Capitolo 13

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Liam

Sono sotto il dormitorio di Destinie e sto aspettando che scenda. Le ho detto di posare l'auto e che sarei venuto a prenderla io.

Destinie Williams a un rave party, dopo questa posso dire di aver visto davvero tutto.

Chad e la sua boccaccia. Sono appoggiato alla moto e ho le braccia incrociate. Ha detto che doveva salire solo un attimo a darsi una sistemata ma ci sta mettendo più del dovuto. Forse ci ha ripensato e ha capito che non è un posto adatto a lei. O forse ha chiamato quel pallone gonfiato del suo fidanzato. Per tutto il giorno non l'ha cercata, l'ho vista più volte controllare il cellulare e rimetterlo nella borsa delusa. Ma che ci sta a fare con quello? Cioè avrà sicuramente soldi quanto lei, se non di più ma si vede subito che è un idiota. Lei è un po' stronza e snob e avrà anche la puzza sotto al naso. L'ho vista come si guardava intorno nell'appartamento. Ma cazzo è bella, intelligente e potrebbe avere chiunque. Forse ha incontrato qualche malintenzionato nei corridoio. Questo posto di domenica si svuota e non sembra esserci un'anima.

Se non scende fra due minuti vado.....

«Eccomi» alzo la testa la vedo in cima alle scale del dormitorio e la salivazione mi si interrompe. Wao! Sorride e scende le scale. Ha raccolto i lunghi capelli in una coda alta che dondola ai lati delle sue spalle mentre scende le scale, indossa un vestitino corto che lascia intravedere le lunghe gambe abbronzate. Indossa degli stivaletti bassi e una giacca di jeans. È molto diversa da come si veste di solito e...non lo so credo stia bene, davvero bene. Sono abituato a vederla con i cardigan rosa e le perle.

«Finalmente» le dico quando finalmente siamo vicini

«Allora dov'è la tua auto?»

Non si è accorta della moto, la guardo inarcando un sopracciglio.

Mi sposto dalla moto e gliela indico

«Cioè mi stai dicendo che andremo con questa?» e la indica abbassando il capo

«Certo»

Incrocia le braccia al petto e mi fissa con aria interrogativa.

«Non sono mai salita su una moto»

Metto il casco e salgo sulla moto. La accendo e il suo ruggito è per me come un orgasmo.

«Sarà la tua prima volta allora» arrossisce e abbassa lo sguardo

«Allora devo aspettare ancora?» le passo il casco

«Liam ti hanno mai detto che la tua dote migliore è la gentilezza?» dice sciogliendosi la coda e scuotendo il capo per sistemare i capelli.

«Credo di no» le dico e sorrido vedendola in difficoltà col casco.

«Ecco appunto» dice litigando col cinturino del casco

Le faccio segno con la mano di avvicinarsi. Fa qualche passo verso di me. Le sistemo il casco e glielo stringo per bene.

Mi fissa incantata, è la seconda volta oggi. Ma dov'è finita quella stronza patentata che ho conosciuto nelle scorse settimane?

«Ora sali» le dico.

Si sistema goffamente dietro di me. Le prendo le mani e me le porto alla vita. Il solo contatto con la sua pelle delicata me lo fa venire duro. Smettila Liam.

«Metti le mani qui e reggiti» le dico cercando di sembrare indifferente. Per fortuna non può vedermi in faccia.

Fa come le ho detto senza proferire parola

«Pronta?» mi volto leggermente indietro

«Prontissima» dice eccitata. Do gas e usciamo dal dormitorio.

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