Sono le quattro di notte e ho sete. Io non capisco a volte il mio cervello,possibile che durante la notte e io debba avere sete? Mi alzo dal letto e accendo la luce. Ma non si accende.
Sarà scattata la corrente, meglio trovare l'interruttore e riattivarla, non vorrei che gli altri si facessero male per andare in bagno o altro.
<Ry?> Sveglio Ryan,che è accanto a me,per chiedergli dov'è l'interruttore.
<Mmh? Anna?>
<Dov'è l'interruttore?>
<Perchè ti serve?>
<Perchè è andata via la luce e vorrei riattivarla.>
<Sta...COSA? Cavolo!> Ryan si alza dal letto come un fulmine.
<Che succede?>
<Ginevra. Ha una terribile paura del buio,può fare di tutto se si trova al buio,persino buttarsi dalla finestra...>
<Come?Che esagerata.> L'ho detto ad alta voce. Bene.
<Anna,pre favore,è una cosa seria.>
<Sì scusa,andiamo da lei.> Poco dopo raggiungiamo la stanza di Ginevra.
<Ginevra? Posso entrare?> Ryan bussa.
<Ryan sei tu?>
<Sì, ci sono io ed Anna, va tutto bene?>
<No...la luce...il buio...ti prego vieni qui.> "Vieni qui"? Quindi vuole solo lui? La ragazza ha capito proprio male. Ryan ed io apriamo la porta,Ginevra è dietro il letto. Sembra una scena da film horror: immaginatevi una ragazza dai lunghi capelli,nascosta dietro il letto e la casa è completamente al buio. Inquietante.
<Ehi...sta tranquilla...vieni qui.>
<Ginevra,è solo andata via la luce...dammi la mano.> Cerco di avvicinarmi a lei.
<No!> Ginevra scappa dal letto e si mette accanto alla finestra. La situazione non è una delle migliori.
<Ti prego sta calma,sono io...Ryan,dammi la mano.> Lei lo guarda e poi accetta. Gli dà la sua mano e poi si butta letteralmente su Ryan. E piange. Piange semplicemente,come se fosse disperata. Ma perchè tutta questa paura?
<Ginevra,sta calma...> Cerco di avvicinarmi di nuovo.
<Anna...quando ha queste crisi bisogna solo lasciarla sfogare.>
<Capisco. Allora io vado a cercare l'interruttore.> Esco dalla stanza,ammetto di essere un pò gelosa. Ryan la conosce davvero troppo bene. Meglio riattivare la luce.
<Anna?> Mentre attraverso il corridoio mi sento chiamare.
<Eddie? Come mai sei sveglio?>
<Devo andare in bagno,ma la luce?>
<La luce è scattata,stavo andando ora all'interruttore.>
<Allora ti accompagno.>
<Grazie Ed.>
<Il biondo dorme?>
<No...è una storia un pò lunga. Ginevra aveva paura del buio, è andata da lei e ora la sta consolando.>
<Hai capito Mr.Tedder...>
<Già.> Arrivati all'interruttore,riattiviamo la luce.
<Eddie? Ryan ti ha parlato di questa ragazza?>
<Qualcosa. Mi ha detto che era molto innamorato di lei,ha sofferto molto quando lo ha lasciato,ma ancora di più quando è tornata.>
<In che senso?>
<Qando Ginevra lo ha lasciato,una settimana dopo lei è tornata da Ryan e voleva rimettersi con lui. Ryan però non ha accettato,anche se mi ha detto che è stato piuttosto difficile non farlo.Ma poi il cervello ha sovrastato sul cuore per fortuna.>
<Tu che avresti fatto al suo posto?>
<Non so cosa provasse Ryan per lei,se era amore davvero o una semplice grande cotta. Accidenti sto diventando sentimentalista. Ma perchè tutte queste domande?>
<Così, per curiosità.>
<Anna che problema c'è?> Penso mi abbia scoperto.
<Niente...>
<Non so cosa tu abbia,ma sei hai bisogno di parlare io ci sono.>
<Posso avere un abbraccio per ora?> È probabilmente l'unica cosa di cui ho bisogno adesso.
<Vieni qui.> Eddie e gli altri per me ormai sono dei fratelli,le poche persone di cui mi posso fidare e sui cui posso contare davvero.
<Ehm...scusate? Disturbo?> È arrivato Ryan. Non mi ero nemmeno resa conto di trovarmi davanti la mia stanza.
<Io ora vado in bagno che mi sono scordato di andarci...notte ragazzi!> Eddie va via. Dopo 30 secondi buoni di silenzio imbarazzante,parlo e chiedo <Ginevra?>
<Dorme.>
<Si è calmata alla fine?>
<Sì.>
<Meglio.>
<Già.> Ora parliamo a monosillabi,bene. Entro in camera e Ryan con me.
Non posso sopportare questa freddezza che c'è in questo momento tra me e lui,ma non ho voglia neanche di parlare ora. Forse è meglio che dorma,mi metto sotto le coperte e spengo la luce,anche se fino a poco fa non c'era.
<Anna...>
<No,buonanotte.>
<Per favore parla con me.>
<Ho sonno.> Mento. Con tutta questa storia il sonno è andato a farsi friggere.
<Io no quindi parlerò.> Sbuffo. Quanto può essere testardo?
<Va bene va bene. Parliamo.> Vedo Ryan che si alza per accendere la luce ma lo blocco subito,non voglio che si veda il mio viso,ho la lacrima facile. <Di cosa vuoi parlare?>
<Di questo. Che è successo? Perché sei così fredda?>
<Non è successo nulla. Sta tranquillo.>
<Non sto tranquillo. Sei uscita dalla stanza di Ginevra piuttosto arrabbiata e quando sono uscito eri abbracciata a Eddie. Qualcosa non va.>
<Non posso abbracciare Eddie? Adesso sei tu quello geloso?>
<Non sono geloso...dovrei?>
<Certo che no. Al contrario di te so cosa voglio.>
<Anche io so quello che voglio.>
<Non mi sembrava nella stanza di Ginevra.>
<Anna per favore, la stavo solamente consolando.>
<Consolando da cosa? Dal buio? Ti rendi conto di quanto faccia ridere questa cosa?>
<Cosa ci posso fare se ha paura del buio? Non potevo mica lasciarla lì sola.>
<Senti basta,sono stanca. Buonanotte.> Lui non risponde,ma lo sento inspirare e espirare forte,probabilmente perchè è arrabbiato.
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Il musicista che mi salvò
FanficLa vita di Anna sembrava essere cominciata nel modo giusto. Nuova scuola e un nuovo fidanzato. Si sa, la persona che "pensiamo" di amare dovrebbe essere la persona che ci dovrebbe proteggere...ma per Anna non sarà così. Anna dovrà affrontare un inc...