verità o menzogna?

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"Svegliati Bella!" Sento una voce che mi ripete questa frase all'orecchio e una persona che mi scuote il braccio con insistenza.

Dopo circa un minuto capisco che non riuscirei a riaddormentarmi e decido di aprire gli occhi. Ma una base di trucco colato e appicicaticcio me lo impedisce.

Li strofino e li apro. Dopo essermi abituata alla leggera luce che entra dalla finestra, mi guardo attorno. Sono in una camera da letto. In quella di Cameron.

Giro la testa verso sinistra ed eccolo lì, che mi fissa. Mi sorride e io gli sorrido di rimando.

Oh, no. No no no no. Mi sta guardando in stati penosi!

Mi copro immediatamente la faccia e mi alzo, facendo scontrare le nostre fronti.

"Scusa." E corro fuori diretta verso il bagno.

Una volta dentro, mi sciaquo la faccia cercando di ricordarmi qualcosa della scorsa notte. Cerco dello struccante o qualsiasi cosa che possa togliermi sto schifo dalla faccia. Appena lo trovo, faccio un urletto di gioia e mi tolgo tutto il nero che si è cosparso intorno ai miei occhi.

Trovo anche un po' dei trucchi di Sam, quindi ne approfitto e me lo applico. Sono sicura che non le dispiacerà.

Quando scendo in cucina, trovo Nash e Cam seduti a mangiare.

"Ciao." Saluto.

"Giorno." Dice Cam ridacchiando.

"Buongiorno! Hai dormito bene?" Chiede Nash.

"Si, grazie." Sorrido.

"Non ne dubito." Aggiunge ridacchiando.

Il mio sorriso viene rimpiazzato da un broncio con le sopracciglia aggrottate. "Cosa vorresti dire con questo?" Dico mentre gli rubo la forchetta dalle mani e cominciando a mangiare le sue frittelle.

"So che hai dormito bene."

"E come fai a saperlo?"

"Anche io avrei dormito bene se fossi stato una ragazza abbracciata con un ragazzo figo sul letto dello stesso ragazzo."

"E chi sono questi due ragazzi?"

"Tu e Cam."

Mi cade la forchetta facendo un rumore acuto e smetto di masticare. Cerco di ingoiare, ma le frittelle mi vanno di traverso così inzio a tossire. Cam si alza venendo verso di me e mi dà pacche sulla schiena.

"Grazie." Riesco a dire, una volta ripreso il fiato.

"Prego, piccola."

"Come mai mi chiami 'piccola'?"

"Non ti ricordi niente di ieri sera?"

"No, cos'è successo?"

Cam e Nash si scambiano un'occhiata.

"Davvero non ti ricordi nulla?" Chiede Nash.

Scuoto la testa.

"Non penso che dobbiamo dirglielo per forza." Sussurra Cam all'amico.

"Si, lo dovete fare." Insisto.

"Ieri sera hai bevuto qualcosa?" Chiede Nash.

"Non lo so, non credo."

"Beh, tu potresti aver fatto una cosa."

"Cosa e a chi?"

"Una cosetta a Cam." Dice facendo il generale.

"Che genere di cosetta?" Chiedo alzando la voce. Sono arrabbiata con loro che non vogliono dirmelo e con me stessa perché non so cosa ho fatto.

"Potresti aver fatto un pompino."

I need you. (Cameron Dallas)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora