Capitolo 3

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Dalla settimana scorsa sono arrabbiata con Stephanie e lei cerca in tutti i modi di farsi perdonare. Quando siamo tornate a casa abbiamo deciso di non parlarne con nessuno e di dimenticare per sempre quell'assurda notte. Non ne ho parlato con Brad ma anche se avessi voluto farlo sarebbe stato impossibile, non ci siamo praticamente visti. È sempre più impegnato con gli allenamenti e ci vediamo di sfuggita solo ai corsi. Come al solito siamo in ritardo e come al solito è colpa di Stephanie che non voleva saperne di svegliarsi. A volte mi chiedo se non ci fossi io a prendermi cura di lei che fine assurda farebbe. Io mi prendo cura di Stephie, sopporto i continui impegni di Brad, cerco di non deludere la mia famiglia e di far procedere la mia vita secondo i piani. Piani che hanno scritto mio padre e mio nonno per me prima ancora che nascessi. Arriviamo col fiatone davanti alla porta di ingresso dell'aula di economia che ovviamente è chiusa perché il corso è già iniziato.

«Come volevasi dimostrare» mi giro verso Stephanie

«Io ci provo a svegliarmi prima ma è più forte di me! Dai bussa» dice lei come se fosse una cosa normale. Busso e prima di entrare tiro un sospiro. L'aula è gremita e il professore ci fissa. «Miss Williams, Miss Donovan di nuovo in ritardo» dice il prof fulminandoci con lo sguardo. Cerco qualcosa di intelligente e credibile da dire ma Stephie mi precede «Ci scusi professore, colpa mia» e fa uno stupido sorriso

«Accomodatevi e non disturbate oltre la lezione» ci risponde seccato. Ci infiliamo velocemente nella prima fila che ci hanno saggiamente lasciato libera. Mi sposto vicino a Brad che mi stringe la mano sotto al banco e mi sorride. Accanto a lui c'è Ashley, non sapevo frequentasse anche lei il corso di economia, sarà sicuramente un altro modo per stare vicino al mio ragazzo. Alla fine della lezione il professor Davis ci consegna i test d'ingresso che abbiamo fatto all'inizio del corso. Non sono sbalordita nel vedere il mio voto, che è tra i più bassi. Nonostante mi sforzi l'economia non mi piace per niente. Ho passato ore a studiare ma proprio non ci vado d'accordo. Sbuffo rigirandomi il foglio tra le mani. Alla fine della lezione raccolgo le mie cose e mi avvio mano nella mano con Brad all'uscita. Il professor Davis richiama la mia attenzione «Miss Williams può fermarsi per favore?»

«Certo» rispondo lasciando la mano a Brad

«Ci vediamo al bar» gli dico e mi avvicino alla cattedra

«Mi dica» chiedo

«Miss Williams la sua famiglia ha una lunga tradizione in questo college e io conosco molto bene suo nonno» dice lui sedendosi sulla poltrona. Lo guardo con aria interrogativa

«Ho visto che il suo test di ingresso non è andato benissimo e visto che ci tengo che lei superi l'esame le volevo dare qualche consiglio»

«Certo professore mi dica pure»

«Le consiglio di fare qualche lezione con il mio tutor in modo da mettersi al passo con il programma»

«Ok va bene»

«Le lascio la sua mail in modo da poterlo contattare e accordarsi con lui. Sono sicuro che le risulterà molto utile» dico sorridendo e passandomi un foglio. Lo ripiego e lo metto nella borsa, saluto il professore con la promessa di portare i suoi saluti a mio nonno ed esco dall'aula. Sono nervosa perché io sono sempre stata la prima della classe e anche qui al college sono riuscita a farmi notare dai professori. Ma con l'economia proprio non ci riesco. Raggiungo pensierosa il bar del campus, il sole splende e l'aria è pungente. Avvicinandomi vedo che tutti i miei amici sono seduti al nostro solito tavolo ma non riesco a vedere Brad. Lo cerco con lo sguardo nel grande giardino dell'università. Lo vedo seduto su una panchina poco distante dal bar e accanto a lui c'è Ashley che sorride come un'oca. Mi avvicino a passo spedito e vedo che anche lui sorride a quella strega. È comodamente seduto con le gambe incrociate e le braccia stese sullo schienale della panchina mentre lei gli sta davanti. Appena intercetta il mio sguardo si raddrizza.

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