Ho tremila pensieri in testa. Primo: Chi mi vuole. Secondo: Mi vuole.. per fare cosa? Terzo: Il caos.
-Adam non ci sto capendo più nulla..- sussurro sconsolata. -Chi vuole me a tal punto da far scoppiare una bomba? È assurdo!- Credo che la botta in testa stia facendo il suo effetto. Possibile io non riesca più a distinguere la realtà dalla fantasia? Oppure è tutto vero?
-Non lo so, ma lo scopriremo.- Risponde dubbioso. Ho le palpitazioni. -Ehi Rory- Continua -Devi stare tranquilla. Sei al sicuro con me- Si avvicina e mi sorride dolcemente. In questo momento è come una boccata d'aria fresca dopo giorni di prigionia. Lo abbraccio instintivamente. Lui mi stringe, ma delicatamente, come se avesse paura che io possa in qualche modo farmi del male. Sospiro, calmandomi. Mi rianimo. -Quindi, cosa facciamo?- Mormoro lasciando andare le sue spalle dalla mia stretta decisa.
-Ora ti porterò al sicuro.
-Dove di preciso?- La situazione ha un non so che di tragicomico.
-Vieni- Mi prende per mano e mi porta verso un lato dello sgabuzzino non arredato. Digita di nuovo numeri o lettere alla velocità della luce sul muro ed immediatamente dopo si apre un varco. Lui entra spedito, io lo seguo titubante.
-Dove porta?
-Alla Reunione Rory. È l'unico luogo dove sarai al sicuro. Andiamo.- Mi incita.
Nel momento esatto in cui varco la soglia la porta si chiude e si accendono le luci che ci mostrano la strada. È un semplice corridoio bianco, privo di colori se non per la presenza delle lampadine. Seguo a passo svelto Adam, che sembra conoscere la strada a menadito. Cerco di memorizzare la strada ma dopo una decina di svolte perdo il conto. È come se fossimo dentro un labirinto, e la cosa non mi fa stare per niente tranquilla. Il mio migliore amico non parla, credo sia troppo concentrato sulla strada, così ne approfitto per ragionare.Mi salta in mente una cosa sconvolgente. -Adam.
-Dimmi.- Si gira impercettibilmente mentre continua a camminare.
Mi infilo le mani tra i capelli, già probabilmente un groviglio impossibile da districare. -Chi è la tua lei?
Lui si blocca. Mi sento una persona orribile. Sono stata così concentrata su me stessa che non ho minimamente pensato alla combinazione di Adam.
-Ehm.. Hai presente Mina? La ragazzina che ci seguiva i primi anni di scuola?
Ho un flash di una bambina con i capelli rossi, le lentiggini e gli occhi verdi, che andava in giro con una bambola tra le braccia continuamente. Mi era sempre piaciuta, ma non si era mai avvicinata a tal punto da poterle parlare. -Vuoi scherzare?- Gli faccio.
-Assolutamente no.- Fa un sorrisetto divertito. - È cresciuta sai. Ed è diventata proprio carina, devo dire.- Sposta lo sguardo di nuovo lungo la strada, ma il sorriso persiste. Sono così contenta per lui. -E sembra simpatica.
Gli poso una mano sulla spalla. -Mi dispiace per non avertelo chiesto prima.- Mormoro, vergognandomi a dir poco per il mio comportamento. -Egocentrica- Borbotto tra me e me, facendogli cenno di ripartire.
Ride di gusto. -Tranquilla.Dopo vari minuti e vari cambi di rotta, Adam rallenta.
-Ci siamo.
Svoltiamo a destra un'ultima volta e ci ritroviamo di fronte ad una porta: Bianca, liscia, monotona. L'unica cosa che salta all'occhio è la piccola targhetta fissata in cima che dice "G7". -Cosa vuol dire?- Sussurro indicandola.
Lui non mi risponde, impegnato a bisbigliare qualcosa tra se e se mentre digita, come sempre, serie di numeri e lettere sulla parete. Stavolta sembra molto più lunga. Ci vuole un minuto buono per sbloccare la porta ed aprirla, ma quando succede, mi accorgo di avere paura.
-Stai indietro- Mi avverte. E spiega: -Precauzione.
Mi nascondo meglio che posso dietro di lui, mentre spalanca la porta. Ha un oggetto strano in mano. Sembra una.. pistola? Ma da dove l'ha tirata fuori?! Il cuore rischia di saltarmi fuori dal petto.-Eccoli qua.
Non riconosco la voce ma sembra familiare. Percepisco Adam abbassare le braccia e rinfilare la pistola(?) nel fodero. Vuol dire via libera. Esco da dietro la sua schiena.
-Ciao Arya.- È l'uomo del test di Gemellaggio, insieme a Quentin e ad un altro paio di uomini che non conosco. Accanto a loro riesco a distinguere Ian, Kora, Fanny, Hans, Golia, Grace e.. Seth.
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Alìtia (In revisione)
FantasyÈ il 312 d.g. (dopo guerra) Arya ha diciotto anni e una vita assolutamente perfetta. Il mondo stesso in cui vive è perfetto, ma non è più quello di una volta: Cruenti guerre e irrimediabili malattie hanno messo in ginocchio l'intero pianeta, porta...