Parte 17

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Stavamo ormai agli sgoccioli, la scuola era quesi terminata e gli esami erano molto vicini. In quegli ultimi cinque anni non fui una ragazza che studiava molto, ma da quando quelle splendide persone mi adottarono, ritornò la vecchia me, quella che studiava e ci teneva alla sua media scolastica, quella che tanto desiderava diventare medico.
Come mia abitudine ormai, stavo controllando la posta, e una sensazione di ansia e curiosità mi invase.
Mi tremavano le mani e credevo che le gambe non mi regessero più quando vidi la tanto attesa lettera del college con i corsi migliori per diventare medico.
Aprii con un colpo secco la busta di carta e lessi tutto d'un fiato.

"Congratulazioni signorina alycia debnam carey è stata ammessa alla Johns Hopkins University".

Non potevo crederci, per la prima volta nella mia vita ero soddisfatta di me stessa. Avevo raggiunto il primo scalino dei tanti che dovevo raggiungere per arrivare alla realizzazione del mio sogno.

Immaginai l'espressione soddisfatta sul volto di mio padre, e il bellissimo sorriso di mia madre. In momenti come questi mi mancavano terribilmente.

La voce di Daniel mi distrasse dai mia pensieri.

<<Aly andiamo a scuola?>> domandò.
D'impulso nascosi la lettera, non volevo ancora dirglielo, forse avevo paura di rovinare i bei momenti che stavamo trascorrendo.

La mattina trascorse velocemente e senza avvenimenti degni di nota. Verso l'ora di pranzo il cielo venne invaso da nuvoloni grigi, che segnalavano l'arrivo di un temporale. Non mi importava più di tanto. Davo solo attenzione al piatto che mi stava davanti sul tavolo della mensa al quale mi ero seduta con Mary e Mat.

La mia attenzione cadde sulla ragazza che ad un tratto si stava per soffocare con l'acqua.

<<che cavolo ti succede?>> chiesi porgendole un tovagliolo.

<<se ti dicessi che Jason si sta dirigendo al nostro tavolo?>> sussurrò rapidamente .

Non ebbi nemmeno il tempo di metabolizzare l'informazione che, la persona che più mi aveva delusa raggiunse il nostro tavolo.

<<Alycia , possiamo parlare?>> domandò mentre si scambiava sguardi con Mat.

Non mi aveva rivolto la parola per mesi, e adesso come nulla fosse, mi chiedeva di scambiare due chiacchiere?

<<no>> risposi secca.

<<per favore. È importante>> insistette lui

<<okay>> dissi sbuffando infastidita per quel privilegio che non meritava. Detto questo mi alzai e mi diressi nel cortile.

<<cosa volevi dirmi>> domandai infastidita.

<<mi dispiace Aly, io ti amo e non posso stare senza di te>> disse tutto d'un fiato.
In risposta scoppiai in una fragorosa risata.

<<stai con lui?>> domandò serrando la mascella.

<<di chi stai parlando?>> dissi sbigottita e incrociando le braccia al petto.

<<parlo di Daniel. A quanto vedo andare molto d'accordo e passate tanto tempo insieme>> sputò con rabbia il ragazzo, bloccandomi con le spalle ad un albero.

<<non dire cazzate. È il mio fratellastro>> gli ricordai con calma.

<<se è vero quello che dici, allora non ti dispiacerà se faccio questo?>> domandò prima di far unire le due labbra con le mie con prepotenza. Lo spinsi via con tutta la forza che avevo, riuscendo ad allontanarmi da lui.

AlyciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora