Urla

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Arrivati in camera, Nash sta dormendo proprio al centro del letto. Il ragno è fuori dalla finestra e Nash ci ha rovinato un bel momento per niente.

Decidiamo anche noi di dormire, ma purtroppo non possiamo dormire vicini perché c'è un essere al centro del letto. Sembra una foca quando dorme.

Di notte, non riesco a prendere sonno. Non so perché. Forse perché Cameron ha confessato che gli piaccio. O forse perché questi due russano come degli orsi.
Prendo un cuscino e vado nella stanza di mia madre, almeno da lì non sento i rumori che fanno inconsapevolmente.


Mi sveglio a causa di un peso sulla mia gamba. Apro lentamente gli occhi e vedo Nash alla mia destra, con una sua gamba sulla mia. Agito la mia per farlo spostare, ma nel farlo urto un'altra gamba.

Oh dio, sono circondata da gambe.

Cameron tira un urlo di dolore che sveglia Nash, che a sua volta urla per lo spavento.

Alzo le sopracciglia e li guardo male. "Cosa ci fate qui?" Chiedo.

"Ci sentivamo soli." Dice Nash, abbracciandomi una gamba. Lo guardo ancora più male.

"Ci mancavi." Dice Cameron, abbracciandomi un braccio.

Perché mi abbracciano gli arti?

Tiro un urlo di disperazione e corro verso la camera di ieri sera. Anche loro corrono dietro di me, ma sono più lenti perché inciampano sui piedi dell'altro.

Arrivata in camera mia, chiudo la porta dietro di me e mi butto sul letto a pancia in giù.

Entrano anche gli altri due, che mi si buttano addosso prima che io possa ragionare su quello che sta succedendo.

Lancio un urlo di dolore. "Il mio braccio!" Gli altri due ridono.

"Vuoi andare dal medico?" Chiede Cameron, ironico.

"No, vediamo come va la giornata." Dico ironica, andando in bagno.

Passo davanti allo specchio e tiro un altro urlo. Nash e Cam entrano, chiedendomi cosa è successo.

"Mi sono guardata allo specchio." Dico ridendo, facendoli ridere.

Ho delle occhiaie mostruose, gli occhi rossi e anche un po' contornati di rosso. Mi lavo la faccia e decido di truccarmi per essere presentabile.
Applico un po' di correttore, fondotinta e mascara.

Quando arrivo in cucina, noto che Cameron sta cucinando delle uova e Nash sta leggendo una rivista.

"Ah, sai leggere?" Gli chiedo.

"Molto divertente, devo ammetterlo." Mi risponde Nash sarcastico. Gli stampo un bacio sulla guancia.

"Da quando cucini?" Chiedo a Cameron, cercando nel frigo del latte.

"Da un po'. Il latte è qui." Dice, passandomelo. Corrugo le sopracciglia. Dove sono finiti i Nash e Cam pigri e fannulloni che conoscevo?

Mi verso il latte in una tazza, assieme a dei cereali che ho trovato sul ripiano. Accendo la televisione e Nash, da subito, mi ruba il telecomando e gira sui cartoni, lanciando la rivista alle sue spalle.

"Adesso raccogli." Gli dico.

"Ma io..." Mormora Nash.

"Raccogli." Inclino la testa cercando di essere più autorevole.
Nash fa il broncio e raccoglie la rivista, mettendola sul tavolo.

"Nash! Devi obbedire alla mamma, eh." Dice Cameron, scherzoso.

I need you. (Cameron Dallas)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora