Parte 24

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Qualche mese prima

Daniel
Tutto iniziò quel giorno in cui la rividi,  stavo in una gelateria con Alycia, mentre mangiavo il mio gelato al cioccolato quasi mi soffocavo quando la sua figura si fece spazio tra i tavoli. Avevo creduto di non rivederla mai più, eppure stava lì, sempre più sexy con i suoi occhi color Nutella grandi come quello di un cerbiatto, che si avvicinava sempre più al nostro tavolo.
Era ritornata Shay, la ragazza più manipolatrice di questo mondo, che aveva un certo effetto su di me.
Giurai a mia sorella di non seguire più le sue cattive influenze, ma come uno stupido ci ricaddi per l'ennesima volta.
<<chi era quella ragazza?>> chiese mentre si rivestiva
<<alycia, la mia nuova "sorellastra">> risposi simulando delle virgolette con le dita quando pronunciai la parola "sorellastra"
<<mi sta sulle palle, ha l'aria della principessina sul pisello>> parlò con tanto odio.
<<come fai a dirlo se neanche la conosci?>> chiesi confuso, non sapevo spiegarmi il perché di tutto quell'odio.

<<ci voliamo divertire come ai vecchi tempi?>> disse con un sorriso malefico stampato sul volto
<<cosa hai in mente?>>
<<voglio vederla soffrire, piangere, si deve disperare>>
<<chi?> chiesi ulteriormente confuso
<<la principessa sul pisello>>
<<perché?>> la confusione aumentava sempre di più
<<non fare domande esegui solo il mio piano>>
<<cosa dovrei fare?>>
<<devi farla innamorare di te, scopartela e poi lasciarla sola>>

Come uno stupido accettai, d'altronde non era una cosa difficile, già l'avevo fatto altre volte, già avevo giocato con i sentimenti di povere ragazze solo per un singolo capriccio o una stupida vendetta di una pazza psicopatica, però quella volta non sapevo che non era solo una semplice "vendetta"  ma una missione suicida per me.
Lo diceva sempre Dennis che quando si gioca con il fuoco prima o poi ci si brucia.
Con Alycia mi ero bruciato eccome, non dovevo accettare quello stupido piano , ora i feriti ne eravamo in due, mi ero innamorato di Alycia, mi ero innamorato della sua semplicità, del suo carattere dolce ma allo stesso tempo freddo, mi ero innamorata del suo bisogno di ricevere affetto, in poco tempo mi aveva stravolto la vita e mi era entrata nel cuore. Vedere il suo viso segnato dalla delusione e dalla tristezza mi frantumò il cuore in mille pezzi, come un bicchiere di cristallo che si scontra con il pavimento.
Mi sentivo una merda, mi odiavo, non riuscivo neanche a rincorrerla, era un codardo, uno stronzo che non aveva neanche le palle di rincorrere la donna amata.
In quel momento non riuscivo a pensare, ero incapace a muovermi ero come se fossi paralizzato, alzai lo sguardo ed incontrai quello di Anna per un attimo mi tranquillizzai, ma subito mi resi conto che per una pazza psicopatica avevo perso sia la ragazza che amo che la mia migliore amica.
<<sei una merda>> sputò delusa Anna

<<amore andiamo, non pensare a questi perdenti>> parlò Shay, un attacco di rabbia mi invase e con forza la spinsi lontano da me
<<vai via, perdente lo sei tu non i miei amici. Mi hai rovinato la vita, io amo realmente Alycia>> urlai infuriato, la psicopatica mi guardò con odio per poi andarsene.

Alycia
Scappai il più lontano possibile, avevo bisogno di stare da sola, di calmarmi.
Mi fermai in un parco alberato, avevo il  fiato mozzato a causa del pianto e della corsa, tutto ciò che mi circondava era ovattato, non riuscivo a togliermi dalla testa quelle parole, l'umiliazione subita.
Mi ero innamorata di Daniel e invece lui mi usava solamente per divertirsi.
Mi sedetti su una panchina per calmarmi e cercare di ristabilire il respiro.
Alcune lacrime continuavano a bagnarmi le guance, mi sentivo distrutta, il mio cuore lo era.
Mentre ero immersa tra i singhiozzi gli alberi e le panchine che mi circondavano scomparvero, non vedevo più nulla, solo buio.
Non so quanto tempo dopo mi risvegliai forse minuti,forse ore o forse giorni, aprii le palpebre e vedevo ancora solo il buio,riuscivo solo a sentire un ticchettio come se fossero delle goccia di acqua che cadevano, ed una puzza di muffa mista con del piscio.
Qualche minuto dopo sentii dei passi che si avvicinavano sempre di più, finché delle mani gelide non mi sbendarono, ci misi qualche minuto per mettere a fuoco la persona che avevo d'avanti.

<<è di tuo gradimento questa location ?>> parlò ridendo

<<cosa vuoi? Non sei già soddisfatta? Non ti basta farmi soffrire?>>dissi arrabbiata ma anche spaventata.
Mi guardai intorno e le piccole finestre mi facevano capire che molto probabilmente mi trovavo in uno scantinato, le pareti erano sfitte di un grigio spento e ricoperti da della muffa, il pavimento era sporco.
Alzai lo sguardo e da alcuni tubi colavano delle gocce di acqua, era veramente mal ridotto e puzzolente, l'unica cosa che si trovava in quella stanza era la sedia su cui ero legata.
<<è di tuo gradimento questa location principessa?>> domandò con cattiveria.

<<cosa vuoi da me? Cosa ti ho fatto?>> domandai curiosa, veramente non capivo il perché mi odiasse.

<<hai rovinato la mia vita, hai rovinato la mia famiglia principessina, o meglio sorellina>> sputò veleno.

<<sorellina?>>sussurrai confusa

<<quella sera dovevate morire tu e quella sgualdrina di tua madre, lui doveva restare vivo, mio padre doveva restare vivo>>
Queste parole mi fecero infuriare, ma allo stesso tempo scioccare, suo padre? Cosa voleva significare? Mi rifiutavo di pensare che mio padre aveva un'altra figlia con un'altra donna, i miei genitori si amavano troppo.
<<tu sei pazza>> urlai infuriata.

<<eravamo una famiglia perfetta e poi quella sgualdrina di tua madre si è portato via il mio papà>> urlò a sua volta.

<<mio padre non aveva altre donne>>

<<hai rovinato la mia vita, hai ucciso mio padre, mia madre è andata in carcere. Ora devi soffrire proprio come ho sofferto io in questi anni>>

<<tua madre sta in carcere perché è una pazza che ha ucciso la mia famiglia, proprio come te>>
La mano gelida di Shay si scontrò violentemente con la mia guancia, causandomi un bruciore alla pelle.

<<ora si fa sul serio, sarai la mia marionetta, deciderò io se e quando farti mangiare, bere, andare in bagno e parlare. Guai a te se fai qualcosa>>

AlyciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora