Shawn si alza di scatto e butta il cellulare a terra, poi esce di corsa dal bar, io raccolgo il telefono, lascio i soldi sul tavolino e corro a cercarlo. Nel bel mezzo della mia corsa mi ricordo del parco che visitammo il mio primo giorno qui, non so dove potrei cercare se non lì. Arrivo dopo 10 minuti circa e comincio a guardarmi intorno, sulle panchine, sulle altalene, sul prato, ma non lo vedo, finchè non scorgo una figura sotto l'ombra di un albero. Mi avvicino meglio ed è proprio lui "Shawn?" lui alza la testa e mi guarda con occhi tristi, dopo di chè si alza e mi abbraccia fortissimo, mi fa anche male ma chi se ne frega. Appoggio la testa sul suo petto, visto che è alto 1.80 e io 1.59, "Andrà tutto bene, tranquillo" dico mentre lui piange istericamente "No non andra niente bene!" "Shawn se non ti spieghi non riesco a capire peró" dico sempre con calma. "È tornata, e vuole rovinarmi di nuovo la vita, non voglio perderti" tornata, tornata quindi è una lei "Chi è tornata Shawn chi?" "C'è un'altra storia che devo raccontarti a quanto pare..." Mi fa cenno di seguirlo e ci sediamo sulla nostra panchina, quella del mio arrivo. "Vai ti ascolto" dico io "Okay... Allora la ragazza in questione si chiama Madison, una volta era la mia ragazza, almeno così credevo, mi fidavo così tanto di lei che le raccontai tutto, come mi ero sentito, cosa mi avevo distrutto, tutto insomma. Poi un bel giorno notai che tutti mi fissavano, ero curioso allora chiesi ad una ragazza perchè mi guardava, lei non disse niente e mi porse il suo giornalino scolastico. Rimasi pietrificato, tutti i miei segreti, i miei stati d'animo, il mio autolesionismo, erano scritti su quella pagina di giornale, e in fondo all'articolo, che tra l'altro era in prima pagina, c'era lei, il suo nome. Chiesi spiegazioni e lei mi urló in faccia che mi aveva usato e aveva pianificato tutto, ora mi ha mandato un messaggio con su scritto 'sto arrivando, ti sono mancata?' E non ho retto, mi sono ricordato di tutto, scusa se sono debole" quale persona puo' fare una cosa del genere? È tremendamente ingiusto. "Shawn non andrà come l'ultima volta, fidati di me, e sai perchè?" "No perchè?" "Perchè ci sono io, il tuo dolore è il mio dolore e io non voglio soffrire ancora" gli dico prendendogli le mani "Ti amo" mi dice e si fionda sulle mie labbra, un bacio passionale ma dolce allo stesso tempo, ci stacchiamo dopo qualche minuto e entrambi sorridiamo. "Su Peter Raul, andiamo a casa così posso abbracciarti di nuovo sulla moto" dico con un sorriso malizioso. Ci teniamo per mano e camminiamo, arriviamo alla moto e monto su "Ah Shawn" "Dimmi" "Il tuo cellulare" "Grazie Alisha" dice e mette in moto. Mi stringo il più forte possibile anche se non va veloce, lo annuso come una malata per tutto il tragitto, ha un buon odore. Appena arriviamo lo saluto con un bacio e entro in casa con un sorriso stampato sulle labbra "Siete solo amici eh?" Dice mia madre facendomi venire un infarto "Esattamente dopo che ve ne siete andati dall'ospedale ho capito che mi stavo innamorando, mamma lo so che siamo giovani e ora penserai che non è vero amore ma solo una cotta. Ma ti giuro che non ho mai trovato una persona simile, mi capisce, mi ama, mi consola quando ne ho bisogno, ha provato tutto ció che ho provato io e anche di peggio. Ti sembreró ridicola, starai pensando che tanto tra un mesetto o due ci lasceremo, beh nonostante tutto l'amore che provo nei suoi confronti ho paura proprio di questo. Ho paura che si spaventi vedendo gli scheletri nel mio armadio. Mi capisci?" Dico tutto d'un fiato "Tesoro se c'è una persona che puo realmente capirti è Shawn, dovresti aprirti con lui. Sempre se ti fidi, ma ció non vuol dire che non possa confidarti con me. Se hai bisogno io sono qui" la abbraccio forte e vado verso casa di Shawn per prendere le cose che ho lasciato lì. Busso e mi apre Manuel, suo padre, "Ehm ieri ho lasciato delle cose qui, posso salire a prenderle?" "Ma certo cara, Shawn è in camera sua" gli sorrido cortesemente e salgo le scale, arrivo davanti alla porta di Shawn e busso "È aperto!" Entro e mi sorride "Già ti mancavo eh?" Dice lui con tono vanitoso "Non farei mai a meno di te Peter Raul" "Ti ringrazio per le tue parole Alisha, e comunque nemmeno io farei mai a meno di te" il sorriso che avevo sul volto mi si spegne e gli dico "A questo proposito, devo parlarti di una cosa importante" "Vuoi lasciarmi?" Dice preoccupato "No sciocco!" "Ah meno male!" "Lasciami finire... Tu, ecco, cosa provi esattamente per me?" "È difficile da spiegare, è come avere uno zoo nella pancia e ho sempre paura di fare la cosa sbagliata e di ferirti, ho anche paura che tu non provi le stesse cose, peró allo stesso tempo sei come una medicina. Da quando ti conosco non mi è nemmeno passato per la mente di toccare una lametta, devo essere forte, per te, per me, per noi" dice soffermandosi sul 'noi' "Beh Peter Raul, direi che ho fatto centro trasferendomi qui" senza farlo parlare mi fiondo sulle sue labbra finchè un rumore ci fa staccare "Ma che schifo!" Urla Aalyah, che figura di merda, poi entra anche Karen che dice "Perchè stai urlando?" "Dì a Shawn che se proprio deve baciare la sua ragazza deve chiudere la porta!" "Hahahah, va bene ora ne parliamo io e lui" "Grazie" conclude e se ne va. "Beh? C'è qualcosa che dovete dirmi?" Dice Karen con un grosso sorriso sulle labbra "Stiamo insieme" afferma Shawn prendendomi la mano, io mi limito ad annuire imbarazzata. "Allora stasera tu e la tua famiglia siete invitati a cena, comunicheremo a tutti, io per ora terró la bocca chiusa" "Va bene, io comunque devo andare, ci vediamo stasera" dico dando un bacio sulla guancia a Shawn e sorridendo a Karen. Poi mi dirigo a casa e mentre cammino mi viene in mente quello che aveva detto il dottore, nessun tipo di attività fisica, devo subito andare a pranzare oppure crollo qui. "SONO A CASAAAA!" Urlo per farmi sentire dai miei "Oh eccoti, giusto in tempo per il pranzo vieni tesoro" dice mia madre, mi siedo a tavola e parliamo del più e del meno, poi mi danno cento dollari per comprarmi dei vestiti "Ehm, non ce n'è bisogno, ne ho abbastanza di vestiti" "Su cara prendi i soldi e va con Shawn al centro commerciale, per il primo giorno di scuola ti servirà qualcosa di nuovo" dice mia madre, la abbraccio e mi dirigo in camera per fare un pisolino, metto la sveglia alle 5p.m. E mando un messaggio a Shawn 'Peter Raul alle 5p.m. vieni con me al centro commerciale?' 'Mi trascinerai per negozi per tutto il pomeriggio?' 'Puo' darsi' 'Almeno potró ammirarti quando uscirai dai camerini?' 'Ma certo mio signore' 'Allora ci vediamo alle 5p.m. Davanti casa tua' 'A dopo'. Blocco il telefono e mi posiziono sul mio comodo letto, è assurdo come la mia vita sia cambiata così in fretta, mi sembra un sogno, mi addormento nel bel mezzo dei miei pensieri cercando di fare bei sogni.
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Sono tornataa!
Mi so era bloccato internet ma ora sono tornata a vivere. A parte scherzi spero vi piaccia questo capitolo, ho tante sorprese per voii.
Ps: scusate se è un po' più corto del solito

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Save me//shawn mendes.
Fanfiction"E ci guardammo negli occhi, come se fossimo in grado di leggerci a vicenda"