qua e là di basket, hokey su tavolo e altre cose. Abbiamo in più fatto una corsa virtuale in moto e l'ho battuto, anche se di pochissimo. In un pomeriggio abbiamo fatto un bel po' di tikets e Lorenzo, prendendoli in mano, mi ha detto:
"Chiudi gli occhi".
Con i punti guadagnati è andato a prendere un premio e dopo una manciata di minuti mi ha sfiorato leggermente la guancia con qualcosa.
Era un portachiavi con un cuoricino rosso di peluche. Un momento...un CUORE?! Che significava? Forse gli piacevo? L'ho ringraziato con un bacio sulla guancia e siamo andati in gelateria. Io ho preso un cono da 2 euro al pistacchio e al cremino (in quella gelateria è il gusto migliore) e Lorenzo un cono al fiordilatte e ciocccolato. Abbiamo finito con calma i nostri coni, sedendoci su una panchina all'ombra di un grande albero. Ho appoggiato la schiena alle vecchie assi di legno della panchina, sospirando. Tra 5 giorni Lorenzo sarebbe dovuto andare via. Ha cominciato a piovigginare e siamo rientrati. Più tardi pioveva a dirotto e siamo rimasti lì seduti per il resto del pomeriggio, con una tazza di latte caldo in mano. Quando piove qui fa sempre freddo. Un brivido mi ha percorso la schiena, così Lorenzo si è tolto la sua felpa rossa per posarla sulle mie spalle. Gli ho sorriso leggermente e lui a sua volta. Siamo andati di sopra in camera mia per rilassarci un po' guardando la televisione. Mi sono sdraiata sul mio letto e lui su quello in cui aveva dormito Jessica la notte prima e abbiamo guardato su real-time, un programma tipo 'le case più pazzesce al mondo' o qualcosa del genere. Io adoro quel programma. Si erano ormai fatte le otto di sera e siamo andati giù a mangiare. Io ho finito prima e mi sono messa dietro il bancone ad aiutare mia madre, anche se con questo tempaccio non c'era molta gente. A un certo punto se n'è uscita con una domanda del tipo:
"Ma tu e quel Lorenzo siete proprio solo amici?" Dentro di me ero agitata. Sapevo che prima o poi mi avrebbe fatto quella domanda. Mi sono limitata a rispondere come avevo fatto fino ad allora: "Si, siamo solo amici." Sono tornata al tavolo con lui, in attesa che finisse gli spaghetti allo scoglio che aveva ordinato. Mentre lo guardavo mi era apparso involontariamente un sorrisetto da ebete sulla faccia e quando mi ha vista e mi ha chiesto:
"Che c'è?" mi sono ripresa e ho risposto in tutta tranquillità:
"No, nulla."
Finito di mangiare dovevo andare a casa a prendere degli altri vestiti, visto che non ne avevo più di puliti e Lorenzo ancora una volta si è offerto di accompagnarmi. Diceva che non voleva farmi andare da sola con quel tempo. Le strade si stavano già allagando, succede spesso qui dove abito.
Siamo arrivati avanti a casa mia e ho parcheggiato l'auto in garage. Ho girato la chiave e siamo entrati. In casa c'era un calduccio accogliente. Ci siamo asciugati un po' e abbiamo posato le nostre felpe sugli attaccapanni. Ho fatto accomodare Lorenzo sul divano mentre io andavo a prendere i miei vestiti. Ho salito con calma le scale e sono andata in camera mia, ornata di poster, giornalini e fan-art di Lorenzo. Mi sono seduta un momento sul letto a guardare quegli oggetti. Quello che era stato solo un sogno si era avverato nel migliore dei modi. Non avrei potuto chiedere di meglio... o forse si... nah, per adesso andava bene così.
Ho aperto l'armadio che ha leggermente scricchiolato e mi sono presa qualcosa come 10 cambi per 5 giorni. Sono una ragazza semplice, ma quando si tratta di fare le valigie mi porterei tutta la casa.
Sono tornata di sotto, ma ho notato che Lorenzo mi guardava in modo strano.
"Che c'è?" Gli ho chiesto
"Mmh... sei sicura di voler tornare in hotel? Sta piovendo fortissimo e fuori la strada sta per allagarsi..."
"Hai ragione, ma quindi... dormi qui?"
"Se non ti scoccia..."
Avevo un divano letto al piano di sopra, in quella che una volta era la mia stanza dei giochi. L'ho invitato a salire e mi ha aiutata a mettere lenzuola e coperte.
Dovevo però sapere cosa avrebbero fatto i miei genitori, se sarebbero tornati a casa o no.
Ho chiamato mia madre:

-Si, pronto?

-Mamma sono io, ascolta mi sa che non torniamo lì a dormire stasera, papà e Alice?

-Mi ha appena telefonato papà ed era per strada che tornava dal lavoro, per una notte si ferma in un hotel a Modena. Alice invece resta dalla nonna.

-Ok, allora non aspettarci, ci vediamo domani.

Ed ho concluso la chiamata.
Ormai si erano fatte le 22.00 passate, ma non eravamo stanchi.
"Cosa vuoi fare?"
"Non lo so, ti va di vedere un film?" Ha proposto.
"Perchè no..."
Siamo tornati di sotto e ho aperto il cassetto in cui teniamo tutti i DVD. Ne ho tirato fuori uno, 'Up'.
"Adoro quel film" mi ha detto sorridendo. Ho acceso il lettore DVD, infilato il film e fatto partire. Amo troppo Up, ma ogni volta mi fa piangere sulle stesse scene, per esempio quando muore Ellie. In una delle scene finali, mi sono appoggiata a lui con la testa e dolcemente mi ha accarezzato i capelli. Come ho già detto non permetto quasi a nessuno di toccarli, ma quando me li tocca lui mi fa quasi il solletico. Finito il film ho riacceso la luce e lui mi ha preso il viso tra le mani...

[IN REVISIONE] Una Vita In 10 Giorni ||FF Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora