-Arya, è ora.
-Eccomi- sbadiglio e raggiungo velocemente l'ingresso.
Papà è lì che mi aspetta. -Sai come procedere, no?- Sorride al mio cenno di assenso. -Bene. Ti aspettiamo più tardi nella Grande Sala.
Mi sfiora una guancia e torna in salotto.Non ci credo che è l'ultima mattina che passerò qui. Abbasso la maniglia della porta d'ingresso ed esco fuori al sole. È una giornata stupenda, che mal si sposa con il mio umore, il quale è nero come la pece.
Mi incammino a piedi. Stasera saprò con chi dovrò passare il resto della mia vita, e non è cosa da poco.
So che mi abbineranno ad una persona che non mi piace, me lo sento. Ho questo presentimento da qualche giorno, ma poiché quello che conta è sfornare dei figli perfetti, la mia opinione non conta un bel niente.
In quel momento mi raggiunge Adam, il mio coetaneo vicino di casa. -Ciao Rory.- Mi sorride. Mi chiama così da quando ne ho memoria. I suoi capelli biondo cenere risplendono al sole e i suoi occhi verdi fanno lo stesso.
-Ciao, Adam- gli sorrido anch'io, ma è un sorriso tirato.
Lui se ne accorge. -Nervosa?-
Faccio una smorfia. -Come fai tu a non esserlo?- gli chiedo, curiosa.
Distoglie lo sguardo -Beh, perché sono convinto faranno la scelta giusta- Mi lancia un'occhiata.So cosa sta pensando: che ci abbineranno. Non che mi dispiaccia, insomma, Adam lo conosco da tutta la vita, ed è pure carino, ma non so perché non riesco ad essere contenta se dovesse succedere. Anzi non sono contenta di nulla al momento.
Rimango in silenzio.Ci incamminiamo verso la Haus, ovvero il luogo dove avverranno i Test. Più andiamo avanti più persone si aggiungono a noi lungo la strada.
Cerco di sbirciare senza farmi scoprire.
Proprio davanti a noi c'è un gruppetto di ragazzi che, a una prima occhiata, sembrano far parte della Gens Mercurius. Mentre accanto a me camminano due ragazze della mia stessa Gens, a giudicare dalla pelle chiarissima e dai capelli biondo platino. Sembrano estremamente eccitate, perché invece che passeggiare, praticamente saltellano sul posto.Ripensandoci, l'idea che mi abbinino ad Adam non è poi così male. Sarebbe una scelta azzeccata, visto che ci conosciamo da tutta una vita e siamo sempre andati d'accordo. E poi, meglio lui che una persona che non mi piace. Almeno Adam lo conosco, siamo molto simili, viverci insieme e farci dei figli non dovrebbe essere la cosa peggiore al mondo, no?
Devo stare tranquilla, la Capsula non ha mai fatto scelte sbagliate. In fondo si tratta di scienza, e la scienza è esatta.
Arriviamo proprio davanti all'ingresso della Haus e ci mettiamo in fila. La via è delimitata da transenne che tengono la folla al di fuori. C'è tantissima gente, ogni anno è lo stesso, che sembrano sporgersi per guardare meglio. Ora ci smisteranno tra Gens, e poi ci sottoporranno alla serie di esami.
-Julie, figlia di Mark e Hanna, Gens Tellus- Fa un uomo sui trent'anni all'inizio della fila, guardando il cartellino di riconoscimento di una ragazza. -Porta in fondo a destra- Lei entra e lui passa ad un'altra persona.
Oh, no! No, no, no!
Il cartellino di riconoscimento!Mi giro verso Adam, che nel frattempo era immerso nei suoi pensieri. -Ho dimenticato il cartellino a casa! Faccio più veloce che posso, ci vediamo dentro.- E lo lascio lì.
Inizio a correre come una forsennata.
Mi faccio strada a forza tra le persone, incurante degli sguardi che mi lanciano, come fossi un animale da circo. In realtà noi non abbiamo un circo, ho solo letto qualcosa al riguardo una volta.Il panico mi invade. Se non arrivo in tempo, il cielo solo sa cosa sarà di me. Come ho fatto ad essere così stupida?
Dopo cinque minuti di corsa, non ce la faccio più e rallento. Mi guardo intorno e mi accorgo che la strada è deserta. Prendo fiato e riparto. Poco dopo sono a casa, spalanco la porta ed entro, acciuffo il cartellino e mi catapulto di nuovo fuori.
Giuro che appena ne avrò la possibilità mi metterò a fare attività fisica.
E pensare che i miei non si sono nemmeno accorti che sono entrata...meglio così.
Faccio un paio di respiri profondi e riparto.
STAI LEGGENDO
Alìtia (In revisione)
FantasíaÈ il 312 d.g. (dopo guerra) Arya ha diciotto anni e una vita assolutamente perfetta. Il mondo stesso in cui vive è perfetto, ma non è più quello di una volta: Cruenti guerre e irrimediabili malattie hanno messo in ginocchio l'intero pianeta, porta...