<Nono...LASCIAMI!>
<Perchè dovrei? Sei tutta per me e sei così bella.>
<LASCIAMI MI FAI SCHIFO! VA VIA!>
<Ehi non fare così,io ti voglio solo scopare... > Fece un ghigno bruttissimo e cominciò a ridere con un satanico.
<NOO NON TOCCARMI!><Anna! Anna! Svegliati!>
<Ryan! Oh ci sei...> mi accarezzò la guancia.
<Sisi...sono qui e non ti lascerò, tranquilla era solo un incubo.> Sì. ..un incubo,un vecchio incubo...
<Sì...che ore sono?>
<le 7..devi alzarti?> Mi chiese Ryan
<Sì, ma solo se tu vieni con me.>
<Certo che si. Andiamo.>Uscimmo di casa guardandoci intorno come se fossimo dei ladri. Ma sapevo che non si sarebbe arreso. Era lì ad aspettarmi davanti alla porta della classe.
<Ehi tu brutto bastardo che ci fai qui!?!> Ryan gli diede un spintone
<Sto aspettando la mia ragazza. Anna entriamo?> John disse quella frase con una normalità assurda.
<Ma cosa ti sei fumato stamattina? Secondo dopo quello che gli hai fatto lei è ancora la tua ragazza? > Ryan era piuttosto arrabbiato.
<Io? Io non ho fatto nulla! Io amo Anna.> Fece un ghigno,e capì che mentiva.
< Ryan ascoltami. Lasciami andare,io e lui dobbiamo parlare e poi..non può togliermi un capello,è pieno di gente.> Lo dissi sussurando,non volevo che John sentisse.
<Sei sicura? Per qualsiasi cosa chiamami okay? Promettimelo.>
<Sì te l'ho prometto. Ora vai.> Mi bació e se ne andò. Mi prese l'ansia.<Allora,e così non appena hai avuto il via libera ti sei presa il musicista. E brava Anna. > John mi faceva ancora più schifo.
<Il via libera? Mi hai picchiato e quasi molestato! Ti rendi conto di quello che stai dicendo!?!>
<Certo Annuccia. Io lo so perfettamente.> Rise. Rise tanto. Poi mi prese per i capelli e mi scagliò al muro. Diamene a me. Perchè il corridoio è vuoto?
<Anna Bruce hai cercato di denunciarmi! Ma sai che sarà impossibile vero? La mia mammina ha il potere! E ti dirò di più,io ce l'ho su di te il potere!> Rise ancora. Una risata satanica.
<Cosa vuoi dire?> Stavo per piangere.
<Vai nella sala di psicologia. Mia madre ti spiegherà tutto. Va!> Urlò alla fine,ma decisi di andare.
Arrivai davanti alla porta dell'aula di psicologia. Avevo paura,sua madre era una donna terribile.
<Anna c'è l'hai fatta finalmente. Adesso sistemeremo questa storia.> lo disse con un tono autoritario.
<S - signora Smith...prima che lei dica altro,la prego mi lasci andare,io non dirò nulla su suo figlio..> lo dissi quando supplicando.
<Oh Anna Anna. Sei così ingenua. Sta tranquilla,stare con mio figlio non sarà male. Sarete bellissimi insieme alla foto di fine anno,già me lo immagino.> Questa donna era pazza come suo figlio.
<Signora Smith mi ascolti bene attentamente. IO NON VOGLIO STARE CON SUO FIGLIO! MI HA PICCHIATO E QUASI MOLESTATO, SE NE RENDE CONTO? >
<Certo che me ne rendo conto,ma adesso tu ascolti me. TU STARAI CON LUI CHE TI PIACCIA O NO. Io so il tuo segreto.>
Io so il tuo segreto. Nono non può essere.
<Cosa...? > sto balbettando.
<Hai capito perfettamente Anna. So il tuo segreto e se non starai con mio figlio lo rivelerò a tutti. È chiaro?>
<È CHIARO?>
<Sì. > lo dissi a bassissima voce. Volevo piangere.
<Bene ora vai,mio figlio ti aspetta stasera alle 7. Ciao.> Mi cacciò praticamente via.
E ora? Cosa farò?
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Il musicista che mi salvò
FanficLa vita di Anna sembrava essere cominciata nel modo giusto. Nuova scuola e un nuovo fidanzato. Si sa, la persona che "pensiamo" di amare dovrebbe essere la persona che ci dovrebbe proteggere...ma per Anna non sarà così. Anna dovrà affrontare un inc...