Capitolo 35

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Destinie

Dire che la serata di Liam è un successo sarebbe riduttivo. La gente è completamente impazzita. Sono accanto a lui e mi godo lo spettacolo da questa prospettiva.

Lui è ancora concentrato e sembra non rendersi conto fino in fondo di quello che ha fatto.

Varie ragazze si aggirano intorno alla consolle, lo salutano, gli dicono cose all'orecchio e lui è gentile con tutte. Lo vedo come lo guardano, vedo l'effetto che ha sulle ragazze. Prendo un altro cocktail e mi siedo al divanetto dietro la consolle. Ho bevuto parecchio ma non sono del tutto ubriaca, solo che mi gira parecchio la testa. Stephie sembra essersi integrata benissimo, il che è davvero strano. Sorrido vedendola scatenarsi con Chad in pista. Muovo la testa a ritmo con la musica e sorseggio il mio cocktail. Un uomo sulla quarantina accompagnato da una ragazza si avvicinano a Liam. Lei è bellissima, è alta almeno venti centimetri più di me e ha la pelle olivastra, indossa una gonna di pelle nera e un top con una scollatura profonda che mette in evidenza il seno perfettamente rifatto. Lei si avvicina all'orecchio di Liam che sorride e le porge la mano, anche l'uomo si presenta. Parlano per qualche minuto poi Liam lascia la sua postazione all'altro dj e li segue.

«Quello è un discografico molto importante» Zack si siede accanto a me e mi indica l'uomo che si allontana con Liam. Lo guardo e annuisco.

«Ti stai annoiando?» mi chiede spostandosi più vicino a me.

«No diciamo che non sono abituata a bere e mi sta iniziando a girare un po' la testa» gli mostro il bicchiere ormai vuoto

«Ti va di ballare?» si alza e senza neanche aspettare la mia risposta mi prende per mano e mi mette in piedi. Con molta riluttanza lo seguo in pista e ci avviciniamo a Chad e Stephie.

«Heiiii» Stephie mi attira a lei e inizia a strusciarsi a me, è completamente ubriaca.

«Sono simpatici questi tuoi amici» mi urla all'orecchio.

Zack mi porge un altro bicchiere, lo prendo anche se so benissimo che non dovrei, lo butto giù in un unico sorso e inizio a ballare anch'io. Liam non mi ha praticamente calcolato tutta la serata, era così impegnato che si è dimenticato di me. Ha detto che ero la sua assistente e poi mi abbandona qui. Rido come una stupida e non riesco a farne a meno. Due mani si poggiano sui miei fianchi, giro leggermente la testa e vedo che è Zack. Chiudo gli occhi e mi lascio guidare. Quest'ultimo cocktail è stato più forte degli altri, sento i sensi rallentati.

«Cosa c'era in quel bicchiere?» chiedo a Zack girandomi verso di lui

«Acqua tonica» dice vicino al mio orecchio. Rido come una stupida. Zack mi tiene le mani sui fianchi mentre io butto la testa all'indietro e mi lascio dondolare.

La musica è diventata troppo forte e mi da fastidio, mi porto una mano alla tempia cercando di fermare quel martello pneumatico che mi vibra nel cervello.

«Sei bellissima Destinie» Zack mi tira su e tenendomi le mani sui fianchi si avvicina al mio orecchio. Annusa i miei capelli e si struscia contro di me. Zack non è proprio il mio tipo ma è molto bello. Mi giro verso la consolle e lui si posiziona nuovamente dietro di me. Liam è tornato alla sua postazione e cerca qualcosa con lo sguardo. Lo osservo, i suoi muscoli sono tesi e la mascella è contratta. Amo quando contrae la mascella. Un ciuffo di capelli gli fuoriesce dalle cuffie. Le ragazze intorno a lui sono sempre di più e sembrano fare a gara per farsi notare.

Dalla prima sera che l'ho incontrato al Fireplace ho capito che è un tipo a cui le ragazze non sanno resistere. Invece io sono stata baciata da lui e sono scappata. Brava Destinie. Rido, non so cosa mi passa per la testa sono troppo ubriaca per riuscire a ragionare. Lo guardo e finalmente mi vede. I nostri sguardi si incrociano. Aggrotta leggermente le sopracciglia e gli si forma quella vena al centro della fronte. Mi guarda senza staccare lo sguardo. Cosa c'è Liam Smith? Pensavi che solo tu potessi avere tutte le ragazze che vuoi? Il suo sguardo è severo, è quasi un rimprovero implicito. Inizio a muovermi lentamente strusciandomi a Zack. Alzo le braccia sopra la testa e mi muovo piano, sento le mani di Zack percorrere il mio corpo. Chiudo gli occhi e continuo a ballare. Non so perché sto facendo la stupida in questo modo con Zack. So già che domani me ne vergognerò profondamente. Ma forse volevo solo che lui si accorgesse di me, che si ricordasse che c'ero anch'io.

Quando riapro gli occhi noto che Liam non è più nella sua postazione e c'è l'altro ragazzo. Mi guarda intorno ma non faccio in tempo a rendermene conto che lui mi afferra per un polso e mi tira via da Zack. Non riesco a tenermi bene sui tacchi e rischio quasi di cadergli addosso.

«Ma che diavolo fai?» dico sistemandomi i capelli dietro l'orecchio

«No tu che diavolo fai?» mi ringhia contro

«Amico ci stavamo divertendo che vuoi?» interviene Zack

«Sta zitto Zack»

«Liam che vuoi, va dalle tue fan ti staranno cercando» entrambi mi guardano. Cerco di rimanere seria, ci provo davvero ma scoppio a ridere e mi copro la bocca con una mano.

«Quanto cazzo ha bevuto?» chiede a Zack. Cavolo se è incazzato.

«E io che ne so, stavamo solo ballando» si giustifica Zack

«Basta ce ne andiamo» mi afferra di nuovo per il polso.

«Dammi le chiavi della sua auto» apre una mano verso Zack.

«Amico tu hai una serata da chiudere e probabilmente anche un after, la riaccompagno io tranquillo» Zack gli mette una mano sulla spalla.

«Dammi quelle cazzo di chiavi Zack!»

Zack non replica e prende le chiavi della mia auto dalla tasca dei jeans passandogliele, mi fa un occhiolino e se ne va. Sorrido ancora, cavolo perché non riesco a smettere di ridere. Mi trascina via senza dire una parola. Andiamo in consolle, dice qualcosa al dj e poi a Chad dopodiché mi trascina praticamente via senza dire una parola.

«Liam piano non riesco a correre» sto cercando di tenere il suo passo ma tra l'alcool e i tacchi è dura

«Vedi che sei una ragazzina? Non ti posso perdere di vista un secondo Destinie, un fottuto secondo»

Continua a tirarmi per il polso.

«È colpa mia, non dovevo portarti»

Mi sfilo dalla sua presa, ora sta esagerando davvero.

«Tu non sei né il mio ragazzo né il mio tutore legale quindi Liam non trattarmi così» non riesco neanche a finire la frase che improvvisamente una fitta così violenta mi attraversa facendomi praticamente cedere le ginocchia. Liam mi afferra al volo «Che hai? Stai male? Devi vomitare?» la sua voce inizia ad essere confusa. Mi sento come se qualcuno mi stesse strangolando. Apro la bocca per far entrare aria, deglutisco.

«Destinie mi senti» mi sposta i capelli dal viso, sbatto le palpebre più volte perché la sua immagine è sfocata.

«Des stai bene?» vedo che muove le labbra ma non riesco più a sentire la sua voce. Mi da un colpetto sulla guancia ma non avverto il suo tocco. Cerco di tenere le palpebre aperte ma non ci riesco.

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