Capitolo 18

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Liam
Ok ora busso. Mi passo una mano dietro la nuca e mi maledico mentalmente. Sono fuori alla porta della camera di Destinie da venti minuti e ancora trovo il coraggio per bussare. È tutta la settimana che non la vedo e non la sento, volevo solo assicurarmi che fosse tutto ok. Aveva detto che mi avrebbe mandato una mail per le lezioni ma nonostante abbia controllato la posta elettronica fin troppe volte non è arrivato niente da lei. Le ho portato delle nuove esercitazioni per il test e volevo lasciargliele ma non so se sia il caso o meno. Ok basta non sono uno stupido ragazzino. Mi faccio coraggio e busso alla porta. Non risponde nessuno. Riprovo. Ok non c'è, vado via. Quando sto per imboccare le scale la porta si apre ma voltandomi noto che non è Destinie.

«Ciao» dice l'amica di Destinie. Dovrebbe chiamarsi Stephanie se non erro

«Ehm ciao...stavo cercando Destinie»

«Entra» spalanca la porta e vedo che è in accappatoio

«Oh no non preoccuparti ripasso» dico arrossendo

«Dai entra altrimenti mi farai prendere una polmonite»

Un po' titubante entro nella camera, è spaziosa e ci sono due letti separati da una grande finestra. È molto più spaziosa di quelle che ho visto altre volte, devono aver senz'altro avuto una raccomandazione per avere la camera migliore.

«Aspetta qui vado a mettermi qualcosa addosso» e mi lascia da solo nella stanza.

Mi giro intorno e riconosco immediatamente il letto di Destinie, c'è una trapunta rosa con le sue iniziale incise sopra "D.W", cavolo se questo non è egocentrismo. Rido pensando alla sua faccia se glielo dicessi. Accanto al letto c'è un comodino di legno bianco, sopra c'è una copia di Anna Karenina di Tolstoj, ci avrei scommesso che è il suo libro preferito, e  una cornice d'argento. La prendo e la osservo, la foto ritrae lei e il suo ragazzo che si baciano a quella che credo sia una partita di football. Lui ha la divisa e anche lei indossa un completo da cheerleader, entrambi sono bordeaux e devono essere i colori della loro scuola. Ha i lunghi capelli raccolti in una coda tenuta da un fiocco bordeaux e la minigonna lascia scoperte le sue lunghe gambe. Rimango a fissarla e solo ora l'idea di essere qui mi appare in tutta la sua stupidità. Sto per posare la foto e andare via quando ricompare Stephanie da quello che presuppongo sia il bagno.

«Gliel'hanno scattata quando la nostra scuola ha vinto il campionato di football lo scorso anno» la guardo dubbioso, poi vedo che indica la cornice che ho ancora tra le mani. La poso dov'era.

«Sono una coppia fantastica, li invidiavano tutti a scuola, me compresa» si friziona i capelli con un asciugamani

«Non sapevo fosse una cheerleader»

«Oh lei era la capo cheerleader ed ovviamente la più corteggiata della scuola»

Rimango in silenzio per qualche secondo non sapendo bene cosa dire

«Tu devi essere Liam giusto?»

«Mhm sì»

«Piacere Stephie» mi stringe la mano e mi sorride

«Stavi cercando Didi giusto?»

«Sì ero passato a lasciarle degli esercizi per il corso di economia» tiro fuori gli esercizi dallo zaino e glieli passo

«Tornerà domani sera è fuori per il week end se vuoi posso darti il suo numero»

«Non importa, ero passato solo per lasciare questi ora devo andare» mi avvio verso la porta

«Ci si vede in giro Liam» mi dice con una voce sdolcinata

«Mhm sì ciao» mi affretto ed esco dalla camera.

Scendo di corsa le scale e quando sono giù ho il fiatone. È stata una cazzata venire qui, non so neanche come mi sia saltato in mente. Lei è fuori per il week end con il suo ragazzo e io sono qui a comportarmi da perfetto idiota. Devo togliermi quella ragazzina dalla testa ed anche in fretta. So esattamente cosa devo fare. Mando un messaggio ad una delle tante ragazze che ho in rubrica e le chiedo di vederci stasera. Forse non faccio sesso da troppo tempo e devo subito correre ai ripari.

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