Parte 12

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Ci guardammo negli occhi, quello che avevo provato non riuscirò mai a descriverlo. C'era qualcosa nei suoi occhi che attiravano i miei come due calamite.
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e milioni di brividi si espansero per tutto il corpo, sentivo il cuore battere a mille, mi girava la testa non capivo più nulla. Non avevo mai provato tanta felicità, terrore ed eccitazione in un momento solo.
Ormai non riuscivo a controllare nessuna parte del mio corpo, come se la mia mente si fosse staccata e non aveva più il controllo.
Sentii il suo cuore battere velocemente, come una melodia magica.
Le nostre labbra si unirono e il mio cuore incominciò a battere forte come il suo.
Quando sentii la sua mano sfiorare la mia guancia rossa e bollente, le mie ginocchia iniziarono a tremare, non sentivo più il letto sotto di noi.
Un suono metallico della maledetta sveglia rovinò quello splendido momento, sbuffai seccata e Daniel rise.

<<credo proprio che dobbiamo andare a scuola >> disse Daniel

<<eh già >> risposi alzandomi dal letto.

<<dove vai, aspetta un momento>> disse Daniel afferrando la mia mano, i nostri visi erano a pochi millimetri di distanza, lui sorrise per poi far unire le nostre labbra in un tenero bacio.

<<starei per tutto il giorno a baciare le tue splendide labbra>> aggiunse accarezzandomi con il pollice le labbra mentre mordeva le sue.

Uscimmo di casa dopo circa mezz'ora scambiandoci tanti piccoli e teneri baci.
Dopo dieci minuti arrivammo nel garage della scuola.

<< comportiamoci come nulla fosse successo, nessuno lo deve sapere>> disse Daniel accarezzandomi la gamba, in risposta annuii solamente, aprii la portiera per uscire dall'auto ma Daniel mi attirò a se e mi baciò.

<<ci vediamo a lezione>> dissi dirigendomi all'interno della scuola.

Entrai in classe con un sorriso a trentadue denti, non mi sentivo così felice da un bel po'.

<<ehi bellissima, tutta questa felicità?>> disse Mat dandomi un bacio sulla guancia, e in risposta scrollai semplicemente le spalle.
Dopo pochi minuti anche Daniel fece il suo ingresso, come al solito tutte le oche in calore si avvicinano chiedendolo come sta o stronzate simili, lui sorrideva a tutte e a volte faceva anche degli occhiolini, ciò mi faceva arrabbiare e non poco, ero gelosa ? Forse un po'. Il suo sguardo si posò su di me e sorrise, distolsi lo sguardo facendo credere che non lo stavo guardando.
La professoressa di chimica entrò in classe e tutti gli alunni andarono al loro primo posto. La lezione fu noiosa escludendo i momenti in cui mi scambiavo strani sguardi con Daniel.  Ad un tratto sentii il mio telefono vibrare, lo presi dalla tasca dei jeans e il nome di Daniel era illuminato sullo schermo.

Da Daniel: ho bisogno delle tue labbra ora, sei troppo eccitante quando sei concentrata.

A Daniel : signorino sharman anziché di messaggistica ascolta la lezione.

Da Daniel: come posso ascoltare la lezione se a pochi metri di distanza ho una figa della madonna chi mi eccita come mai nessuno l'ha fatto.

A Danila: fatti una doccia fredda.

Da Daniel : sai cosa mi farei ora?

A Daniel: una doccia fredda e una camomilla ?

Da Daniel: no mi farei te, ora qui davanti a tutti.

A Daniel: immagina puoi!

Misi il telefono nella tasca dei jeans e ritirano ad ascoltare la lezione, anche se numerosissime volte sentii vibrare il mio telefono.

La campanella della ricreazione suonò e tutti iniziarono ad abbandonare la classe.

Presi il cellulare per vedere chi mi aveva inviato quei messaggi, ne avevo tredi Daniel e due da Mat.

AlyciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora