XI

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Erano circa le 19:30 e Giulia iniziò a ricevere parecchie visite nella nostra stanza.
Iniziò a presentarmi a varie persone:
'Ragazzi lei è Sophie, la mia nuova compagna di stanza, loro sono Eleonora, Federico gli unici italiani all'interno dell'accademia, oltre noi'
'Piacere, in realtà oggi è arrivo anche il mio ragazzo, si chiama Stefan'
'Oh Stefan si, è il mio nuovo compagno di stanza.'
Mi limitai a sorridere, anche se la situazione in cui mi trovavo mi metteva parecchio a disagio.
'Ma Stefan allora non viene?' chiese Giulia.
'In realtà ci siamo messaggiati qualche ora fa e mi aveva detto che sarebbe venuto' risposi.
'Si Stefan arriverà tranquille, stava solo sbrigando delle faccende' aggiunse Federico.
Sbrigando delle faccende? Stefan? Alle 19:30?
'Andiamo allora alla festa?' disse Eleonora.
Tutti raggiunsero la porta e mi toccó seguirli, anche se la storia di Stefan mi stava realmente preoccupando.
Presi il telefono e decisi di chiamarlo quando Federico si avvicinò a me prendendomi il telefono. Ci conosciamo a malapena, non pensa di essere troppo invadente?
'Ehi ridamello subito'
'Non posso'
'Non puoi? Se non fosse chiaro, non ci conosciamo neanche e non penso che presentandoti in questo modo tu mi possa stare subito simpatico'
'Federico dalle il telefono, che ti passa per la testa' disse Claudia.
Federico cerca di comunicare qualcosa a Claudia ed Eleonora, ma con scarsi risultati a tal punto da farmi ancora più arrabbiare.
Presi di forza il telefono, e andai via velocemente. Non potevo crederci che gli unici italiani in questo posto erano loro. Finalmente riuscì a chiamare Stefan, ma non ricevevo nessuna risposta.
Iniziai a preoccuparmi. Le faccende di cui si stava occupando, i comportamenti alquanto strani di Federico e neanche rispondeva alle mie chiamate.
Andai di fretta e furia verso il dormitorio maschile, e chiesi in giro dove si trovasse la camera.
Un ragazzo spagnolo si avvicinò a me chiedendomi se avessi bisogno di aiuto, e mi accompagnò alla camera di Federico e Stefan.
Bussai più volte, ma niente nessuna risposta. Avevo tremendamente paura. E se gli fosse successo qualcosa? In fondo Federico sembra un ragazzo strano, e chissà cosa gli abbia potuto fare. Decisi di andare nuovamente da Federico per capire cosa stesse succedendo.
Andai alla festa, sembrava una di quelle feste da college che fanno vedere nei film. Mi sembrava di vivere un sogno, ma in quel momento le mie preoccupazioni non mi stavano facendo godere il momento. Cercai ovunque Federico, Claudia e Eleonora, ma prima di loro vidi Stefan, che parlava insieme ad una ragazza.
Decisi di avvicinarmi.
Ma prima di arrivare sentì le parole di questa ragazza: 'Allora stasera ci si vede da me'.
Non ci potevo credere, scappai via. No, non piangevo, ma soltanto perchè il dolore era così forte da non poter far scendere le lacrime.
Nel tragitto incontrai Federico.
'Sophie tutto bene?'
'Tutto bene? Ma si dai il mio fidanzato tra poco andrà in camera di una sua nuova amichetta'
'Volevo evitare questo non facendoti chiamare'
'Che intendi?'
'Andiamo in un posto meno affollato'
'In realtà voglio solo andare in camera mia'
'Lasciati accompagnare, e nel frattempo ti dico tutto'

Iniziammo a camminare verso il dormitorio e io decisi di chiedere:
'Allora? Chi è? Una poco di buono dell'accademia?'
'Si chiama Helena ed era in camera mia perché avevo preso per sbaglio la sua borsa a lezione e quando è arrivato Stefan lei era lì, da quel momento hanno iniziato a parlare. Ci siamo a malapena presentati e lui è stato tutto il tempo con lei.'
Queste parole facevano così male, non potevo crederci che mi avesse mentito così tanto. 'Si tutto bene il mio compagno sembra un tipo per bene'... si come no.
Mi sentivo tremendamente usata, illusa.
Non avevo neanche sospirato alle sue parole, avevo solo la testa piena di pensieri e un dolore al petto fortissimo.
'Sophie ehi, so che è brutto, ma dovevo dirtelo'
'Tranquillo, grazie anzi di avermelo detto e soprattutto mi dispiace per averti trattato in quel modo'
'Ma di nulla, penso che prima siamo partiti con il piede sbagliato. Ricominciamo?'
'Certo'
'Allora beh io sono Federico, e non sono uno scippatore di cellulari'
Mi strappo un sorriso, nonostante quello che era successo.
'Io sono Sophie, e non sono sempre così depressa'
Sorrise anche lui, ed eravamo praticamente arrivati al dormitorio.
'Allora ci si vede domani a lezione, la tua prima lezione'
'Oh si non vedo l'ora a domani buonanotte'
'Buonanotte'

Entrai in stanza. Mi cambiai di corsa e mi buttai a letto. Quella volta però le lacrime scesero.
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Macciao, come state miei cari? Ultimamente ho un po' di tempo libero e quindi pubblicherò più spesso. Il primo giorno non è andato molto bene per Sophie, ma tempo al tempo.♡

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