-Cosa?- dico, basita. -E perché?
-Non saprei. È la capsula a decidere quando lasciarti andare.- Mi risponde, ma è come se parlasse da solo. Si dirige subito al pannello di controllo sul muro e inizia a digitare qualcosa molto velocemente.Non capisco. Gli altri ragazzi sono stati abbastanza svelti, prima. Ricordo di aver guardato l'orologio più volte mentre aspettavo il mio turno, e i Test erano durati al massimo venti minuti a persona. Perché la capsula mi ha trattenuta tre ore? C'è forse stato un guasto?
L'uomo risponde alla mia implicita domanda -Non ci sono stati intoppi. E non è stato registrato nulla di anomalo.- Sembra più confuso di prima, mentre continua a picchiettare freneticamente sulla parete immacolata. -Evidentemente la Capsula aveva bisogno di quel tempo per inquadrarti e decidere.-
Poi si blocca, il braccio gli ricade lungo il fianco. Ha trovato qualcosa?
-Che sia forse..?- Si dirige a quello che presumo sia il monitor principale e inizia a scrivere qualcosa. Ogni secondo che passa sono più in ansia.Passa qualche altro secondo, e quando finalmente si gira a guardarmi, mi si gela il sangue.
È uno sguardo che mai potrei dimenticare. Freddo, calcolatore.
Famelico.
Come se svesse trovato un tesoro inestimabile e volesse tenerlo tutto per sé. Sembra voglia mangiarmi per cena.
Ma lo sguardo cambia subito, tanto che penso di essermelo immaginato. L'uomo sorride.-Immagino sia meglio che tu vada, ora. Sei stata qui fin troppo.- Mi accompagna alla porta, mentre mi sorprendo a scoprire di fare un'incredibile fatica a camminare.
-Ma..- Faccio per iniziare a parlare.
-I risultati verranno svelati stasera- Taglia corto. Poi da un'occhiata all'orologio da polso. -In realtà tra quattro ore ormai, alla Grande Sala.- Si aggiusta gli occhiali, e qualcosa balena nei suoi grandi occhi scuri.
Capelli castani, occhi neri. È della Gens Mercurius.-Buona fortuna- pronuncia queste parole come se l'avesse già fatto centinaia di volte, ma allo stesso tempo come se fosse la prima volta che le pronuncia e che ci crede davvero.
Mi scende un brivido lungo la spina dorsale.
-Grazie- Sussurro.La porta si chiude alle mie spalle, e mi avvio lungo il corridoio verso l'uscita.
In quel lasso di tempo ho la spiacevole sensazione di essere osservata.
Col senno del poi, probabilmente non mi sbagliavo.
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Alìtia (In revisione)
FantasyÈ il 312 d.g. (dopo guerra) Arya ha diciotto anni e una vita assolutamente perfetta. Il mondo stesso in cui vive è perfetto, ma non è più quello di una volta: Cruenti guerre e irrimediabili malattie hanno messo in ginocchio l'intero pianeta, porta...