Prima di saltare a conclusioni troppo affrettate peró, devo sapere di più "Mamma, calmati, cosa è successo a papà?" lei fa un respiro profondo e parla "Ha fatto un incidente stradale, ora è in terapia intensiva, non sanno se ce la farà" per un momento avevo temuto che fosse morto sul colpo. Ma ció non migliora le cose "Ma perchè era in giro a quest'ora?" le chiedo tra le lacrime "Ti voleva fare una sorpresa" il senso di colpa mi assale, le lacrime continuano a scendere sempre più forti e mi accascio a terra. Mio padre, il mio eroe, potrebbe non farcela solo per colpa mia. Tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme mi tornano in mente, salgo le scale e mi chiudo in camera mia, non appena chiusa la porta mi lascio andare in un pianto isterico. Devo andare da lui, mio padre ha bisogno di me, ma come faccio a guardarlo pensando che probabilmente potrebbe morire per colpa mia. Mi alzo, mi asciugo le lacrime, prendo una giacca e scendo velocemente le scale "Dove vai?" mi chiede mia madre impassibile "Da papà" le rispondo fredda "È inutile, non te lo faranno vedere, è in terapia intensiva" dice ridacchiando "E la colpa è solo tua. Sai cosa? Vai, non riesco nemmeno a guardarti in faccia ora" mia madre non mi ha mai parlato così, sembra anche ubriaca, mi ha ferita. Ma non è niente rispetto a quello che provo ora per mio padre. Prendo dei soldi che avevo risparmiato e il cellulare, esco si casa sbattendo la porta e vado alla ricerca di un taxi, "Dove la porto signorina?" mi chiede l'autista, che per mia fortuna è anche una donna "All'ospedale" le rispondo in modo apatico "Hey, si calmi, andrà tutto bene" mi rassicura. No, non andrà tutto bene, mi limito a rivolgerle un sorriso di ringraziamento e lei parte, cerco di pagarla, ma mi ferma e mi dice "Usali per chiunque sia là dentro e per cui sei tanto preoccupata. A me non servono" poi mi liquida andandosene. Strana, ma non ho tempo per pensarci proprio ora, entro in fretta nell'ospedale mi avvicino ad un'infermiera dietro una scrivania e le chiedo "Mi scusi, in che stanza è Robert Parker?" lei mi rivolge un sorriso e mi dice "Il signore che ha fatto l'incidente stradale?" io annuisco "Nella stanza 318, terapia intensiva, lei è sua figlia?" "Si" la liquido mettendomi a correre verso la stanza che mi ha indicato, fuori della quale ci sono due dottori "Mi scusi signorina, solo i parenti" "Sono sua figlia cazzo! Fatemi entrare!" loro si spostano e io entro, le pareti bianche e monotone rendono il tutto più triste, poi lo vedo. Steso su uno squallido lettino d'ospedale, con decine di fili attaccati a tutti il torace e il volto fasciato, mi avvicino lentamente a lui e gli accarezzo il braccio "Papà" singhiozzo "Non mi lasciare ti prego, sei il mio eroe, il mio tutto, non puoi andartene per colpa mia, ti scongiuro, non mi lasciare. La mamma è giá disperata, scusala se non è venuta" ad interrompere il mio discorso è la voce di un dottore che grida "Lei non puo' stare qui! Se ne vada!" "La prego, devo solo vedere come sta la mia ragazza" la sua voce, di Shawn. Anche se abbiamo avuto una piccola discussione un suo abbraccio è la cosa di cui hobisogno di più al momento, esco dalla stanza e dico al dottore "Ci puo' lasciare soli?" gli chiedo "Lei lo conosce?" domanda il dottore "Si" "E va bene, ma non puo' entrare in terapia intensiva" io mi limito ad annuire. "Skylynn scusa" dice lui triste, io lo abbraccio e piango sul suo petto "Shhhh. Andrá tutto bene" mi rassicura "Shawn, ho paura che se ne vada. Non voglio rimanere senza il mio eroe" sighiozzo "Ci saró io, qualunque cosa accada" lo stringo più forte, lui mi solleva il volto e mi bacia in modo dolce "Andiamo a casa ora, dai dormirai da me. Domani abbiamo scuola, gli verrai a fare visita di pomeriggio" io annuisco e ce ne andiamo insieme. Arriviamo davanti casa sua e mi dice "Vado a posare la moto aspettami qui" non rispondo ma gli sorrido, nel mentre che aspetto ricevo una chiamata, è Charlie, non sono dell'umore di rispondere al momento, quindi ignoro la chiamata. Shawn arriva e apre la porta facendomi entrare per prima, un vero gentiluomo direi, cammino cercando di fare meno rumore possibile ma a quanto pare non ci riesco perchè sua madre accende la luce e puntandoci il dito contro dice "Avete idea di che ore sono?" non si scompone mai questa donna? Mi aspettavo che ci urlasse contro "Mamma, il padre di Sky è ij terapia intensiva e potrebbe non farcela, eravamo all'ospedale" le risponde Shawn, lei sbianca in volto e si scusa, mi abbraccia senza dire una parola e se ne torna a dormire. Io e Shawn andiamo in camera sua "Posso prendere una tua maglia per dormire?" gli chiedo "Ma certo" mi risponde sorridendomi, ne prendo una a caso dal suo armadio e vado in bagno a vestirmi. Appena arrivo nel bagno, mi guardo allo specchio, come è mio solito fare, il trucco è tutto colato e gli occhi sono rossi e gonfi, prendo delle salviettine struccanti e mi tolgo quella roba dal viso, mi tolgono vestiti di Charlie e li ripiego e mi metto la maglia di Shawn. Vado in camera e mi butto di peso sul letto, sono sfinita, voglio solo dormire "Vieni qui piccola" mi incita Shawn aprendo le braccia, io non ci penso due volte prima di fiondarmici dentro "Sei tutto quello che mi serve in mezzo a questo casino" gli sussurro "Shh, dormi ora. Ne hai bisogno" mi dice baciandomi la fronte, dopo quel gesto un sonno profondo mi assale.
Mi sveglio tutta sudata, dove sono? Sembra un ospedale, mi alzo dal lettino e vado in cerca di qualcuno che mi dia spiegazioni, l'unica cosa che vedo è una stanza con su scritto 318, questo numero mi è familiare, ma non riesco proprio a ricordare. Entro nella stanza, presa dalla curiosità, una mano mi copre la bocca e un oggetto freddo si posa sulla mia tempia "Avrai quello che ti meriti" dice una voce che quasi non è umama "Non ho fatto niente" cerco di difendermi io "Hai ucciso tuo padre, pagherai per questo" detto questo la mano si toglie dalla mia bocca, mi giro e non c'è nessuno la pistola ora è a terra, mi piego la prendo e la posiziono nello stesso punto di prima "Devo pagare, hai ragione" premo il grilletto e il vuoto mi assale, arrivo papà.
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Io che aggiorno a scuola.
Il capitolo è un po' corto sorratemi.
Spero vi piacciaaah
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Save me//shawn mendes.
Fanfic"E ci guardammo negli occhi, come se fossimo in grado di leggerci a vicenda"