Capitolo 11

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-Quale biglietto?- Mi sussurra di rimando.
Sciolgo l'abbraccio e le schiocco un bacio sulla guancia. -Nulla, mamma.
Mi volto verso mio padre e stringo forte anche lui. -Mi manchi già.- dice, commosso.
-Oh, papà. Non vado da nessuna parte.- gli sorrido.
La faccia di lui cambia, e si rabbuia. Come anche quella di mia madre.
Li fisso, confusa. -Che succede?
È mamma a parlare: -Ci è stata privata la possibilità di venirti a trovare nuovamente, e tu non puoi uscire di qui. Quindi.. non so quando ci rivedremo.

Non posso uscire di qui?
-Guarda che ti sbagli. Tra una settimana inizia il periodo di lavoro. E io, come Seth, siamo addetti alla pulizia e alla cura di Alìtia, come tutti i neo 18enni. Come faccio a rimanere chiusa qui?- Sono confusa e abbastanza scossa.

-Credo siate stati sollevati dall'incarico nel momento in cui siete stati scelti. Così dice il protocollo a quanto pare, ma ve ne parlerà il Rappresentante.- Mamma e papà sorridono all'unisono. -Non preoccuparti, quando sarà ci trovi a casa, come sempre.

Passiamo la mezz'ora seguente chiacchierando del più e del meno mentre aspettiamo il richiamo della Guardia stazionata all'ingresso che segna la fine del tempo a disposizione. Quando arriva non sono pronta, ma me lo aspettavo. Mi baciano entrambi in fronte, mesti, poi si avviano verso la porta d'ingresso dove vediamo andare via i genitori di Seth.

Lo affianco, e insieme li guardiamo salire sull'auto. In quel momento tra di noi si istaura un legame. Non so dire di che tipo, o quanto sia forte, ma siamo entrambi consapevoli di aver solamente l'una per l'altro e viceversa, e basta. Siamo solo noi due, da qui e per sempre.

Alìtia (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora