Capitolo 24

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Liam

Sto sistemando tutta l'attrezzatura, il locale è quasi pieno ma della festeggiata ancora non c'è traccia. Sulla parete di fronte a me ci sono delle enormi Destinie che mi fissano. È inquietante. Sorrido guardandola. È stato montato un pannello gigante su cui scorrono sue foto. C'è lei da piccola con lunghe treccine bionde e una salopette di jeans, c'è una di lei che suona il piano, avrà avuto massimo dieci anni. Lei che fa danza, lei che cavalca. Ma quanti sport ha fatto? Poi ce ne sono alcune con la sua amica Stephie, qualcuna con la divisa da cheerleader e altre col suo ragazzo.

D'un tratto vedo arrivare i miei amici, ci sono tutti Chad, Roxie, Tony e persino Zack. Ho visto come la guardava l'altra volta a casa mia e non mi è piaciuto per niente. Aveva quello sguardo che ha solitamente quando avvista una preda. Non che mi importi ma in quel momento avevo voglia di spaccargli la faccia.

Saluto i miei amici e continuo a concentrarmi su quello che stavo facendo. Sento delle voci e mi sporgo per vedere di chi si tratta. Sono quegli sfigati della squadra di football, sono tutti uguali, si vestono persino allo stesso modo.

«Ti serve una mano amico?» Chad si avvicina a me

«Sì sistema questi» gli passo alcuni mixer. Mentre stiamo preparando tutto una ragazza bionda si avvicina a noi

«Ciao volevo chiedervi un favore, sto organizzando una sorpresa per Didi»

Io e Chad ci voltiamo a guardarla, penso di averla vista qualche volta in giro ma non so chi sia. È molto formosa ed indossa un vestito che lascia davvero poco spazio all'immaginazione.

«Al mio segnale dovreste proiettare il contenuto di questa penna usb» ci mostra la penna

«Di questo non ci occupiamo noi, dovresti chiedere al responsabile del locale» la liquido, ha una voce fastidiosa

«Se vuoi ti accompagno io, sai siamo molto conosciuti qui» si propone Chad.

Alzo gli occhi al cielo e torno a concentrarmi su quello che stavo facendo. La ragazza sorride e si avvia insieme a Chad che si gira facendomi l'occhiolino.

«Come va?» Roxie mi passa un bicchiere, lo prendo e bevo il contenuto

«Bene perché?» le chiedo restituendole il bicchiere vuoto

«Così per sapere, questa settimana ti sei visto pochissimo in giro e ogni volta che chiedevo a Chad mi diceva che eri con lei»

«Perché le sto dando ripetizioni di economia tutto qua»

Collego il computer e lo avvio

«Non ti ho mai visto impegnarti così tanto per delle ripetizioni»

«Roxie stai di nuovo insinuando qualcosa o sbaglio?»

La mia amica non mi risponde ma mi da una spallata e mi fa cenno con la testa di guardare giù. Mi giro e la vedo entrare. Dalle casse si diffonde Faded di Alan Walker. È di una bellezza abbagliante, indossa un abito rosso con lo scollo a cuore, ha i lunghi capelli a onda che le ricadono sulla schiena. Sorride, accanto a lei c'è Stephie e il suo cane da guardia, ops il suo ragazzo. Alza lo sguardo e mi vede, sorride e io ricambio facendole un cenno con la testa. Tutti sono attorno a lei, la circondano decine di persone. La maggior parte sono suoi amici o perlomeno persone che frequentano corsi con lei. Ci sono tutti i figli di papà di Oxford e dintorni. Credo che solo nel parcheggio ci sia un patrimonio di un milione di sterline di auto. Le uniche note stonate in questo posto siamo io e miei amici.

Roxie accanto a me sospira pesantemente

«Che c'è?» le chiedo

«Niente» alza le spalle e se ne va. Torno a guardare Destinie che nel frattempo si è spostata dal gruppo che la circondava e sta salendo le scale. Lascio tutto e le vado incontro. Appena arriva in cima si ferma qualche secondo poi sorride e mi si lancia praticamente addosso. La stringo e non mi importa che ci stiano guardando tutti, compreso il suo ragazzo. Si stacca da me e non vorrei lasciarla andare. Mi sorride e poi fa una giravolta, facendo sollevare il vestito.

«Allora come sto?» dice saltellando come una bimba

«Non sei niente male Williams»

Mette le braccia in vita e fa il broncio

«Sei troppo orgoglioso per farmi un complimento anche il giorno del mio compleanno?»

«Non è ancora il tuo compleanno ragazzina, manca ancora qualche ora e allora potrai esprimere un desiderio» sorrido

«Mhm va bene»

«Didi vieni dai ti cercano tutti» il pallone gonfiato è accanto a lei e le cinge la vita con un braccio. Mi lancia un'occhiata truce. Se non fosse per Destinie credo che gli avrei già spaccato quella faccia da culo.

«Sì arrivo» dice lei sommessamente. Lui la fa voltare verso di lui e le da un bacio che sembra tratto da una scena di titanic. Lo stronzo lo fa per farmi capire, per marcare il territorio, se le avesse fatto pipì intorno sarebbe stato lo stesso. Decido che non voglio stare lì a guardare e soprattutto che sono lì per lavoro. Destinie non è mia amica, non lo sarà mai e non voglio neanche che lo sia. Sì ci siamo avvicinati parecchio da quando ci odiavamo ma quando lei passerà l'esame non ci vedremo più e fine della storia. Inizio a mettere un po' di musica e a dare un tono a questa serata.

La festa sta procedendo abbastanza bene, Destinie non è più venuta da me da inizio serata. È costantemente circondata dai suoi amici e da quella sanguisuga del suo ragazzo, non la lascia neanche un secondo. Non l'ho mai visto così premuroso, sono convinto che lo faccia solo perché ci sono io.

Io sono qui che faccio il mio lavoro e la guardo da lontano. Insomma è così che deve essere, esattamente come due rette parallele che non si incontrano mai o come due pianeti che sono costantemente uno accanto all'altro ma che non potranno mai sfiorarsi neppure. Eppure non mi cambierei mai con nessuno di loro, sono tanto ricchi quanto vuoti e stupidi. Si fingono amici ma a nessuno importa di nessuno, stringono legami e rapporti solo per interessi. Ma Destinie non è come loro, io lo so, l'ho vista. Cerca di essere come loro, si sforza di conformarsi a un mondo di cui fa parte di diritto, ma lei non è così, è uno spirito selvaggio imbrigliato che aspetta solo di poter spezzare le catene e mostrare la propria natura.

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