-Ci siamo, Alìtia!- Proclama Marena, la rappresentante della Gens Mercurius, direttamente dall'altoparlante. La folla esulta in risposta, ovviamente nei limiti del contegno previsti dalla società. Sono appena tornata dai bagni pubblici, ma Seth non c'è. Dove diavolo si è cacciato?
-Grace, Fanny, Arya, Cora- Fa una voce alle nostre spalle. -Siete attese all'ingresso.
Ah, giusto. Dobbiamo sfilare.
È una ricorrenza che si tramanda da secoli: L'uomo aspetta all'altare, mentre la donna lo raggiunge camminando lungo la navata, tra i presenti, che in questo caso sono tutti i cittadini di Alìtia.Mi incammino insieme alle altre tre ragazze e, una volta arrivata all'ingresso della folla, una donna con almeno quattro ricetrasmittenti, qualche auricolare e un microfono fissato alla scollatura della camicia ci sistema una accanto all'altra. Siamo Fanny, Io, Cora e la ragazza di nome Grace. Tutte vicine, ma la distanza giusta dal non toccarsi.
In ordine: Rosso, blu, verde e giallo.
Quattro colori, quattro Gens, quattro ragazze diverse. Le quattro attuali colonne della società.
Colgo al volo la nostra immagine sui maxi-schermi, e dire che facciamo scena è dire poco. Tutti gli occhi sono puntati su di noi.-Che la Cerimonia della Scelta abbia inizio!- La voce di Quentin dall'altare si propaga fino a noi, e la donna ci fa cenno di andare. Noi, da bravi automi, iniziamo a camminare. Sento addosso gli sguardi di diecimila persone, ma ora sono calma. Che vada come deve andare.
Devono accettarmi per come sono, nel bene e nel male.Durante la marcia, talvolta sento mormorare il mio nome, ma quello che viene pronunciato di più è quello di Grace. È ovvio, la Gens Mercurius è la più numerosa, è normale ci siano più sostenitori. Ma non so perché, questo mi disturba. Cerco di sorridere il più possibile, sempre mantenendo un certo contegno ed una certa postura. Vorrei mettermi a correre, ma non posso farlo. L'andatura è lenta e regolare, per dare alla gente la possibilità di rimirarci in tutto il nostro splendore. Che seccatura.
Guardo l'altare o non lo guardo? E se Seth non fosse lì? Siamo quasi arrivate a destinazione e solo a quel punto mi azzardo ad alzare gli occhi: Vedo Golia, poi vedo Seth. È un pò più in disparte rispetto agli altri, non vuole farsi notare, ma non ha capito che è inevitabile.
Salgo gli scalini senza alcuna difficoltà, stranamente. So di essere al centro dell'attenzione, molto più delle altre tre, poiché il bacio che io e Seth ci siamo precedentemente scambiati ha in un certo senso scatenato la curiosità della folla. E la fiducia, perché credono che il nostro legame sia quello più forte. Sento più volte ripetere il mio nome e quello di Seth insieme. La gente ci crede. Crede sia tutto vero e genuino, e spera che il nostro amore porterà il nostro futuro figlio ad essere il meglio che la società possa desiderare.
Devo alimentare queste speranze, perché per la prima volta, da quando tutto è iniziato, mi sento accettata. Mi sento di essere nel posto giusto, al momento giusto. E so di poter soddisfare i desideri di Alìtia. Loro credono in me, perciò devo crederci anch'io. Ci credo.
La Cerimonia si svolge abbastanza velocemente. Vengono ripetuti più volte vari sprazzi della storia che ci accomuna: Le catastrofiche guerre, le violenti malattie, la decimazione di migliaia di popoli; poi la pace, la rinascita, e da lì il salto temporale fino ad arrivare alla nostra società. Vengono ripetuti i valori e i principi di Alìtia, che conosciamo già, ma che serve sempre ripetere.
A quel punto siamo chiamati in causa:
-...In ogni caso, siamo giunti alla conclusione che, per poter andare avanti, avevamo bisogno di quattro guide, di quattro punti di riferimento, che avrebbero garantito la pace e la prosperità per il nostro popolo, in quel momento e nel futuro. I primi quattro furono coloro che diedero i nomi alle Gens: Mercurio, Venere, Marte e Terra. Oggi, abbiamo una nuova discendenza.- Anthony fa una pausa, credo per alimentare lo stato di tensione dei presenti. -I figli di coloro che si uniranno oggi, ricopriranno i ruoli che noi quattro tutt'ora deteniamo.Un potente applauso parte dalle prime file, per poi finire agli ultimi arrivati.
Noi quattro siamo immobili, accanto alle nostre rispettive Scelte, di spalle alla folla.
Sento Cora sussurrare un "ci siamo" a nessuno in particolare. Lascio un'occhiata a Seth, tanto per controllare la situazione, e mi accorgo che non è proprio delle migliori: È pallido, gli occhi fissi davanti a sè. Sembra sia sul punto di sentirsi male.-Ehi- gli sfioro la sua mano con la mia, per tranquillizzarlo, ma lui si allontana istantaneamente come avesse preso la scossa.
-Vi presentiamo con estremo orgoglio..- Continua Quentin.
E poi di punto in bianco vedo nero, ovunque, solo nero.
STAI LEGGENDO
Alìtia (In revisione)
FantasyÈ il 312 d.g. (dopo guerra) Arya ha diciotto anni e una vita assolutamente perfetta. Il mondo stesso in cui vive è perfetto, ma non è più quello di una volta: Cruenti guerre e irrimediabili malattie hanno messo in ginocchio l'intero pianeta, porta...