IX

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L'aeroporto diventò una valle di lacrime. Ogni persona che aveva partecipato allo stage si era affezionato a qualcun altro.
Il momento dei saluti è sempre il più brutto.
Io e Stefan ci guardammo e con un semplice sguardo ci salutammo.
Poi mi buttai tra la sue braccia sentendomi sussurrare all'orecchio: 'Ci vediamo presto piccola'

Presi la valigia e mi diressi verso il gruppo della mia scuola di danza, che nonostante i vari litigi, sarei comunque dovuta tornare con loro.
Imbarcati e saliti sull'aereo, sembrava una di quelle scene dei film: Guardavo il cielo dal finestrino dell'aereo, con canzoni depresse e il suo sorriso nei miei pensieri.
Credo di non essere mai stata così felice, da quando l'ho conosciuto mi sentivo così sicura.

Ero tornata a casa. E la vita ricominciava, aspettando finalmente il giorno del mio compleanno in cui sarei dovuta partire per il Royal Ballet.

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Tre mesi dopo.

'Mamma dai andiamo che tra poco parte il volo'
'Sophie calmati manca ancora tanto tempo'
'Lo so aiuto non posso ancora crederci'
'Sarà un esperienza che ti meriti davvero tutta. Ogni anno ai saggi quando ti vedevo in quel palco crescevi sempre con questa disciplina. Sei la mia piccola ballerina'
Abbracciai mia madre, è sempre stata la prima a credere in me in questo mio duro lavoro con la danza. Ogni volta che ballavo, i suoi occhi si illuminavano, era così bello dare queste soddisfazioni a mia madre. Il Royal Ballet era si il mio sogno, ma il solo pensiero di dover salutare tutta la mia famiglia per chissà quanto tempo, mi faceva star male.
All'aeroporto non riuscivo davvero a salutare nessuno. Vedere mia madre, mio padre e mio fratello, e rendersi conto che non li avrei visti per un po' di tempo mi piangeva il cuore.
Salì al piano delle partenze sola, perché solo chi parte, nell'aereoporto della mia città, può salire.
Mi arrivò un messaggio:
'È fatta, qualche ora e ci vediamo'
Era Stefan. Quanto mi mancava. Finalmente l'avrei rivisto.
'Ci vediamo all'aeroporto Luton di Londra, mi sembra ancora strano dirlo, sto andando a Londra A LONDRA'
'Te la farò girare tutta, ogni singola via, ma mi basta per adesso che tu venga qui da me'
'Ci vediamo dopo, adesso devo imbarcarmi'

Salita sull'aereo dopo tre lunghe ore, arrivai a Londra. Presi la valigia che avevo imbarcato e uscii.
Uscita dalle porte che portano fuori  dall'imbarco, ecco che vidi Stefan.
Buttai le valigie per terra e saltai addosso a lui. Iniziai a piangere, e non riuscivo a smettere.
Poi ci baciammo e fu il bacio più profondo che ci eravamo dati fino ad ora.
Mi prese per mano, recuperammo le valige che avevo praticamente distrutto, e andammo al parcheggio che ci aspettavano dei suoi amici che ci avrebbero portato alla School Royal Ballet.

Iniziarono a presentarsi, ovviamente in inglese:
'Ciao piacere noi siamo Caleb e Tyler, tu devi essere Sophie'
'Oh si piacere'
'Stefan c'ha parlato così tanto di te, che ormai ti conosco meglio di te stessa' disse Caleb.
'Davvero?' risposi ridendo.
'Ma si, ma meglio che andiamo altrimenti arrivate in ritardo'
Entrammo in auto e dopo qualche ora arrivammo in un enorme edificio.
Rimasi esterrefatta, io e Stefan ci guardammo entrambi entusiasti e non vedevamo l'ora di entrare.
Era giunto il momento di realizzare il nostro sogno.

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Salve ragazzi, sono tornata dopo tanto tempo e mi dispiace davvero tanto.
Sono consapevole che il capitolo non sia dei migliori, ma ultimamente sono impegnata in tantissime attività a scuola ed a danza e ho pochissimo tempo.
Mi dispiace tanto, spero di riaggiornare presto.

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