Capitolo 26: Simon

6.8K 372 6
                                    

Mi feci una doccia calda a malincuore. Non volevo togliermi i ricordi della mani di Luna su di me , dei suoi baci e dei suoi graffi.
Uscii dalla doccia e mi misi un asciugamano. il telefono stava squillando.
Chi cazzo è a quest'ora ! Sono le 8.30 di mattina cazzo!
Era Benni. Stava piangendo
"S-Simon.."
"Benedetta . Cos'è successo ?"
"Luna è .. Luna..."
Mi alzai di scatto .
"Che cazzo è successo ?"
"È qui con me agonizzante in bagno. Ho già chiamato i professori e i bidelli . Non riesce neanche a guardarmi e a parlare . Ti prego vieni . Occorrerà portarla all'ospedale"
Smisi di ascoltarla dopo la parola 'agonizzante' speravo di aver scampato per sempre la paura di perderla . Era già successo a Seattle una volta .
"Simon cazzo!" Benni piangeva e piangeva
"Capisco che sei sconvolto ,lo sei quanto me .. ma muovi quel cazzo di culo e vieni a scuola ."
Benedetta aveva ragione . Non dovevo lasciarmi andare proprio adesso . Dovevo essere forte .
"Sto arrivando" e le chiusi il telefono in faccia .
Mi vestii il più veloce possibile e uscii di casa .
Arrivai a scuola . L'ambulanza era già arrivata e la mia agitazione cresceva e cresceva .
"BENEDETTA!" la chiamai
"SONO QUI ! SONO GIÀ SOPRA" guardai l'ambulanza e con un balzo ci saltai sopra .
La vidi . Cazzo com'era ridotta !
"Luna! Luna mi senti?!"
"Io-io" non riusciva neanche a parlare dal dolore. Una lacrima scese dal mio viso e lei se ne accorse e con il pollice l'asciugò subito sorridendo.
"Ti-ti amo" mi disse
"Anch'io. Chi ti ha ridotto così ?" Le chiesi col tono più calmo possibile.
"P-..P"
"P?" Chiesi
"Paul"
La lasciai li con Benedetta . Non mi ero neanche accorto delle urla di Luna "non fargli del male ti prego" aveva detto . Già tanto che non lo uccido sto stronzo!
Benni me l'aveva descritto e dalla foto me lo ricordavo bene. Era al bar che rideva sto bastardo.
Gli andai incontro .
"Paul Wesley ?" Chiesi a denti stretti
"Si sono io"
Lo presi per il colletto e lo trascinai fino al bagno dei maschi e una volta arrivati gli tirai un pugno sul naso .
"Molto piacere stronzo . Io sono Simon Cooper "

Il mio babysitterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora