Capitolo 21

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Liam

«Possiamo ricapitolare per favore non ci sto capendo più niente» Roxie fa un altro tiro di sigaretta e mi guarda fisso negli occhi. Siamo alla caffetteria del college e ho deciso di parlare del mio litigio di ieri con Destinie. Non che stessi cercando qualcuno con cui confidarmi, ma lei è da ieri che mi tartassa per sapere cosa è successo. Quando sono tornato dopo il litigio tutti si sono accorti del mio cattivo umore e Roxie oggi con la scusa del caffè si sta facendo raccontare tutto.

«Te l'ho detto mi da i nervi per la maggior parte del tempo, è arrogante e non sta zitta un attimo e crede di poter decidere tutto lei» tamburello nervosamente con le dita sul tavolino

«E poi chi le ha detto che avrei suonato alla sua festa? Non me lo ha neanche chiesto»

«E tu perché non le hai risposto al messaggio di domenica sera?»

«Perché mi è passato di testa ok?»

«Capisco» Roxie annuisce

«Le hai detto che non suonerai alla sua festa e l'hai messa al suo posto. Ora perché sei così nervoso che potresti uccidere qualcuno» mi fissa

«Non lo so cazzo non lo so» mi passo una mano tra i capelli

«Liam ci conosciamo da tanti anni ormai»

Guardo Roxie che ha la sua aria da quando deve fare i discorsi seri

«Sei il ragazzo più carino e allo stesso tempo stronzo che conosco»

«Grazie Roxie sei un'amica»

«So l'effetto che fai alle ragazze e so quante sono venute a letto con te sperando di farti perdere la testa»

«Che vuoi dire?»

«Io non ci sono venuta a letto con te solo perché sono troppo sveglia per credere che sarebbe stato qualcosa in più»

Non capisco davvero dove voglia andare a parare

«Ti ho visto con decine di ragazze e non ti ho mai visto comportarti così, non ti ho mai visto guardare una ragazza come guardavi lei al rave! Vi ho visti»

«Che stai insinuando Roxie?»

«Nulla ti sto dicendo che lei ti piace e ti piace anche tanto»

«No ! Cazzo no! Non mi potrebbe mai piacere, certo è indubbiamente bella ma no Roxie ti stai sbagliando»

«Sì ti piace davvero Liam»

«Ok se continui me ne vado» mi alzo di scatto dalla sedia

«Va bene calmo, siediti» alza una mano in segno di resa e io mi rimetto a sedere

«Allora come vuoi non ti piace, però siamo d'accordo sul fatto che l'hai trattata di merda senza motivo o almeno hai un po' esagerato»

Annuisco e incrocio le mani sotto il mento

«Bene quindi dovresti andare da lei e dirglielo»

La guardo sgranando gli occhi

«Che ti dispiace averla trattata male e che suonerai alla sua festa»

Ah ecco avevo capito male.

«Sì forse hai ragione» prendo il cellulare per controllare l'ora

«Dovrebbe aver quasi finito la lezione di economia potrei andare a parlarle ora»

Mi alzo raccolgo le mie cose

«Ma se tu neanche la sopportavi?» le dico prima di andare via.

Alza le spalle «Io so ricredermi quando sbaglio, non è poi così male barbie» sorride

«Ciao Roxie» la saluto e mi avvio all'interno

«Di nulla Liam» la sento dire alle mie spalle

La lezione del professor Davis è terminata e tutti gli studenti stanno uscendo dall'aula. Mi affaccio all'interno e la vedo al primo banco mentre raccoglie le sue cose, indossa una camicetta azzurra e un paio di jeans blu scuro, ha i capelli legati in una treccia e sorride mentre parla con qualcuno di fianco a lei. Prende le sue cose e viene verso l'uscita, mi vede e smette di sorridere

«Ciao» la saluto

«Ciao» risponde seria

«Com'è andata la lezione?» cerco di sondare il terreno

«Che vuoi Liam ho un'altra lezione tra poco» guarda l'orologio d'oro che ha sul polso

«Mi dispiace per ieri ero nervoso per fatti miei e me la sono presa con te» abbasso lo sguardo per non incrociare il suo

Incrocia le braccia davanti al petto e inarca un sopracciglio

«Ti perdono» dice infine tornando a sorridere

«Cosa??? Non ti ho chiesto perdono ti ho solo detto che mi dispiace» la solita presuntuosa, non riesco a trattenere un sorriso

«Anzi ti perdono solo se suonerai alla mia festa»

Sospiro rumorosamente

«E va bene suonerò alla tua festa»

«Grazie» batte le mani come una bambina e prendendomi alla sprovvista mi abbraccia. Resto spiazzato per qualche secondo, poi le circondo il corpo esile con le braccia. Cavolo. Si sposta ed è arrossata

«Scusa» dice sommessamente

«Allora quando riprendiamo le lezioni?» chiedo per toglierla dall'imbarazzo

«Anche oggi pomeriggio se hai tempo» dice lei

«Va bene ci vediamo da me alle sette?»

«Ok ora scappo che ho lezione» mi da un bacio sfuggente sulla guancia e scappa via senza voltarsi. Mi massaggio la guancia dove mi ha dato il bacio e mi volto a guardarla. Sorrido e vado via, il mio umore è decisamente migliorato e credo proprio che mi fermerò in palestra per allenarmi un po'.

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