Capitolo 11

79 7 0
                                    

Mi svegliai dal dolce suono del pianoforte di Ryan. Ero a casa sua, e mi piaceva venirci perchè sapevo che al mio risveglio avrei sentito questa melodia. Mi alzai,volevo vederlo.
<Ehi> Ryan alzò lo sguardo e mi sorrise. <Come stai?>
<Benissimo ora che ho sentito te e il tuo piano.>
<Io e il mio piano aprezziamo il complimento.> sorrise ancora. Mio Dio quanto era bello quando sorrideva.
<Che suonavi?> andai a sedermi accanto a lui,come l'ultima volta.
<Grenade di Bruno Mars.> f
<Sai non l'ho mai sentita al pianoforte,sei bravissimo.> lo baciai.
<Mille grazie. Allora che progetti hai per oggi?>
<Conoscerti.>
<Tu mi conosci anche fin troppo,ma per va bene. Vuoi stare a casa?>
<Sì. Stasera devo incontrare John e ho lo stomaco in subbuglio.> Dovevo incontrare quel uomo alle 7. Ma perchè tutto a me?
<Ah già. Va bene,allora staremo a casa. Vado a farmi una doccia e sono tutto tuo.> mi sorrise e se ne andò.
Bene. Dovevo trovare un modo per passare il tempo mentre Ryan si faceva la doccia. Trovato. "Visiterò" il suo appartamento.
Passai la cucina, la camera da letto...e poi trovai il tesoro. La sua camera.
Entrai e vidi subito i suoi strumenti. C'erano chitarre,sia classiche che elettriche,tamburelli,plettri,spartiti...sembrava che fosse esplosa una bomba in un orchestra.
<Ehi vedo che hai scoperto la mia tana.> mi presi uno spavento.
<Ryan..oddio non ti avevo visto.> "e non avevo neanche visto che fossi solo in asciugamano"
<Sì l'ho notato. > Arrossì.
<Ehm..allora, hai detto la tua tana?>
<Sì, passo quasi tutto il mio tempo qui o in salone al pianoforte.> Sì avvicinò a me.
<Sai suonare la chitarra elettrica?> indicai la chitarra.
<Sì,ma non bene come il pianoforte.>
<Che "rapporto" hai con il tuo pianoforte?> Okay. Che cavolo di domanda era?
<Il pianoforte...è come un mio rifugio,li esprimo i miei sentimenti. Abbiamo un bellissimo rapporto.> alla fine rise. <Allora,mi sono fatto conoscere?>
<Direi di si,ho scoperto che tu e il tuo piano forse parlate insieme...> ridemmo insieme.
<Bene...ora è arrivato il mio turno. Hai ancora la passione del disegno? >
<Sì, meno di prima però. Avrei voluto scegliere un'università riguardante il disegno,ma alla fine ho scelto questa. > sospirai. <Continuo a disegnare, ma non come quando eravamo alle superiori.> terminai.
<Sono felice che tu abbia scelto questa scuola,ma se ami disegnare dovevi andare magari all'Accademia delle Belle Arti!>
<Magari,mi sarebbe piaciuto! I miei genitori però dicono che nel disegno non si ha molta possibilità di lavoro...e se anche lo avessi trovato non sarebbe mai stato sicuro. > Mi ricordo il giorno in cui litigai con mia madre. Non avevo intenzione di lasciare la mia fonte di sfogo,il disegno,ma dovetti farlo.
<Ho dovuto subire lo stesso discorso. Ecco perchè sono qui e non ad un conservatorio.> Mi guardò con i suoi occhi grigio-blu. Quegli occhi ti incantavano. Conoscevo questo ragazzo da ormai 6 anni ma mi sembrava di averlo incontrato solamente la settimana scorsa. È stato il mio migliore amico,mi ha aiutato nei momenti peggiori,mi ha incoraggiato a reagire a quello che mi accadeva. Poi però fece quel grande passo, mi baciò. Fu il mio primo bacio e lo era stato con il mio migliore amico,il ragazzo a cui io tenevo più di tutti. Ma lo allontanai. Fu il più grosso sbaglio della mia vita,avevo bisogno di lui, soprattutto perchè ancora non sapevo cosa sarebbe successo dopo...
Ora siamo qui. A guardarci negli occhi,abbracciati, stretti l'uno all'altra.
<Ho così bisogno di te.> lo dissi senza neanche accorgermene.
<E io di te, ma ho sempre avuto bisogno di te Anna. Da quando sei entrata in classe,completamente smarrita e io ti ho indicato il posto accanto al mio,tu hai esitato ma ti sei seduta. Ti ricordi?>
<Certo che mi ricordo. Ricordo ogni particolare,fino a quando non te ne sei andato. Ma è stata colpa mia.> Ero stata così stupida.
<Dovevo aspettarmelo. Ero il tuo migliore amico..non altro.> Sembrava così mortificato.
<Io ti volevo bene e volevo solo un amico. Ma sappi che ora non è più così. Mi sono accorta di aver fatto l'errore più grande della mia vita,ti ho allontanato e mi spiace per questo.> un lungo bacio chiuse questa discussione.

Il musicista che mi salvòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora