Capitolo 14

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Destinie

L'aria è pungente e mi fa lacrimare gli occhi. Non ero mai salita su una moto e mi sento come una bimba che va alle giostre. Mi tengo stretta a Liam perché ho anche un po' di paura. Ho un sorriso talmente grande che sento i muscoli del viso intorpidirsi. Ho indossato dei vestiti di Stephie dopo aver inutilmente cercato di trovare qualcosa di adatto nel mio guardaroba. Ho cercato rave party su google e ho visto delle immagini. Ho cercato di mettere qualcosa di adatto. Liam procede a velocità sostenuta e mi lascio andare chiudendo gli occhi. Mi sento libera e quando la moto si incurva mi fa quello strano vuoto nella pancia come quando scendi dalle montagne russe.

«Mi piace, è una figata» cerco di alzare la voce per farmi sentire da lui

Si gira di poco giusto per guardarmi in faccia, lo vedo sorridere. Torna a concentrarsi sulla strada e io prendo coraggio e allargo le braccia. Il vento mi passa tra le dita e mi fa il solletico. Rido come una stupida ma non riesco a trattenermi. Mi sento così libera come se potessi spiccare il volo da un momento all'altro. Rimetto le mani sulla sua vita e appoggio la testa sulla sua spalla. Inspiro il suo profumo che mi arriva al centro del corpo. Un brivido mi percorre la schiena e mi fa venire la pelle d'oca, l'adrenalina circola in tutto il mio corpo. Cavolo non immaginavo che un giro in moto potesse fare questo effetto. Si gira leggermente verso di me, i nostri volti sono pericolosamente vicini, mi regala un sorriso e poi accelera ancora di più.

Il tragitto in moto è durato circa venti minuti ma a me è sembrato molto meno.

Scendo dalla moto ancora eccitata, mi guardo intorno e vedo che siamo in una zona molto isolata. Davanti a noi c'è un edificio enorme, penso si tratti di una vecchia fabbrica abbandonata e c'è un delirio assurdo. La musica elettronica arriva attutita nel parcheggio improvvisato.

Mi sfilo il casco e cerco di sistemare i capelli, li guardo nello specchietto di un auto e noto che sono decisamente più voluminosi dei soliti spaghetti e quindi decido di non fare la coda ma lasciarli sciolti.

«Voglio assolutamente imparare a guidare una moto e voglio comprarne una»

Liam mi sfila il casco dalle mani e ride scuotendo il capo

«Che c'è? Non credi possa imparare?» incrocio le braccia al petto

«Diciamo che non ti ci vedo proprio»

«Devi darmi delle lezioni»

«Ti stai approfittando di me Williams, lezioni di economia, lezioni di guida» dice divertito

Faccio finta di mettere il broncio e mi incammino, Liam mi raggiunge e mi prende per un polso. Mi volto verso di lui ed è serio

«Destinie ascoltami bene» si passa di nuovo la lingua sulle labbra e io mi perdo un secondo

«Sai cosa è un rave?»

«Certo che lo so» alzo gli occhi al cielo

«Un rave è una festa illegale, organizzata senza il minimo rispetto di norme di legge da gente strana e in cui gira ogni tipo di droga» sorrido

«Ascoltami bene, non accettare nulla da nessuno, sta accanto a me e cerca di non fare stupidaggini! Intesi?»

Guardo la sua mano che mi tiene ancora il polso

«Sì paparino va bene» e tiro via il polso.

Più ci avviciniamo all'entrata e più la musica diventa forte, quasi assordante. C'è una marea di persone ed effettivamente ci sono molti tipi strani, gente con creste dei colori più impensabili, piercing ovunque e ragazze con calze a rete e anfibi. Chi indossa ancora le calze a rete? Non siamo mica negli anni novanta? Mi guardo attorno e vedo parecchi sguardi fissi su di me. Ai loro occhi devo sembrare io la strana. Ci avviciniamo alla consolle e Liam mi mette una mano dietro la schiena per lasciarmi passare. Il suo tocco mi provoca un brivido lungo la schiena. Chad ci vede e ci viene subito incontro. Saluta Liam con una pacca e poi mi abbraccia

«Non ci credo che alla fine sei venuta» resto un po' spiazzata da questa manifestazione d'affetto ma decido di ricambiare.

Liam si sposta leggermente e saluta il dj che vedendolo si sposta le cuffie e gli dice qualcosa all'orecchio. Mentre lo osservo una voce non nuova richiama la mia attenzione

«Che ci fa barbie qui?» mi volto e vedo la rossa del Fireplace, quella con cui litigai per colpa di Stephie tanto per cambiare. È una bellezza molto particolare, è parecchio più alta di me, ha dei capelli rosso fuoco a caschetto e degli occhi blu intensi. Indossa uno short di pelle nera e un top di pizzo.

Le lancio un'occhiataccia ma prima che riesca a risponderle Liam torna al mio fianco e mi precede

«Calma Roxie è con me» le dice mettendo una mano avanti

«Voi vi conoscete?» chiede Chad guardando me e Roxie

«Purtroppo sì» rispondo

«Senti barbie...»

«Mi chiamo Destinie! Destinie Williams»

«Destinie Williams» imita la mia voce e rotea gli occhi

«Ok basta così! Roxie smettila» Liam interviene

«Ti stai comportando come una bambina»

La fisso.

«Hai ragione Liam, ma sai cos'è non siamo abituati a stare con l'alta società» mi lancia un'ultima occhiata e se ne va. Inarco un sopracciglio e mi giro verso Liam

«Sì è un po' stronza a volte ma non è cattiva» dice alzando le spalle

«Ok ragazzi non facciamoci rovinare la festa» Chad che nel frattempo si era allontanato torna da noi e ci porge due bicchieri. Lo prendo e lo annuso. Avveto immediatamente un nauseante odore di vodka. Ci provo a farmela piacere, ma la vodka e l'alcool in generale proprio non mi piace.

«Brindiamo?» Chad alza il bicchiere verso di noi

«Certo» dico avvicinando anche il mio

Liam con un po' di riluttanza avvicina anche il suo

«Così mi piacete ragazzi! A questa festa fighissima, al battesimo di Destinie ai rave e a tutti noi»

Brindiamo e ridiamo per l'entusiasmo di Chad.

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