Ci siamo baciati...
Incapace di credere a ciò che avevo fatto mi lasciai cadere sul mio letto.
Ci siamo baciati...pensai nuovamente, mentre osservavo le mie mani le quali prima avevano sfiorato la sua pelle morbida.Sei una maledetta stupida!,inveii mentalmente contro di me.
Era il mio fratellastro e io l'avevo baciato come una delle sue puttanelle.
Dal primo giorno che l'avevo visto mi sono sentita attratta fisicamente dalla sua bellezza mozzafiato. Mi ero categoricamente vietata qualsiasi contatto fisico, ma poi lui mi guardò con quegli occhi tanto profondo come il mare e tanto tristi, è qualcosa nel mio stomaco si era contratto così forte da mozzarmi il respiro.
Quando lui mi baciò, mi sentii sollevata . La mia intenzione era quella di staccarmi immediatamente, ma non ci riuscii.
L'avevo stretto a me, avevo sentito la morbidezza delle sue labbra, il calore della sua pelle e ne ero rimasta assuefatta.Mi addormentai pensando al sapore delle sue labbra e al calore del suo corpo, e continuavo ad ordinarmi di dimenticare tutto, e mi volevo auto convincere che fu solamente un momento di debolezza .
Dopo una notte insonne, la mattina successiva, stavo in cucina per fare colazione, ero impegnata a preparare delle pancake, quando dei passi attirarono la mia attenzione la vista delle pancake venne sostituita con quella di due pozzanghere color mare.<<Ehi>>lo salutai sorridendo leggermente
<<Ehi>>
<<Vuoi?>>Chiesi porgendogli il piatto con le pancake, ne prese una e se la portò alla bocca.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto poi Daniel sospirò e giro i tacchi.
Prima che uscisse dalla cucino lo richiamai<<Dobbiamo parlare>>dichiarai con decisione, Daniel chiuse gli occhi e sospirò profondamente per poi aprirli.
Si voltò per osservarmi e con noncuranza disse:<<di cosa?>>.
La rabbia incominciò a scorrere tra le mie vene.
<< di quello che è successo ieri sera>> sputai senza troppi preamboli.
<<Non è successo nulla>>rispose indifferente.
<<Perché eviti il fatto che ci siamo baciati?>>Dissi arrabbiata, non capivo il perché mi stessi arrabbiando.
<<Cazzo Alycia ci siamo baciati, mica ti ho perlustrato la vagina>>disse indifferente. Non riuscivo più a trattenere la rabbia, quell'affermazione mi lasciò di sasso.
Strinsi il piatto che avevo tra le mani così forte che le mie nocche divennero bianche.
<<Ora levati dalle palle>>dissi accecata dalla rabbia.<<Povera piccola, forse ti sei fatta troppi film mentali?>>Disse deridendomi, non ci vedevo più dalla rabbia presi la mia tazza piena di latte e gliela lanciai contro, era inzuppo di latte, mi guardò per un ultima volta con sguardo cagnesco e poi se ne andò.
Avrei voluto schiaffeggiare quella sua faccia.
Andai in giardino per calmarmi un po. Sentii il cellulare vibrare nella tasca dei miei pantaloni, lo estrassi e sullo schermo era illuminato il nome di Mat<<Amica stasera c'è una super festa ...ci sarai vero?>>Domandò il mio migliore amico con voce entusiasta.
<<Dove?>>Domandai, mi serviva una bella festa per distrarmi un po'.
<<In una piscina non molto distante dalla scuola>> rispose
<<Chi verrà?>>Chiesi
<<Mezza New York>>disse ridendo
<<Stupido intendo del nostro gruppo>> risposi anch'io ridendo, sperando che il nome del mio fratellastro non venisse pronunciato.
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Alycia
RomanceImmobile alla fermata dell'autobus guardo la città con gli occhi di una bambina. Travolta da questa grande città, dai profumi. Ammiro i colori, la musica, la gente. Credo che la vita inizi adesso. Ora che sono appena arrivata qui: New York. Il sogn...