Capitolo 3

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Mi risveglio di soprassalto.
Sento le mani indolenzite, la testa mi fa un pò male.
Cosa è successo? Perché sono ancora dentro la macchina, al buio?
In quell'istante si spalanca il muro, e torna la luce. Il lettino si muove, portandomi di nuovo al centro della stanza.

Non vedo nulla, c'è troppa luce. Faccio fatica ad aprire gli occhi.
-Arya- sento pronunciare il mio nome forte e chiaro. Mi giro verso dove credo sia provenuto il suono, e riesco a intravedere una figura. Ah sì, è l'uomo di pochi minuti fa.

Mi strofino le palpebre. Ora lo vedo più nitidamente.
Mi accorgo di avere la gola incredibilmente secca, e di avere una sete assurda.

-Potrei avere un bicchiere d'acqua, per piacere?- gracchio.
Lui non mi risponde, va al tavolo all'angolo, riempie un bicchiere e torna. Lo finisco in tre sorsate.
Mentre aspetto che mi dica qualcosa, mi fissa, decisamente incuriosito.
Cos'ho fatto?

-Cosa è successo lì dentro?- chiedo invece.
-Non lo so, dimmelo tu.- dice enigmatico.
-Ma io non ricordo nulla..- Mi sento un pò a disagio. -È normale che sia così?
-Sì, è normale.- Si passa una mano sulla fronte, credo per asciugarsi il sudore.- Ma non è questo quello che mi preoccupa..
-E allora cos'è?- domando incerta.

Non sono sicura di volerlo sapere.
Lui mi fissa, soppesandomi. Credo stia valutando se dirmi o no la verità.
Sento il tempo scorrere più lento. Il cuore mi batte forte nel petto.

Alla fine parla:
-Arya- deglutisce -Sei stata dentro la capsula per tre ore.

Alìtia (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora