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Le sue labbra erano così carnose. Non riuscivo a staccarmi da lui, sentivo anche il suo profumo e mi sentivo così protetta. Ad un certo punto una voce ci interruppe quel meraviglioso bacio:
'Ehm scusate, la sala serve per una lezione' eravamo talmente imbarazzati che uscimmo a testa bassa evitando il suo sguardo.
All'uscita della sala incontrammo Francesca:
'Finalmente avete finito, stavo entrando per venirti a prendere, dobbiamo andare'
Se entrava qualche secondo prima avrebbe visto quel bacio e la situazione sarebbe stata ancora più imbarazzante. Non so quanto possa essere stato vero da parte sua il nostro bacio, ma mi sono sentita così bene. Mi ero innamorata di un ragazzo che conoscevo a malapena.
'Francesca sai che non posso, devo impegnarmi per questo stage e non posso fare tardi'
'Stai sempre a fare scuse, ma tanto sappi che non ti liberai facilmente di me'
'Francesca basta, io non posso più vivere con te che mi butti a destra e sinistra, ho 17 anni e voglio vivere la mia vita, noi abbiamo chiuso'

Mi prese per mano e mi portò via. Era strano aver vissuto la sua rottura in prima persona e soprattuto che mi prese per mano subito dopo aver chiuso con lei. Non sapevo che intenzioni avesse, ma alla fin fine ero lì per divertimi, quale miglior modo se non lasciarmi andare?
Allontanati e arrivati fuori dall'edificio gli chiesi:
'Stefan va tutto bene?'
'Mai stato meglio, è tutto merito tuo'
'Merito mio?'
'Si, se non ti avessi conosciuto non sarei mai riuscito a lasciarla'
'Beh non c'è di che?' ridendo
'Sai in questo momento l'unica cosa che voglio fare è offrirti un pasto serio, come ti avevo promesso stamattina, ma che poi non siamo riusciti a fare'
'Prima devo passare dall'hotel, finalmente andrò a posare la mia valigia, vado a prenderla dentro e torno'
Arrivata negli spogliatoi vidi Francesca piangere, cercai di fare in fretta e andarmene prima che lei si accorgesse di me, ma non ci riuscii.
'Senti tu, non so che cosa hai fatto entrare in testa a Stefan ma devi soltanto vergognarti'
'In realtá io non ho proprio fatto nulla, se lui ti ha lasciata significa che c'erano dei precedenti molto seri'
Presi la valigia e andai chiudendo la porta fortemente, come una sottospecie di rabbia o qualcosa del genere.
Raccontai tutto a Stefan e lui mi abbracciò senza un particolare motivo. Non capivo ancora bene il nostro rapporto, ma quello che c'era, era qualcosa di molto particolare.
'Come si chiama il tuo hotel?' mi chiese Stefan.
'È quello alla fine della strada, in questo momento il nome mi sfugge'
'Ah ma è il mio stesso hotel, dai andiamo'
Arrivati alla reception comunicai il mio nome e mi diedero la chiave della mia camera:
'La sua camera è al secondo piano la numero 103' mi disse il signore alla reception.

'Bene Stefan ci vediamo dopo quindi? Visto che questo posto sembra parecchio grande è carino, potremmo rimanere qui'
'Stavo per proporti la stessa cosa, potremmo cenare qui, alle 20:30 ti aspetto al ristorante che si trova al piano di sotto e poi andiamo alla discoteca vicino la piscina se vuoi'
'Certo, non tarderò a dopo'

Salita in camera la prima cosa che feci fu chiamare i miei genitori, raccontai ogni particolare sulla lezione eccetto l'incontro con Stefan, non mi sembrava il caso di raccontare un cosa del genere ai miei genitori. Mancavano due ore e sarei dovuta essere giù a cena, e ancora dovevo prepararmi.
Andai a farmi la doccia, sistemai i capelli facendomi la piastra e arrivò il momento più difficile: 'Cosa mi dovevo mettere?'
Misi sottosopra tutta la valigia fino a quando trovai un vestito nero e bianco, con la scollatura in pizzo.
C'era caldo quindi non misi neanche le calze e di sotto un tacco aperto. Volevo essere elegante, volevo davvero fare colpo su di lui.
Mi truccai come sempre leggermente, non esagero mai con il trucco. Ero in perfetta puntualità, uscì dalla camera e andai verso il ristorante, da lontano vedevo già Stefan seduto in un tavolo.
Raggiunsi Stefan e arrivata al tavolo si alzò e mi spostò la sedia per farmi sedere. Mi sentivo in una scena di un film o qualcosa del genere. Esistono davvero dei ragazzi del genere? Non mi sembrava vero.
'Quanto sei bella'
'Ehm grazie'
'Sei sempre elegante però anche con un semplice body addosso' sorrisi e abbassai lo sguardo, quando le persone mi fanno dei complimenti vado in totale imbarazzo. Sono talmente timida che non riesco neanche a parlare certe volte.
'D'accordo non ti dico più complimenti, sennò finisci che ti nascondi sotto il tavolo'
Con le sue mani, mi accarezzò la guancia e mi alzò la testa, affinché lo guardassi negli occhi.
Arrivò il cameriere e ordinammo. Essendo a Roma non potevamo non provare un bel piatto di pasta alla carbonara. E quando arrivò quel piattone eravamo così sazi che non riuscivamo più a mangiare nient'altro. Pagò lui, di nuovo. Mi sentivo terribilmente a disagio.
'Andiamo alla festa in piscina o vuoi andare a riposarti?'
'No per me va bene andare lì, dimmi tu'
'Okay allora andiamo, voglio vedere la Sophie ballerina notturna'
'Sai non è tanto diversa dalla Sophie diurna'
'Andiamo allora'
Arriviamo in piscina, non ero mai stata ad una festa del genere. Sembrava una di quelle feste organizzate nelle case enormi delle persone della mia città alle quali non andavo mai perché non conoscevo nessuno.
Strano a dirsi, ma mi sentivo molto più grande anche solo di qualche anno dopo essere arrivata in quella festa.
'Vuoi da bere?'
'No grazie non bevo'
'Una Sophie astemia?'
'No, semplicemente non amo molto bere tutto qui'
'Fai bene, io mi limito ad un drink al massimo quando capita'
'Ci buttiamo in pista?'
'Con molto piacere'
Si sa che in discoteca si balla sempre tutti appiccicati al proprio compagno o con il ragazzo che ti sta accanto, ed era abbastanza imbarazzante ballare con Stefan in quel modo. Mi prese per mano e mi sussurrò all'orecchio di allontanarci un po' dalla pista.
Arrivammo a bordo piscina e mi disse di togliermi le scarpe. Ci tuffammo in acqua, e una volta che ero diventata tutta bagnata e i capelli chiedevano pietà, lui si avvicinò a me e mi disse:
'So quanto possa essere assurdo, ma mi hai fatto perdere la testa in un solo giorno. Mi sembra di conoscerti da una vita'
Spontaneamente lo baciai. E alla fine dissi: 'Credimi, sei stato la prova dell'amore a prima vista'
'Sei bellissima anche sei tutta bagnata, si vede che non ti trucchi molto. Le altre sarebbero diventate mostri con il trucco tutto colato.'
'Adesso è meglio che torniamo nelle nostre camere, il tempo che mi asciugo si fa tardissimo e domani alle 8:00 dobbiamo essere in sala'
Tutti colati, salimmo le scale per le nostre camere. Mi accompagnò in camera e si fermò alla porta.
'Grazie della serata, mi sono divertita tantissimo'
'Non immagini me'
'Adesso il problema sarà riuscire a togliermi questo vestito attillato tutto bagnato'
'Vuoi una mano?'
'Ehm.. Non so'
'Tranquilla, sono un ballerino ho già aiutato ragazze con cose del genere'
'Okay.. Entra'
Chiusa la porta mi voltai verso di lui. Avevo il terrore di stare per fare la mossa sbagliata, mi stavo facendo togliere il vestito da un ragazzo. Ma cosa mi stava passando per la testa? Non mi ascoltai e mi feci prendere dall'istinto.
'Questo vestito è proprio zuppo' prese il vestito da sotto e iniziò ad alzarlo, fino a quando non lo tolse tutto. Ero rimasta in mutande e reggiseno, e presi un'asciugamano e me la misi addosso.
'Grazie Stefan'
Mi baciò sul collo e le sue mani accarezzavano il mio viso.
'Buonanotte Sophie'
'Buonanotte Stefan'
Andò via e la mia giornata fu talmente assurda e impegnata che arrivata a letto mi addormentai in un istante.

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Salve ragazzi come state? Oggi capitolo più lungo del solito. So che vi avevo detto che non sapevo se riuscivo o meno a pubblicare, ma alla fine ho trovato un po' di tempo tra un pasto e l'altro.  Spero vi piaccia. Come avete o state passando la vostra Pasqua? Io sono stata dai miei zii e sono appena tornata.

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