Mi sveglio il giorno dopo, incredibilmente riposata.
Seth non c'è. Abbiamo raggiunto un compromesso ieri notte: Finché non sarò pronta di condividere gli spazi, lui dormirà sul divano.Sento uno scalpiccio di piedi provenire dal piano di sotto. Mi assale il panico. Non può essere lui, perché da quello che ho capito non è proprio una persona mattiniera.
Mi precipito di sotto.. e vado addosso a qualcuno.-Oh cielo!- Cerco di reggere la ragazzina pelle e ossa prima di farla cadere.
-Mi scusi- Risponde con voce flebile.
Ora che ci faccio caso, sembra avere più o meno la mia età.
-Non voglio essere scortese ma.. cosa ci fai qui?
Non volendo, l'ho fatto comunque. La ragazza arrossisce fino alla punta dei capelli e balbetta qualcosa sottovoce.Sento una risata maschile provenire dal divano. Bene, si è svegliato. Non lo calcolo minimamente, e continuo a guardare lei.
Si riprende momentaneamente. -Io.. sono qui per sistemare la casa, signora.
Ma cosa sta succedendo?
-Oh, no. Non ci siamo proprio.- La voce di Seth risuona chiara, mentre si alza agilmente dal divano.È una visione incredibilmente scioccante. Appena sveglio è cento volte meglio del normale, e fatico parecchio per non abbassare lo sguardo lungo il suo corpo.
Lo fisso negli occhi per non sbagliare, mentre avanza a passo lento verso di noi. Non batto ciglio, anche se vorrei disperatamente mettermi a urlare. Perché deve essere così... così.Noto però di non essere la sola. La ragazza è notevolmente arrossita, mentre lo guarda ad occhi spalancati. Non è brava come me a mascherare le emozioni. Istintivamente mi sposto verso di lei.
-Che c'è ora?- gli dico, acida.
In un'altra situazione mi vergognerei di me stessa.Come sempre, Seth sfodera quel sorriso. È un'arma letale, come fa a non rendersene conto?
-Non chiamarla signora, non le si addice per niente.- Si rivolge a lei, ma con voce dolce, poi sposta lo sguardo su di me. Lo fisso con un sopracciglio alzato. -Ci sono altre ragazze in giro per la casa. Mi sorprende che tu non te ne sia accorta, bimba.
Il tono che usa con me è nettamente differente. Mi metto sulla difensiva, come al solito. -Sei insopportabile.Nel frattempo una ragazza sulla stessa fascia d'età, ma molto più alta e formosa, compare vicino a noi.
-Scusatemi- Prende la ragazzetta per un braccio e la porta via con se.Non capisco. Non avevo idea che qualcuno della nostra età lavorasse qui e francamente non sapevo di dover ricevere assistenza da altre persone. Non è così che funziona ad Alìtia.
Metto insieme le mille domande di questi giorni, e le accantono in un angolo della mente. Le rivolgerò a Quentin quando sarà il momento.Improvvisamente noto una grande scatola ai piedi del tavolo da pranzo.
Mi avvicino e la apro senza difficoltà.
Avverto la presenza di Seth alle mie spalle.
Ciò che vedo mi lascia di stucco. Mi alzo, e distendo quello che dovrebbe essere un abito da celebrazioni.. blu elettrico?Sono più che sorpresa: Il blu è il colore della nostra Gens, ma lo utilizziamo esclusivamente in casi particolari. Evidentemente questo è uno di quelli. Ma non è il colore, quanto il modello a farmi accapponare la pelle: È fatto di un tessuto che non so riconoscere, ma che risulta morbido al tatto e da l'idea di adattarsi a qualunque forma del corpo. Quello che mi preoccupa è lo spacco che parte da metà coscia fin giù alle caviglie. Non lo metto, non se ne parla proprio.
La risata di Seth risuona nel soggiorno e si prolunga per parecchio, fin quando non mi volto e lo squadro da capo a piedi. -Hai finito?
Seth mi toglie il vestito dalle mani, e lo analizza per bene. -Non vedo l'ora di vedertelo addosso.- Esclama, e fatica a rimanere serio.Faccio finta di non aver sentito. Dovrò metterlo, anche solo per una questione di orgoglio personale. -E il tuo dov'è?
-Credo sia questo.- Appoggia il vestito su una sedia e prende un abito nero dalla scatola. Non l'avevo notato, forse perché si confondeva con il colore dell'involucro.
È un semplice completo, con qualche richiamo al nostro colore ma niente di troppo fatiscente.
Uff, avrei preferito fosse blu anche il suo, almeno potevo prenderlo in giro. Poi penso a Seth con un completo del mio colore, e non mi viene in mente nulla per ridicolizzarlo. Starebbe bene comunque. Io, invece, non sono sicura della stessa cosa, per quanto mi riguarda.Vedo una busta sul fondo della scatola. La apro, mi schiarisco la voce e leggo.
Seth, Arya,
Gli abiti che avete appena visionato vi sono stati donati affinché siate, durante la Cerimonia che si terrà questo sabato, degni rappresentanti della vostra Gens e fieri di poter portare avanti questa fondamentale tradizione che è la nostra società.
Siamo nelle vostre mani, ma soprattutto in quelle del figlio a cui darete la vita.Il futuro siete voi.
La Cerimonia.
È uno degli eventi più importanti degli ultimi anni, ovviamente. L'ultima, che vide protagonisti i genitori dei Rappresentanti attuali, è descritta in ogni libro di storia fin nei minimi dettagli e le foto di quel giorno tappezzano la Grande Sala assieme a quelle degli anni passati.E sarà questo sabato. Tra quattro giorni.
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Alìtia (In revisione)
FantasyÈ il 312 d.g. (dopo guerra) Arya ha diciotto anni e una vita assolutamente perfetta. Il mondo stesso in cui vive è perfetto, ma non è più quello di una volta: Cruenti guerre e irrimediabili malattie hanno messo in ginocchio l'intero pianeta, porta...