Parte 2

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<< vieni ti faccio vedere la tua camera>>
Disse entusiasta Lory.
Quando misi piede lì dentro mi sembrò di vedere una reggia.
Era ben arredata, aveva pareti colorate. Una finestra affacciava sulla piscina.
<<ti piace ?>> domandò amorevolmente Lory.

<<si tanto>>

<<e non hai ancora visto la parte migliore>> disse mostrandomi una porta scorrevole per poi lasciarmi sola. L'aprii ed era un guardaroba immenso, con tanti vestiti e scarpe.
Non ero abituata a tutto questo lusso. Sono sempre stata una ragazza che si accontentava di poco. Mi bastava l'amore dei miei genitori, un prato dove correre e un albero su cui arrampicarmi.  Da piccola mi chiamavano "la scimmia" perché amavo arrampicarmi sugli alberi. Quando ero triste mi rifugiavo sugli alberi e passavo ore intere.
Il giorno del mio quarto compleanno mio padre stava fuori città ed ero così triste che mi arrampicai su un albero altissimo e mi rifiutavo di scendere, finché non arrivò mio padre con una torta grandissima e dei palloncini. Una lacrima irrigò il mio viso e dei singhiozzi si liberarono dalla mia bocca.
Una risata mi fece distrarre dai miei pensieri, mi voltai e sullo stipite della porta c'era Daniel
<<sei veramente patetica.
Piagnucoli perché non mi interessa come ti chiami?>>
A quella frase non ci vedevo più dalla rabbia. Non lo conoscevo ma già non lo sopportavo.

<<non me ne frega di te>>  dissi asciugandomi le lacrime

<< allora perché piangi>> chiese

<<non credo che ti possa interessare>> dissi  con aria di sfida.

Lui alzò gli occhi al cielo e se ne andò.

*********
<<Alycia svegliati. Devi andare a scuola>> disse Lory porgendomi un vassoio con una marea di cibo.
Sorrisi e dissi <<grazie ma non devi.>>
poggiò il vassoio sul comodino e mi diede un affettuoso bacio sulla fronte.

Avevo giusto il tempo di farmi una doccia e vestirmi.
Fui pronta in un'ora. Scesi al piano di sotto dove c'era Daniel
<<devo ancora aspettarti?>>
Alzai gli occhi al cielo.
<< muoviti o ti rimango a piedi>>.

Ero un po preoccupata per il primo giorno di scuola, nuova gente, nuovi professori, nuove amicizie.
Scesi dall'auto di Daniel. Dei ragazzi si voltarono a vedere la scena, ero molto imbarazzata. Dopo cinque secondi Daniel fu circondato da tante persone e io mi trovai lì da sola, senza conoscere nessuno.
Entrai a scuola, attraversai la grande folla che occupava i corridoi.
Non ero abituata a tutta quella gente.
Mi recai nella mia aula dove c'era la professoressa
<<tu dovresti essere la signorina Finn>> disse sorridendo. Feci un sorriso forzato
<<si sono io>>
<<lei è la vostra nuova compagna>> disse la professoressa rivolgendosi alla classe
<<siediti dove preferisci>> aggiunse.
Diedi un occhiata veloce alla classe, c'erano persone sedute scomposte, altre che giocavano con delle palline di carta,altre che parlavano tra di loro, altre che usavano il cellulare. Insomma era totalmente diverso a ciò che ero abituata.
Decisi di  sedermi in un banco libero nella penultima fila.
La lezione era iniziata da un bel po' quando la porta si spalancò e Daniel ed una ragazza entrarono in classe
<<di buon ora Sharmam>>
Daniel alzò gli occhi al cielo e si rivolse verso di me, mi lanciò un occhiata fulminante, poco carina.

<< bambola alza il culo, questo è il mio posto>> disse sgarbato

<<trovatene un altro>> risposi acida

<<o alzi il culo o renderò la tua vita un inferno>>

Scoppiai in una risata e la professoressa portò la sua attenzione su di noi

AlyciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora