Capitolo 33

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Destinie

Oggi è venerdì e domani ci sarà la serata di Liam. Ci siamo visti pochissimo in questa settimana perché lui è stato sempre rintanato in camera sua o nello studio di registrazione. Ci siamo sentiti qualche volta al telefono e mi ha mandato qualche messaggio nel cuore della notte per aggiornarmi sul pezzo e su come stava venendo. Ne ho approfittato per concentrarmi sullo studio, cercando di evitare Brad. Mi sono vista anche un paio di volte con Roxie e ho portato con me Stephie cercando di farle andare d'accordo.

I miei per fortuna sono partiti per New York perché la settimana prossima è il Ringraziamento e gli ho mentito dicendo che sarei andata dai Peterson. Quando torneranno dalle vacanze dovrò andare a casa e dirgli che ho rotto con Brad, la parte più dura sarà senz'altro mio nonno. Lui e il padre di Brad pianificano questa unione praticamente da quando siamo nati.

Sono seduta in camera mia e sto cercando di studiare. L'arrivo di un messaggio mi scuote dai miei pensieri. Sblocco il cellulare e leggo

"Vieni a casa mia"

È Liam, inarco un sopracciglio.

"Ciao anche a te ! E comunque sto cercando di studiare"

La risposta non tarda ad arrivare

"Non era una domanda!"

Sorrido, portandomi il cellulare vicino alla bocca. Do uno sguardo ai libri davanti a me, mi mordo il labbro, chiudo tutto e mi inizio a preparare. Pettino i capelli e con una ciocca davanti faccio una treccina che fermo con una forcina dietro la testa. Infilo una gonna, un maglioncino e un paio di stivaletti. Spruzzo un po' del mio profumo preferito ed esco dalla mia camera.

Salgo di corsa le scale a arrivo in cima col fiatone. Busso.

«Ce l'hai fatta?» chiede Liam aprendo la porta con le cuffie al collo

Lo guardo storto ed entro in casa. Lo seguo in camera e mi siedo sul letto.

«Allora qual è il problema?» chiedo togliendomi la borsa a tracolla e poggiandola sul letto

«Nessun problema» si toglie le cuffie

«Liam perché sono qui?»

«Sei qui per due motivi» sorride

«Per un regalo e una sorpresa» dice passandosi la lingua sulle labbra

«Un regalo? Il mio compleanno è passato ormai, e direi per fortuna»

«Appunto, il tuo compleanno è passato ed io non riuscivo a decidere cosa regalarti» apre un'anta dell'armadio e tira fuori un pacchetto

«Pensavo...... cosa si può regalare a una ragazzina che può avere tutto? Cosa regalarle che non abbia già e possa farle piacere ricevere» si avvicina e mi porge il pacchetto. Guardo prima il pacchetto e poi lui. Dopo un po' di esitazione lo prendo. 

È un pacchetto di medie dimensioni, avvolto in una carta da regalo blu.

«Non lo apri?»

Sorrido e inizio a scartare il regalo. Tolgo la carta e dentro al pacchetto ci sono un paio di cuffie come le sue, come quelle che negli ultimi tempi gli ho rubato spesso. Sono uguali alle sue ma sono di colore rosa.

«Liam grazie» mi alzo di scatto e gli getto le braccia al collo tenendo le cuffie tra le mani. Mi stacco da lui ed apro l'involucro, le prendo tra le mani e le osservo.

«Ho pensato che visto che ora sei la mia assistente avevi bisogno di un paio di cuffie tutte tue» sorride e lo fa con un sorriso che è collegato direttamente col mio cuore.

«A te l'onore» gliele porgo e mi metto davanti a lui. Le prende e si avvicina a me. Me le infila e regola la misura, mi sposta una ciocca di capelli e fa un passo indietro.

«Allora come mi stanno» mi metto le mani sui fianchi e inizio a fare pose stupide. Prende il suo i phone dalla scrivania e mi scatta una foto.

«Ok non è finita qua, ti avevo detto che c'era un regalo e una sorpresa» mi prende la mano e mi fa sedere alla scrivania.

Si mette alle mie spalle, si china su di me e collega le mie cuffie al suo pc.

«Questa è la traccia che suonerò domani»

«Ecco a te Do you belive in destiny?» schiaccia un tasto e si sposta.

Dopo qualche secondo la traccia parte, iniziando con un crescendo di suoni netti, non saprei spiegarlo bene. Metto le mani sulle cuffie e mi concentro sull'ascolto. La musica si fa sempre più veloce, d'un tratto c'è una pausa e inizia la mia voce. Alzo di scatto la testa verso di lui che è al mio fianco e sorride. È la mia voce ma è diversa, più profonda credo l'abbia modificata. Non riesco a smettere di sorridere. La mia voce si alterna e si mescola con la musica. Inizio a ballare sulla sedia. Non ne capisco granché, anzi forse non ne capisco niente ma credo che sia uno dei pezzi più belli che io abbia mai sentito. Ti fa salire l'adrenalina e non riesci a stare fermo. Il cuore batte allo stesso ritmo. La musica verso il finale si fa sempre più forte e veloce e termina con la mia risata. Lo guardo di nuovo. Non sapevo avesse registrato anche quella. Mi tolgo le cuffie e mi alzo «Liam ma è fantastico»

«Più che fantastico, ti fa venire voglia di ballare e non fermarti mai più» dico e lui mi guarda sorridente. Si siede al mio posto.

«Falla ripartire» gli dico

Scuote la testa e la rimette alzando il volume. La musica parte e si diffonde per tutta la camera. Inizio a ballare da sola, mentre lui aggiusta delle cose al pc. Questa musica è collegata al mio cuore come colui che l'ha composta. Chiudo gli occhi ed esattamente come dice la mia voce accendo il cuore e spengo il mondo.

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