"Hey Sky!" sento chiamarmi, apro gli occhi ed è Shawn dal suo balcone "Hey Shawn" "Come mai qui fuori?" "Adoro la sensazione di freschezza che si prova" "Già per questo vengo qui tutte le sere" io gli sorrido e poi dico "A proposito tra 3 settimane è il mio compleanno, cosa facciamo?" Dico timida "Tra 3 settimane è il tuo compleanno e lo dici così? Aspettati una festa tesoro!" "Niente di esagerato Shawn ti prego!" "Tranquilla, venerdì ne parliamo con gli altri e vedo cosa vogliono fare" "Mi sta bene" dico sorridente. Rimaniamo a chiacchierare un po' dei professori e in men che non si dica si fanno le 10p.m. "Wow Shawn è già passata un'ora da quando abbiamo cominciato a parlare" "Ah davvero? Beh rimarrei a parlare con te per ore, adoro ammirarti mentre parli e cerchi di articolare i discorsi per renderli più credibili di quello che già sono" "Aw, ti bacerei ora ma siamo a 2 metri di distanza e ho sonno, dovrai aspettare domani amore" "Tutto purchè tu continui a chiamarmi così" "Va bene amore, a domani" "A domani" dice chiudendo la finestra, io faccio la stessa cosa e metto il pigiama, mi infilo sotto le coperte e prendo subito sonno.
"Tesoro vai a cambiare la bambina" mi dice mio marito, "Ora sto scaldando il latte potresti andare tu Shawn?" "E va bene" dice damdomi un bacio per poi andare dalla nostra bambina...
Knock knock knock knock
Questo suono fastidioso suono mi risveglia dal mio meraviglioso sogno, mi guardo intorno per capire da dove viene il rumore, finchè non scorgo una figura fuori la finestra che mi fa sobbalzare, accendo la luce e la guardo meglio, è solo Shawn. Ha un'aria impaurita e gli tremano le mani, avrà avuto uno dei suoi incubi "Shawn tutto okay?" lui non dice niente e mi abbraccia fortissimo "Dai stenditi insieme a me" dico chiudendo a chiave la porta "Grazie" "Questo e altro per te" dico sorridente, ci sdraiamo e lui mi circonda la vita con un braccio, mi addormento all'istante tra le sue braccia.
Bip bip bip
"Ancora 5 minuti mamma!" dice Shawn con la voce impastata dal sonno "No sciocchino sono Skylynn" "Ah allora mi alzo" dice mettendosi seduto a gambe incrociate sul mio letto "Ah Shawn come sei arrivato alla mia finestra?" "Ho saltato dalla ringhiera del mio balcone" dice come se fosse semplice "E come diamine hai fatto?" "Mi dispiace dirlo tesoro ma non tutti sono 1.60 come te" dice ridendo sotto i baffi "Primo: sono alta 1.59" dico cercando di essere seria ma fallendo "Secondo: adoro essere bassa" "E io adoro che tu lo sia" dice dandomi un bacio sulle labbra, un bacio casto che si trasforma in un bacio più passionale quando le nostre linghe si intrecciano, si stende sul letto senza staccarsi dalle mie labbra e mi posiziono su di lui, poi ribalta la situazione e si tiene con le braccia per non schiacciarmi. "Mi va un po' di ginnastica sai?" Dice cominciando a fare le flessioni su di me e baciandomi ogni volta che arriva al mio viso, una cosa piacevole finchè una voce ci distrae "Sky! Svegliati!" "Sono in piedi!" Urlo liberandomi dal rifugio che mi offriva Shawn "Beh io torno a casa, ci vediamo dopo" dice sorridendo e baciandomi per poi uscire dal mio balcone e saltare sul suo, wow allora ci riesce sul serio. Dopo questa mattina sono più felice che mai quindi mi fiondo in bagno e mi do una sciacquata al viso, mi lavo i denti e mi trucco, torno in camera e metto una felpa della Boy bianca con la scritta nera e un paio di pantaloni della tuta neri con le strisce bianche. Do una sistemata ai capelli, che lego in una coda abbastanza disordinata e sono pronta. Prendo la borsa e le mie adorate cuffiette con il mio iphone, scendo e do un bacio a mia madre che dice "Buona giornata tesoro" io sorrido in risposta ed esco, trovo Shawn che mi aspetta con la sua moto e un casco in mano "Così ti sveglierai al meglio" dice sorridente "A me sta bene" salgo in moto e mi metto il casco cercando di non distruggere la mia coda "Ti conviene scioglierli i capelli" in effetti ha ragione, faccio come mi dice e pettino un po' i miei capelli con le mani, metto di nuovo il casco e lui parte. Arriviamo in pochissimo tempo ovviamente e siamo in anticipo di 5 minuti, scendo dalla moto e tutti guardano me e Shawn "Shawn ma perchè ci guardano?" "Perchè sanno ancora tutto di me, ti ricordi la faccenda del giornalino scolastico no?" "Ah giusto, beh ignoriamoli allora" dico dandogli un bacio a stampo per poi intrecciare le mie dita con le sue ed entrare a scuola, mi accompagna al mio armadietto e mi porta i libri "Shawn non ce n'è mica bisogno" "Ho detto che renderó ogni momento della tua vita speciale, affaticare le tue deboli braccia non è tra i piani" dice ridendo "Ma... E va bene portami i libri" dico alzando gli occhi al cielo, lui sorride soddisfatto e cominciamo ad avviarci verso la nostra classe "Che abbiamo alla prima ora?" Chiede lui, io do uno sguardo al mio orario e dico "Storia e geografia, oddio uccidetemi!" "Che barba! Le odio e odio la prof" "Idem" concludo io. Andiamo in classe e ci sediamo ai posti in fondo, così da poter parlare senza essere visti. Mi preparo mentalmente per due intense ore di noia ma per mia grande fortuna entra la bidella in classe e dice "Ragazzi la vostra professoressa si è presa l'influenza, prendete le sedie e andate nelle classi che volete in gruppi da 3 o 4, senza fare casino" questo deve essere un miracolo, guardo Shawn felice e lui ha una faccia sconcertata "Cosa c'è Shawn?" "In 2 anni quella lì non è mai mancata, mi sembra impossibile" beh la fortuna è dalla mia parte "Che facciamo? Andiamo un po' in cortile?" "Si, abbiamo due ore libere, non le passo in altre classi" ci alziamo e nella classe noto Matt e Nash, non sapevo fossero nel mio stesso corso di storia e geografia "Hey ragazzi!" "Ciao Sky. Ciao Shawn" dice Matt sorridendo" Venite con noi in cortile?" Chiede Nash "Certo" risponde Shawn, tutti e quattro ci dirigiamo fuori dalla scuola e ci sediamo sul prato "Ragazzi vi prego non dove sono i fiori!" Esclamo io "Perchè?" Chiede Matt "Tutte le ragazze adorano i fiori" dice Nash "Io li odio, e ho la fobia delle api e sono allergica al polline quindi non lì" li imploro. Si alzano e ci sediamo su una panchina "Davvero non ti piacciono i fiori?" chiede Shawn "Tranne le rose" dico sorridendo, lui sorride a sua volta e mi bacia "Vi prego non davanti a noi!" Esclama disgustato Nash "Un po' di rispetto per noi single" "A proposito ragazzi, domani è venerdì!" "Serata serie tv!" Esclama felice Shawn, io gli batto il cinque "Ragazzi puo' venire anche una mia amica?" "Certo chi è?" "Charlotte Evan" Nash irrigidisce "Certo invitala pure, a Nash farà di sicuro piacere!" Esclama Matt malizioso "Fammi indovinare, hai una cotta per lei" dico io "Dalla terza media in pratica, ma lei non lo sa" "Beh allora è deciso viene anche lei!" Passiamo le nostre due ore di libertà a chiacchierare e ridere, Matt e io stiamo legando molto, sin da quando mi ha fatto ascoltare la sua canzone ho capito che saremmo andati d'accordo, avevo pienamente ragione. La campanella dell'intervallo suona e noi siamo costretti a rientrare a scuola, sto morendo di fame "Shawn mi accompagni alle macchinette? Sto morendo di fame" "Certo andiamo" prendo una merendina e la mangio velocemente "Ho letteratura ci vadiamo dopo" dico dandogli un bacio a stampo, mi dirigo in classe e mi siedo al banco vicino alla finestra, do uno sguardo fuori e penso un po' a come nascondere le mie braccia per domani, fa caldo quibdi dormiró a maniche corte, le fasciature no perchè sono sospette. Pensa pensa, vabbè metteró una felpa della tuta alerta avanti e poi la toglieró quando andró a dormire, tanto di certo non guarderanno dentro il mio sacco a pelo per fissarmi le braccia. Il professore mi risveglia dal mio stato di trans dicendo "Dovete fare un tema a casa, raccontando di voi, potete scrivere tutto ció che volete, non li leggeremo ad alta voce in classe quindi potete scrivere anche cose personali, potete andare" l'ora è già finita? Wow bene, esco dalla mia aula e mi ritrovo davanti Madison, oddio Shawn non c'è, okay calma affrontala da sola, puoi farcela Sky.
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Holaaaa, no vabbè sto capitolo fa un po' cagare ma pazienza🌝
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Save me//shawn mendes.
Fanfic"E ci guardammo negli occhi, come se fossimo in grado di leggerci a vicenda"